I CDA di GEFRAN approva i risultati consolidati al 31 marzo 2024

Il Consiglio di Amministrazione di GEFRAN S.p.A. si è riunito oggi sotto la presidenza di Maria Chiara Franceschetti per l’approvazione dei risultati al 31 marzo 2024.

Marcello Perini, Amministratore Delegato del Gruppo Gefran, ha dichiarato:

Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti dal Gruppo in questo primo trimestre dell’anno sia dal punto di vista dei ricavi che dal punto di vista della marginalità.

Nonostante il rallentamento della domanda registrato a partire dalla seconda metà dello scorso anno e la conseguente erosione del backlog, i ricavi raggiunti nel primo trimestre del 2024 hanno superato le nostre previsioni, avvicinandosi ai risultati straordinari del pari periodo dell’anno precedente, favoriti da un contesto più propizio rispetto alle attese.

Numeri importanti ai quali hanno contribuito la ripresa degli ordinativi da parte dei mercati asiatici che ha bilanciato le attuali difficoltà dei mercati in Europa e in Nord America.

L‘ormai consolidata efficienza nella gestione operativa ha, quindi, permesso di raggiungere nel trimestre marginalità molto positive e superiori alle aspettative.

Inoltre, nei primi tre mesi dell’anno, abbiamo portato a termine con successo l’avvicendamento del management nella controllata americana al fine di concretizzare le ambizioni per quel mercato, in linea con le priorità strategiche di sviluppo commerciale del Gruppo.

Per quanto riguarda il prossimo futuro, infine, nonostante un mercato europeo ancora incerto, prevediamo un secondo trimestre allineato nei ricavi a quello appena concluso con marginalità che si mantengono positive.

Business operativi

I ricavi del primo trimestre 2024 sono pari ad 34,2 milioni di Euro e si confrontano con 36,1 milioni di Euro dello stesso periodo 2023, registrando un decremento di 1,9 milioni di Euro (-5,3%). Al netto dell’effetto negativo portato dalla variazione dei cambi, la contrazione diminuirebbe a 1,6 milioni di Euro (-4,5%) rispetto al dato del 31 marzo 2023.

Si precisa inoltre che i ricavi del primo trimestre 2024 includono 0,1 milioni di Euro per le vendite residuali di prodotti azionamenti, mentre al 31 marzo 2023 erano rilevati complessivi 0,3 milioni di Euro, in parte legati alle vendite di prodotti (0,2 milioni di Euro) in parte per l’erogazione di servizi al gruppo WEG (0,1 milioni di Euro). Al netto di tali effetti, la diminuzione dei ricavi del primo trimestre 2024 rispetto al pari periodo precedente risulta più contenuta (-4,7%).

La suddivisione dei ricavi del trimestre per area geografica mostra le buone performance rilevate sul mercato Asia, dove, nonostante l’effetto negativo apportato dall’andamento valutario, i ricavi generati sono più alti del 23,9% rispetto al dato del primo trimestre 2023 (al netto dell’effetto cambi la crescita salirebbe al 28,2%). In diminuzione i ricavi generati nelle altre aree principalmente servite dal Gruppo, in particolare Italia (-12,9%), Europa (complessivamente -11,2%) e America (complessivamente -11%).

In termini di aree di business, rispetto al primo trimestre precedente, i ricavi generati dal segmento componenti per l’automazione sono in aumento (+1,3%), grazie alle buone performance registrate in Asia, Europa e America, solo parzialmente inficiate alla flessione dei ricavi del mercato nazionale. Si registra invece una contrazione per il segmento dei sensori (-10,1%), diffusa alle principali aree geografiche servite, ad esclusione del mercato Asia dove, come per il segmento componenti per l’automazione, i ricavi sono in aumento rispetto al pari periodo precedente.

Nel primo trimestre 2024 la raccolta ordini è stata complessivamente più alta rispetto al dato del pari periodo 2023 (+1,8%), esito di un aumento della raccolta ordini per il business componenti per l’automazione (+3,8%), più contenuto per il business dei sensori (+0,6%).

Il valore aggiunto del trimestre ammonta a 24,5 milioni di Euro (26,1 milioni di Euro nel pari periodo 2023) e corrisponde al 71,9% dei ricavi, con incidenza in diminuzione rispetto al dato del pari periodo precedente (-0,5%). Contribuiscono alla diminuzione complessivamente pari a 1,5 milioni di Euro, i minori ricavi registrati, oltre che alla minore marginalità realizzata connessa al differente mix dei prodotti rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.

Gli altri costi operativi del primo trimestre 2024 ammontano a 5,5 milioni di Euro, in diminuzione di 0,5 milioni di Euro rispetto al dato del primo trimestre 2023, con un’incidenza sui ricavi del 16,2% (16,9% nel pari trimestre precedente). La diminuzione riguarda i minori costi per consulenze (dei quali Euro 105 mila sostenuti nel primo trimestre 2023 erano relativi alle attività necessarie per lo scorporo del business azionamenti), oltre che viaggi, utenze, costi legati al servizio di lavoro interinale e costi per garanzia prodotti.

