Cittadella dell’Innovazione Sostenibile: presentati lo scorso 12 giugno gli esiti dei tavoli di lavoro
Sono stati presentati lo scorso 12 giugno – alla Camera di Commercio di Brescia – gli esiti dei tavoli di lavoro organizzati nei mesi scorsi per definire le progettualità della Cittadella dell’Innovazione Sostenibile di Brescia, o «Distretto dell’Innovazione».
All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, Andrea Poli (assessore Comune di Brescia con delega a Attività Produttive, al Turismo, all’Innovazione sociale ed economica e alla Transizione digitale), Roberto Saccone (presidente Camera di Commercio di Brescia), Daniele Peli (presidente CSMT), Giancarlo Turati (presidente InnexHUB), Francesco Baruffi (investment manager) Riccardo Trichilo (amministratore delegato CSMT), Francesco Castelli (Rettore Università degli Studi di Brescia) e Franco Gussalli Beretta (presidente Confindustria Brescia).
Nel dettaglio, sono stati coinvolti nei lavori per definire la progettualità della Cittadella – durante l’arco di 6 mesi – circa 250 professionisti tra imprenditori, dirigenti, docenti e rappresentanti di enti e istituzioni; i 12 tavoli hanno riguardato le seguenti tematiche: Modello economico – Laboratori – Relazioni Internazionali – Agricoltura e Trasformazione alimentare – Educazione Digitale e Formazione – Commercio e Turismo – Cultura, Arte e Società – Artigianato e Contaminazione d’Impresa – Economia Circolare e Transizione Ecologica – Pianificazione e Rigenerazione Urbana – Manufacturing – Digitalizzazione, Startup e Legami tra idee innovative e Territorio. La sintesi di quanto emerso è stata quindi affidata a Francesco Baruffi, investment manager specializzato nel trasferimento tecnologico
Il Distretto dell’Innovazione si configura come luogo diffuso, con una sede principale a cui si affiancheranno altri spazi già esistenti dedicati all’innovazione ed altri che si dovessero creare. Nelle prossime settimane, prenderanno il via i colloqui con i rappresentanti dei tavoli, che porteranno alla stesura del piano industriale, la cui restituzione è prevista nel mese di ottobre.
Due sono, in particolare, i pilastri individuati da Baruffi su cui costruire le piattaforme progettuali: si tratta di circolarità e sostenibilità ambientale, concentrata sull’utilizzo dei nuovi materiali (tra cui spicca il tema dell’alleggerimento delle automobili) e di deep tecnology (in particolare sul trattamento e raccolta dei dati).
È in fase di definizione anche il veicolo giuridico e la sua governance, in particolare la tipologia di fondazione che disegnerà le politiche e le strategie di coinvolgimento degli stakeholder; al CSMT spetterà il ruolo di ente gestore, in continuità con l’attuale mission della società.
Tra i progetti che potranno legarsi al Distretto dell’Innovazione, spicca lo Smart Safety Lab dell’Università degli Studi di Brescia, presentato nel corso dei lavori dal Rettore Francesco Castelli: l’iniziativa, unica nel suo genere in Italia, mira a creare il primo laboratorio integrato di simulazione dei rischi per testare e validare tecnologie per l’attenuamento del pericolo di incidenti mortali sul lavoro.
A fianco del Distretto dell’Innovazione, sono già ora presenti alcuni importanti player nazionali e internazionali dell’innovazione – tra cui Comau, Siemens, Lenovo, Made, CIM4.0 di Torino –, intervenuti durante la presentazione per portare la loro testimonianza.
“A Brescia non era mai avvenuta una tale convergenza di attori su un un’unica progettualità – commenta Andrea Poli, assessore Comune di Brescia con delega a Attività Produttive, al Turismo, all’Innovazione sociale ed economica e alla Transizione digitale –. Il Distretto dell’Innovazione è un progetto che si incardina in un’ottica di rigenerazione urbana: come Comune, abbiamo l’incarico di trovare la parte di città che funga da contenitore ideale per il suo sviluppo”.
“Camera di Commercio condivide e supporta il progetto perché corrisponde ai bisogni delle imprese, soprattutto PMI, in un momento in cui l’innovazione è il principale driver di competitività ma fare innovazione richiede conoscenza, relazioni e competenza che non sempre si possiedono internamente – aggiunge Roberto Saccone, presidente della Camera di Commercio di Brescia –, e perché corrisponde all’idea di città che l’Amministrazione sta mettendo in campo. Una città che si distingue tra l’altro per la capacità attrattiva che deriva da progetti infrastrutturali materiali ed immateriali coinvolgenti e trasversali. Camera svolge quindi, in questo momento, funzione di aggregazione e coordinamento per definire un piano industriale completo di un piano di lavoro ed obiettivi intermedi in grado di garantire il successo dell’iniziativa. Confermata la disponibilità del Comune ad individuare la sede che ospiterà il progetto, si esclude definitivamente l’ipotesi che la Cittadella dell’innovazione sia un’operazione immobiliare.”
“Il CSMT è promotore del progetto fin dal principio e crede fermamente nella sua importanza per il territorio – riflette Daniele Peli, presidente del CSMT –. Con una solida esperienza di 18 anni nel campo della ricerca e del trasferimento tecnologico, CSMT rappresenta una base solida da cui partire per costruire la Cittadella dell’Innovazione Sostenibile.”
“Il progetto del Distretto dell’Innovazione è tutt’altro che fermo – le parole di Giancarlo Turati, presidente di InnexHUB –: già solo le idee e le proposte raccolte in questi mesi costituiscono un serbatoio notevole per definire il futuro innovativo del nostro territorio. Proprio per questo motivo, abbiamo voluto raccogliere gli stimoli di così tanti attori differenti, nella consapevolezza che siamo di fronte a una realtà che guarda ai prossimi 20/30 anni, e non solo all’immediato.”
“Viviamo in un territorio con valenze incredibili: siamo fortissimi nel settore industriale ma leader anche nel primario e nel turismo – chiude Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia –. Che altro territorio può avere una forza economica di questo livello? Non sono più i tempi di impegnarsi da soli, perché non è più sufficiente: per vincere le sfide della transizione digitale ed ecologica dobbiamo fare, partendo da una grande forza: quella di avere a Brescia realtà come il CSMT e le università, che dobbiamo continuare a rafforzare. Il Distretto dell’Innovazione va proprio in questa direzione, e la presenza in sala di numerose testimonianze di livello dimostra un’evidente disponibilità dei colossi industriali, data la rilevanza del tessuto industriale bresciano, a essere sempre più presenti anche in futuro, se ci sarà una progettualità di questo genere, affiancando le aziende nelle sfide future per migliorare sempre di più la produttività e quindi la competitività.”