Generare Comunità: la rigenerazione del territorio della Bassa Bresciana con l’economia collaborativa
Un territorio unito, che punta sull’economia collaborativa per il suo concreto sviluppo. È questo il processo innescato nella Bassa Bresciana, dove la Fondazione Castello di Padernello ETS, che gestisce il maniero quattrocentesco di Borgo San Giacomo (BS) recuperato per divenire fulcro di cultura, turismo esperienziale e di economia sostenibile, ha dato il via ad un progetto ambizioso, che si conclude con importanti risultati. È il progetto “Generare Comunità”, che vede la collaborazione tra la Fondazione Castello di Padernello e l’Associazione Comuni delle Terre Basse – che unisce 14 comuni per un totale di oltre 52mila abitanti su 230 km2 di superficie territoriale, 110 luoghi e attrazioni di interesse, 30 eventi stagionali, 10 mercati e più di 500 attività commerciali -, Cooperativa Cauto, Fondazione Cogeme ETS, Connessioni Impresa Sociale, e il patrocinio della Fondazione Italia Patria della Bellezza. Grazie al finanziamento di 1 milione di euro ottenuto con l’accesso al Bando Emblematico Maggiore 2020 assegnato dalla Fondazione Cariplo a settembre 2021, hanno sviluppato numerose iniziative per creare nuove forme di economia sul territorio e di occupazione giovanile.
In linea con la vocazione territoriale, fatta di piccoli borghi e paesi dove assaporare i ritmi lenti della campagna, il progetto della Fondazione Castello di Padernello ETS ha messo l’accento sul peso centrale della comunità locale alla ricerca di un proprio percorso di crescita e di valorizzazione. Così, grazie alla convergenza tra attori locali pubblici e privati, si è puntato al recupero di immobili di valore storico, la creazione di una rete di piste ciclopedonali per favorire la mobilità sostenibile, l’attivazione di un hub di servizi per le attività artigiane, la valorizzazione dei borghi in ambito rurale ed artigiano per lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile, innovando le filiere tradizionali e creando nuova imprenditoria, la realizzazione di un festival di comunità – con la pacifica invasione delle sedie gialle posizionate nei luoghi più significativi di una comunità. Con loro un messaggio semplice: “Prendi tempo, siediti, ascolta, racconta, sorridi”. Gli obiettivi dell’iniziativa sono la ricostruzione di una rete di legami tra vicini di casa, cercare di limitare il disorientamento della solitudine, avere il piacere di raccontarsi storie, aneddoti e condividere pezzi della propria vita per dare e offrire aiuto. Il grande obiettivo è la ricostruzione passo dopo passo un noi, attraverso un’esperienza collettiva in cui far incontrare abitanti, associazioni, realtà della zona e far nascere dal basso nuove idee.
«Si fa sviluppo per e con le persone, perché il fine ultimo e principale dello sviluppo territoriale è far vivere meglio le persone dove vivono e lavorano, dove studiano e cercano lavoro, con le loro famiglie e con gli affetti più cari. Lo sviluppo, se non è condiviso con la comunità delle persone, non fa emergere i potenziali inespressi e non è mai sostenibile.
Non c’è sviluppo che tenga se non si mette in moto questo cambiamento culturale. E la comunità deve esserne protagonista», ha sottolineato Domenico Pedroni, presidente della Fondazione Castello di Padernello.
Tra le iniziative del progetto Generare Comunità, l’apertura di botteghe artigiane a Cascina Bassa, il cascinale in un’area di 4500 mq adiacente il castello, restaurato anche grazie ad una raccolta fondi collettiva. Qui, dove oggi sono attive scuole botteghe, sale per l’alta formazione, un birrificio, un’agripizzeria, una cantina con cucina e griglieria ed una sala per eventi, un albergo diffuso in fase di completamento, si sono svolti diversi corsi formativi, aperti soprattutto ai giovani, con l’obiettivo di dare linfa a nuove opportunità lavorative: come il corso di agricoltura di prossimità, per imparare a produrre frutta e verdura e a commercializzarla nel rispetto della biodiversità e del territorio; il corso di norcineria per apprendere le tecniche di lavorazione e produzione del culatello; il corso sulla panificazione, sul restauro, sulla pelletteria, tutti nati con l’intento di adottare modelli di welfare e produzione improntati sui principi dell’economia circolare, del riuso e della cooperazione.
Interessante la Compagnia del Riuso a Farfengo, frazione di Borgo San Giacomo: uno spazio in cui gli oggetti inutilizzati vengono recuperati e portati a nuova vita.
E poi i tanti workshop, organizzati con Connessioni Impresa Sociale Srl come quello sulla creazione del libro d’artista e il laboratorio di tessitura artistica. Quest’ultima iniziativa fa parte dell’Atelier di Tessitura permanente, con telai e attrezzature artigianali per intraprendere tecniche e produzioni.
Per l’Associazione Comuni delle Terre Basse Bresciane, grazie al coinvolgimento delle studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Brescia Santa Giulia, è stato identificato un logo. Cooperativa CAUTO ha portato avanti anche attività di mappatura delle competenze ed eccellenze territoriali, di itinerari turistici e percorsi di mobilità dolce, degli immobili disponibili, dei prodotti tipici e punti ristoro e sta svolgendo un’analisi delle filiere e dei micro-servizi, al fine di partire dall’esistente per intraprendere nuove azioni di sviluppo condivise. In due anni e con 50 incontri sul territorio che hanno coinvolto amministratori, tecnici, associazioni, artigiani e commercianti, sono stati individuati e studiati 110 siti e attrazioni di interesse storico-culturale e naturalistico, definendo la loro accessibilità. Dati specifici, che potranno essere utili per la strutturazione di pacchetti turistici e per l’implementazione del sito web delle Terre Basse: https://www.comuniterrebasse.it. Inoltre, sono stati mappati 30 eventi stagionali e sagre, 10 mercati annuali e numerosi prodotti tipici che ne contraddistinguono anche e soprattutto l’attività commerciale: sul territorio dei comuni presi in considerazione, si stima ci siano più di 500 realtà tra artigiani e commercianti. Inoltre, gli incontri hanno consentito di intercettare bisogni ed eccedenze per supportare la co-progettazione di micro-servizi oltre che uno studio sullo sviluppo di eventuali filiere innovative.
In questo contesto, di rilievo è il lavoro di studio e stesura di una Carta dei Valori dell’Associazione Comuni Terre Basse Bresciane, sviluppata da Fondazione Cogeme ETS. Frutto di un intenso lavoro di networking tra Fondazione, partner e Amministrazioni locali, la proposta di “Carta dei Valori” palesa già una “manifestazione” circa la volontà dell’associazione Comuni delle Terre Basse Bresciane di orientare i propri obiettivi verso traguardi alti e allo stesso tempo “misurabili”. La Carta dei Valori definisce gli impegni da assumersi ed espone i valori ai quali fare affidamento. La Carta dei Valori aiuta la vita della comunità e dunque rafforza i rapporti tra le persone che le vivono, condividendo principi di carattere generale e concretezza di azioni da avviare in maniera sinergica, e soprattutto efficace.
“In questa idea di coesione sociale – si legge sul sito web – le Terre Basse Bresciane si propongono di diventare un modello di turismo sostenibile, di mobilità dolce, di artigianato di valore, di agricoltura di prossimità, affinché, attraverso la bellezza e la cultura, le persone ritrovino i veri valori del vivere insieme e della comunità”.