Il costo del personale rilevato nel trimestre, pari a 11,9 milioni di Euro, risulta superiore di 0,1 milioni di Euro rispetto al pari periodo precedente, quando ammontava a 11,8 milioni di Euro. L’incidenza percentuale sui ricavi si attesta al 34,8% (32,7% nel primo trimestre 2023). Si precisa inoltre che nel primo trimestre 2024 si registra un aumento dell’organico, dovuto principalmente alla stabilizzazione di 31 lavoratori interinali.

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) del primo trimestre 2024 è positivo per 7,1 milioni di Euro (8,2 milioni nel pari trimestre 2023) e corrisponde al 20,9% dei ricavi (22,8% dei ricavi nel 2023), in diminuzione rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente di 1,1 milioni di Euro. La diminuzione dei costi operativi rispetto al primo trimestre precedente compensa solo parzialmente il decremento del valore aggiunto, connesso principalmente ai minori volumi di vendita.

La voce ammortamenti e svalutazioni del trimestre è pari ad 2 milioni di Euro e si confronta con un valore di 1,9 milioni del pari periodo precedente, rilevando un incremento di 0,1 milioni di Euro.

Il risultato operativo (EBIT) al 31 marzo 2024, positivo e pari a 5,1 milioni di Euro (15,0% dei ricavi), è in flessione di 1,3 milioni di Euro rispetto al dato del 31 marzo 2023, che ammontava a 6,4 milioni di Euro (17,7% dei ricavi). Come per il margine operativo lordo, la variazione è frutto della diminuzione delle vendite, solo parzialmente compensata dai minori costi per la gestione operativa.

I proventi da attività/passività finanziarie nel primo trimestre 2024 sono complessivamente pari a 0,1 milioni di Euro (nel pari periodo 2023 si rilevavano oneri per 0,1 milioni di Euro). La voce include proventi finanziari legati alla gestione della liquidità per 0,3 milioni di Euro e oneri connessi all’indebitamento del Gruppo per 0,3 milioni di Euro (0,2 milioni di Euro nei primi tre mesi del 2023).

Le imposte risultano complessivamente negative e ammontano a 1,4 milioni di Euro (erano complessivamente negative per 2,3 milioni di Euro nel primo trimestre 2023, quando includevano 0,6 milioni di Euro come accantonamento per la procedura di accertamento legata alla verifica fiscale nei confronti della Capogruppo degli esercizi 2019 e 2020, la cui risoluzione è avvenuta nel quarto trimestre 2023).

Il risultato da attività operative continuative al 31 marzo 2024 è positivo per 3,8 milioni di Euro, in diminuzione di 0,1 milioni di Euro rispetto al dato rilevato nei primi tre mesi del 2023.

Il risultato netto del Gruppo al 31 marzo 2024 è positivo per 3,8 milioni di Euro, lievemente in diminuzione rispetto ai 3,9 milioni di Euro rilevati al 31 marzo 2023.

Il capitale d’esercizio al 31 marzo 2024 è pari a 18,5 milioni di Euro, in aumento di complessivi 2,9 milioni di Euro se confrontato agli 15,6 milioni di Euro del 31 dicembre 2023. La variazione del capitale d’esercizio è da ricondurre prevalentemente alla diminuzione dei debiti commerciali (1,4 milioni di Euro) e dall’aumento dei crediti commerciali (2,4 milioni di Euro) solo in parte compensato dalla diminuzione delle rimanenze (0,3 milioni di Euro). Infine, il saldo netto delle altre attività e passività è complessivamente negativo per 7,3 milioni di Euro, confrontandosi con lo stesso al 31 dicembre 2023 negativo per 6,6 milioni di Euro, accoglie, tra gli altri, debiti verso dipendenti e istituti di previdenza, crediti e debiti per imposte.

Il patrimonio netto al 31 marzo 2024 ammonta a 98 milioni di Euro, in aumento quindi di 4 milioni di Euro in rapporto ai 94 milioni di Euro al 31 dicembre 2023. La variazione attiene principalmente alla rilevazione del risultato positivo del periodo (3,8 milioni di Euro) e degli effetti positivi dei movimenti della riserva di conversione (0,2 milioni di Euro).

Gli investimenti nel primo trimestre 2024 ammontano a 1,4 milioni di Euro, in diminuzione di 0,9 milioni di Euro rispetto al dato del pari periodo 2023, e riguardano principalmente i reparti produttivi, le attività di ricerca e sviluppo e il rinnovo dei fabbricati che ospitano gli stabilimenti del Gruppo.

La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2024, è positiva e pari a 23,6 milioni di Euro, mentre il dato di fine 2023 era positivo per 22,7 milioni di Euro.

