“Scrivere meglio per Pensare meglio”: via al laboratorio di scrittura promosso dall’associazione Rinascimento Culturale
In un’epoca in cui la comunicazione riveste un ruolo cruciale, la capacità di scrivere bene può fare la differenza.
Per questo l’Associazione Rinascimento Culturale, in prima fila nella promozione della cultura, promuove la prima edizione di un laboratorio di scrittura, condotto da Filippo La Porta, critico letterario per la Repubblica e vari periodici, saggista, docente nelle università straniere e presso la Scuola Holden di Torino, la prima scuola di scrittura e storytelling in Europa, oltre a varie altre scuole e corsi di scrittura creativa in Italia.
Il laboratorio mira a promuovere la scrittura di qualità, incoraggiando i partecipanti a esprimere al meglio le proprie idee e a coltivare la propria creatività.
Dettagli del corso
Il corso si svilupperà in 11 ore distribuite su tre giorni, combinando lezioni teoriche e numerose esercitazioni pratiche.
Questa full-immersion nel mondo della scrittura aiuterà i partecipanti a individuare il genere letterario che meglio si adatta alla propria inclinazione, incoraggiandoli a trovare la propria voce narrativa.
Le sessioni si terranno nei seguenti giorni e orari: venerdì 1° marzo dalle 18:00 alle 20:00; sabato 2 marzo dalle 09:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00; domenica 3 marzo dalle 10:00 alle 12:00.
Il laboratorio si svolgerà presso Gummy Industries (Viale Venezia, 20), a pochi passi dal centro storico e dal Castello, fermata Metro Vittoria, Brescia.
Il costo di partecipazione è di 210 Euro (detraibile fiscalmente a seguito dell’invio della ricevuta di donazione).
Info e prenotazioni sul sito: https://rinascimentoculturale.info/
Struttura del corso
- Introduzione generale e assegnazione del primo compito (una microrecensione o stroncatura).
- Il reportage narrativo: retoriche e modalità diverse. Commento sul primo compito e assegnazione del secondo (reportage di viaggio oppure sul proprio quartiere).
- Il saggio personale: retoriche e modalità diverse. Commento sul secondo compito e assegnazione del terzo compito (3/4 pagine di personal essay su argomento a piacere)
- Il racconto breve: retoriche e modalità diverse. Commento su terzo compito e assegnazione del quarto compito (scrivere un racconto di 2/3 pagine).
- Il romanzo: retoriche e modalità diverse. Commento sul quarto compito e assegnazione del quinto compito (scrivere l’incipit di un romanzo).
- Altre tipologie e configurazioni della prosa
- Commento sul quarto compito e bilancio del corso.
Si chiederà di scrivere una recensione di 15 righe e una di 30 righe su un romanzo a scelta, contemporaneo o classico (può essere anche una stroncatura), poi un reportage narrativo (o come “inchiesta” sul quartiere o come diario di viaggio o come report su un evento).
Poi un personal essay sul quotidiano (l’arrivo di un cane per il figlio, la cronaca di una malattia, un litigio col vicino, il rito della colazione al bar, una insonnia passeggera…).
E poi ancora un racconto breve, l’incipit di un romanzo, una selezione di aforismi (ed epigrammi) sull’esistenza.
Infine – con una piccola invasione di campo – perfino alcuni versi.
Dopodiché, commentando e analizzando in classe il testo, si verrà orientati sul genere di scrittura più congeniale.
Questo è ciò che si insegnava nelle antiche scuole di retorica.
Perché gli italiani spesso sbagliano genere letterario: c’è chi si sente un romanziere e invece avrebbe un talento per il reportage narrativo, o chi aspira al racconto breve e magari eccelle nella saggistica autobiografica e digressiva.
Per incontrare il proprio genere è dunque prima necessario conoscere le varie classificazioni in letteratura, in base ai diversi criteri (di tipo formale, tematico…), a partire da Platone e Aristotele fino ad arrivare alla narratologia del ‘900.
Nel corso si farà riferimento ad alcuni macrogeneri: il Racconto (e Romanzo), il Saggio, il Reportage, altre tipologie di prosa (aforismi, epigrammi, lettere, biografie e autobiografie, etc.), oltre alle scritture ibride che li mescolano. Ma verrà anche sfiorata la classificazione dei generi dentro la cultura di massa e in relazione al romanzo: giallo o noir, fantascienza, rosa e commedia sentimentale, horror-gotico, erotismo, New Age…
Alla lezione teorica “frontale”, pur necessaria, si alterna il lavoro del workshop, il “collaudo” pratico della teoria, dove si chiederà ai partecipanti di scrivere subito qualcosa da leggere e commentare in classe.
Verrà anche fornita ai partecipanti una bibliografia sintetica ma completa su ogni argomento.
Filippo La Porta: il Docente
Filippo La Porta è uno dei più autorevoli saggisti e critici letterari italiani, consulente di numerose case editrici e visiting professor in università americane. Collabora con importanti quotidiani e riviste letterarie, tra cui “Repubblica” e il “Riformista”. Presso la Scuola Holden tiene un corso sull'”Arte della Recensione” e partecipa come docente in vari corsi di scrittura.
Il laboratorio “Scrivere Meglio per Pensare Meglio” rappresenta un’opportunità straordinaria per sviluppare le proprie capacità letterarie e affinare le abilità di scrittura sotto la guida esperta di Filippo La Porta, all’interno di un ambiente culturale promosso dall’Associazione Rinascimento Culturale.
Delle sue innumerevoli pubblicazioni citiamo le più recenti:
Splendori e miserie dell’impegno. L’impegno civile degli scrittori da Manzoni a Murgia; La impossibile cura della vita. Tre medici-scrittori: Cechov, Céline, Carlo Levi; Come un raggio nell’acqua. Dante e la relazione con l’altro; Eretico controvoglia. Nicola Chiaromonte, una vita tra giustizia e libertà; ll bene e gli altri. Dante e un’etica per il nuovo millennio; Disorganici. Maestri involontari del 900; Indaffarati; Prendere tempo: conversazione con Marc Augé; Roma è una bugia; Poesia come esperienza. Una formazione nei versi; Pasolini; Meno letteratura, per favore; Dizionario della critica militante; Non c’è problema; La nuova narrativa italiana.
L’Associazione Rinascimento Culturale è una A.P.S., cioè una Associazione di Promozione Sociale che svolge attività di interesse generale a beneficio dei propri iscritti o di terzi avvalendosi prevalentemente del volontariato dei propri associati.
Nasce nel 2014 dall’impegno di un gruppo di persone, motivate e appassionate, apolitiche e senza fini di lucro, unite dal desiderio di promuovere, diffondere e sviluppare iniziative culturali.
Il nome “Rinascimento Culturale” è già un manifesto, vuole sintetizzare in due parole la mission sociale dell’associazione: un programma volto a proporre una ripresa, una rinascita, un cambiamento positivo, osservando il contesto attuale in continua trasformazione, in un periodo particolarmente critico e complesso, e suggerendo nuove prospettive.
Il Festival Rinascimento Culturale non ha specializzazioni ma con un titolo forte – che in sole due parole è anche un manifesto, uno slogan e un programma – vuole aiutarci a “rinascere” per ripartire, nonché immaginare – e magari anche costruire – un Paese migliore.
Anche nel 2024 non cambia il sottotitolo: “Felici di fare la vostra conoscenza”.