Lombardia, speranza di vita oltre gli 83 anni: cibo sano e sport premesse di buona salute

Supera gli 83 anni la speranza di vita alla nascita in Lombardia. È quanto afferma la Coldiretti regionale in occasione del primo Forum Intergenerazionale lombardo in cui si è discusso dell’importanza di una dieta alimentare sana, completa ed equilibrata che, abbinata all’attività fisica, è premessa indispensabile per una buona salute.

 

Il Forum Intergenerazionale – precisa la Coldiretti Lombardia – è un’iniziativa promossa dai Senior Coldiretti, insieme ai Giovani e alle Donne di Coldiretti, che punta a sviluppare sinergie e progetti comuni ai tre movimenti, in una prospettiva che guarda e promuove l’agricoltura non solo come settore che produce cibo sicuro e di qualità, ma anche in termini di contributo sociale e ambientale.

 

L’appuntamento, con al centro la tavola rotonda dal titolo “Mangiare bene per vivere meglio: la salute tra sport e sana alimentazione”, si è svolto a Milano con gli interventi di: Gianfranco Comincioli, presidente di Coldiretti Lombardia; Alessandro Beduschi, assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste; Antonio Rossi, atleta, campione olimpico e membro della Commissione Atleti e Tecnici di Milano Cortina 2026; Giuseppe Andreoni, professore del Politecnico di Milano; Omar Scomodon, nutrizionista; Mariafrancesca Serra, responsabile nazionale Donne Coldiretti; Giorgio Grenzi, presidente nazionale Senior Coldiretti; Giovanni Bellei, delegato Giovani Coldiretti Lombardia; Francesca Biffi, responsabile Donne Coldiretti Lombardia; Pierluigi Nava, presidente Senior Coldiretti Lombardia.

 

Presente anche anche una nutrita delegazione di imprenditori agricoli bresciani guidati dalla responsabile provinciale Donne Brescia Nadia Turelli, dal presidente provinciale senior Brescia Angelo Visini e da una rappresentanza di giovani bresciani.

 

L’Italia – afferma la Coldiretti regionale – è leader nella qualità dell’alimentazione con i prodotti base della dieta mediterranea che sono diventati un modello di consumo in tutto il mondo. Non a caso, proprio la dieta mediterranea nel 2024 si è classificata come la migliore a livello globale, sulla base del best diets ranking elaborato dal media statunitense U.S. News & World’s Report’s, noto a livello internazionale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori. Una vittoria ottenuta – rileva la Coldiretti – grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici fisici, tra cui il controllo del peso, la salute del cuore e del sistema nervoso, la prevenzione del cancro e delle malattie croniche, il controllo del diabete.

 

Sul successo della dieta mediterranea pesano però – continua la Coldiretti – i pericoli legati alla creazione del cibo artificiale in laboratorio, oltre che i nuovi sistemi di etichettatura come il Nutriscore, una proposta ingannevole che ad esempio penalizza l’olio extravergine d’oliva, riconosciuto da tutti come elisir di lunga vita, mentre promuove a pieni voti bevande gassate e cibi senza alcun legame con prodotti naturali.

 

Per questo Coldiretti, anche attraverso i movimenti di Donne, Giovani e Senior, è impegnata a valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno, mediante progetti rivolti ai cittadini consumatori di oggi e di domani.