La variazione della posizione finanziaria netta è essenzialmente originata dai flussi di cassa positivi generati dalla gestione caratteristica (3 milioni di Euro), assorbiti da esborsi per gli investimenti tecnici effettuati nel corso dei primi tre mesi dell’esercizio (1,4 milioni di Euro), nonché dal pagamento di imposte e canoni di noleggio (complessivi 0,5 milioni di Euro).

La posizione finanziaria netta è composta da disponibilità finanziarie a breve termine pari a 46,4 milioni di Euro e da indebitamento a medio/lungo termine per 22,9 milioni di Euro.

Business oggetto di riclassifica quale attività disponibile per la vendita e cessata

A seguito dell’avvenuta cessione del business azionamenti e delle relative attività riclassificate, in applicazione del principio contabile IFRS 5, come “Disponibili per la vendita”, nel primo trimestre 2024 non si rileva alcuna attività economica connessa alle stesse. Per contro, le attività rilevate nel primo trimestre 2023 attengono all’operatività dei mesi di gennaio e febbraio del ramo d’azienda relativo al business azionamenti in capo alla controllata Gefran India, ceduto a WEG in data 1° marzo 2023. Oltre a ciò, sono inclusi gli effetti della cessione delle attività (magazzino, altri asset e personale dipendente) del ramo d’azienda azionamenti all’interno della controllata cinese Gefran Automation Technology (Cina), ceduto in data 3 gennaio 2023.

Di seguito si riportano gli indicatori relativi alle attività disponibili per la vendita, al 31 marzo 2023.

I ricavi rilevati al 31 marzo 2023 pari a 2,4 milioni di Euro.

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) al 31 marzo 2023 è negativo per 0,1 milioni di Euro (corrisponde al -3,1% dei ricavi).

Il risultato operativo (EBIT) al 31 marzo 2023 è negativo e pari a 0,1 milioni di Euro (-3,1% dei ricavi).

Nel primo trimestre 2023, nella voce svalutazione di attività disponibili per la vendita si rileva l’adeguamento rispetto alla stima iniziale (positivo per 45 mila Euro) degli effetti contabili netti attesi dalla dismissione del business, già rilevati nel secondo semestre del 2022.

Il Risultato netto delle attività disponibili per la vendita al 31 marzo 2023 è negativo per 31 mila Euro.

 

***

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Paolo Beccaria, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

 

***

Si rende noto che il Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2024 è disponibile presso la Sede sociale ed è consultabile sul sito Internet della Società (www.gefran.com), nella sezione “Investor relations/Bilanci e relazioni” e sul sistema di diffusione e stoccaggio “1 Info” gestito da Computershare S.p.A. (www.1info.it ).

***

 

Nel presente comunicato vengono utilizzati alcuni “indicatori alternativi di performance” non previsti dai principi contabili IFRS, il cui significato e contenuto, in linea con la raccomandazione ESMA/2015/1415 del 5 ottobre 2015, sono illustrati di seguito.

 

In particolare, tra gli indicatori alternativi utilizzati in relazione al Conto economico, segnaliamo:

 

Valore aggiunto: si intende il margine diretto derivante dai ricavi, comprensivo solo del materiale diretto incluso negli stessi, al lordo di altri costi di produzione, quali il costo per il personale, per servizi ed altri costi diversi;

 

EBITDA: si intende il Risultato operativo al lordo degli ammortamenti e delle svalutazioni. La funzione di questo indicatore è di presentare una situazione di redditività operativa del Gruppo prima delle principali poste non monetarie;

 

EBIT: si intende il Risultato operativo prima della gestione finanziaria e delle imposte. La funzione di questo indicatore è di presentare una situazione di redditività operativa del Gruppo.

 

 

Tra gli indicatori alternativi utilizzati in relazione alla Situazione patrimoniale-finanziaria riclassificata, segnaliamo:

 

Attivo immobilizzato netto: si intende la somma algebrica delle seguenti voci contenute nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria:

– Avviamento

– Attività immateriali

– Immobili, impianti, macchinari ed attrezzature

– Partecipazioni valutate al patrimonio netto

– Partecipazioni in altre imprese

– Crediti ed altre attività non correnti

– Imposte anticipate

 

Capitale d’esercizio: è determinato come somma algebrica delle seguenti voci contenute nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria:

– Rimanenze

– Crediti commerciali

– Debiti commerciali

– Altre attività

– Crediti tributari

– Fondi correnti

– Debiti tributari

– Altre passività

 

Capitale investito netto: è determinato come somma algebrica dell’attivo immobilizzato, del capitale d’esercizio e dei fondi;

 

Posizione finanziaria netta: è determinata come somma algebrica delle seguenti voci:

– Debiti finanziari a medio – lungo termine

– Debiti finanziari a breve termine

– Passività finanziarie per strumenti derivati

– Attività finanziarie per strumenti derivati

– Attività finanziarie non correnti

– Disponibilità e crediti finanziari a breve termine.