Giovanni Almici si dimette dalla presidenza della RSA di Bagnolo Mella

Novità in vista alla Fondazione Paolo VI di Bagnolo Mella. In effetti il presidente Giovanni Almici ha anticipato l’intenzione di rassegnare le dimissioni: “C’è stato il cambio a livello amministrativo e, di conseguenza, mi sembra giusto che sia la nuova Amministrazione a puntare sulle persone di sua fiducia. La mia intenzione è quella di fare un passo indietro e dimettermi dal ruolo che ho portato avanti in quest’ultimo anno e mezzo con grande impegno e anche con forti responsabilità, soprattutto se si considera che ho sempre operato da volontario (e questo ai nostri giorni non è cosa abituale o di poco conto). In questo momento ci dev’essere un passaggio di consegne e di responsabilità. Io, per quello che posso fare, rimango a disposizione e sono pronto a continuare il mio impegno per una realtà importante come la Fondazione Paolo VI e per aiutare coloro che saranno chiamati a portare avanti questo progetto che ritengo tanto prezioso per tutta la comunità di Bagnolo”. Guardando al vicino passaggio del testimone Giovanni Almici sottolinea un aspetto di particolare rilievo durante la sua presidenza: “In questo anno e mezzo tutti noi abbiamo lavorato per il bene della Fondazione Paolo VI. Siamo sempre stati compatti e attivi, senza mai mettere di mezzo la politica e considero questo un aspetto fondamentale per esaminare quello che è stato fatto, ma anche per guardare a quello che verrà fatto. Sono sicuro, infatti, che chi prenderà in mano le redini della nostra Rsa saprà proseguire per nella direzione migliore e, in ogni caso, per il bene della nostra Casa di riposo”.

Proprio in vista della Fondazione Paolo VI lo stesso Almici si appresta a chiudere il ciclo da lui guidato con un risultato di particolare soddisfazione: “Parlando con l’Ats abbiamo già ottenuto l’autorizzazione (e a giorni attendiamo la definitiva conferma scritta) a procedere con quello che potremmo definire il “progetto 110%”. Tutto è ormai pronto per partire per un intervento di grande importanza sulla nostra Casa di riposo. Sfrutteremo il cosiddetto “sisma bonus” per realizzare lavori il cui costo sarà superiore agli otto milioni. Verrà infatti costruita una struttura in ferro esterna all’edificio della Rsa che punta ad essere perfettamente antisismico (o almeno costituirà un passo determinante in questa direzione). Sono pronti a cominciare diversi interventi. In questo senso possiamo ricordare il rifacimento degli ascensori, con la messa a norma dei due attualmente esistenti e la realizzazione di uno nuovo esterno, la nuova climatizzazione (sia per il freddo che per il caldo) all’interno della struttura, il rifacimento dei serramenti, l’installazione del cambio d’aria automatico, la realizzazione del cappotto e la riqualificazione del tetto che sarà coibentato. Queste ed altre migliorie sono ormai vicine ai nastri di partenza e dovranno venire completate entro il 31 dicembre 2025. Un’opera importante, che segnerà un passo in avanti di assoluto rilievo per la Fondazione Paolo VI e sono molto contento di poter dire che con il nostro impegno siamo riusciti a raggiungere questo traguardo”. Un obiettivo di assoluto rilievo che non rappresenta però la fine dell’attenzione di Giovanni Almici per la Rsa di Bagnolo Mella: “In quest’anno e mezzo di lavoro – è la conclusione dell’attuale presidente – mi sono potuto rendere conto nel modo più concreto di quanto questa struttura sia importante per tutta la comunità di Bagnolo. Qui non ci devono essere colori né partiti, qui si deve dare tutti insieme il massimo per una realtà che aiuta le nostre famiglie e riveste un ruolo fondamentale per l’intera comunità. Proprio per questo, mi piace cogliere l’occasione per ringraziare pubblicamente tutte le persone con le quali ho collaborato e che si sono impegnate in favore della Rsa di Bagnolo. Personalmente, anche se ho deciso di fare un passo indietro, rimarrò sempre attento alle sorti della Fondazione Paolo VI, che rappresenta un bene di indubbio valore di tutti i bagnolesi”.