CULT-Cura Festival: presentata la terza edizione della rassegna. 14 gli appuntamenti in Val Sabbia, uno spin off a Brescia e la nuova sezione “Radici”

È stata presentata venerdì 28 giugno alle a Palazzo Broletto, sede della Provincia di Brescia, la terza edizione del CULT-Cura Festival, manifestazione organizzata dall’associazione culturale Biùcultura nella media Valle Sabbia: la giovane compagine ha trovato conferma nella partecipazione dei Comuni di Agnosine, Bione, Barghe, Mura Odolo, Pertica Alta, Preseglie, Provaglio Val Sabbia e Sabbio Chiese, allargando con nuovi appuntamenti anche ad Anfo, Bagolino, Idro, Pertica Bassa e Vestone. Si ritrova anche la collaborazione della Comunità Montana di Valle Sabbia e Fondazione Provincia di Brescia Eventi, che quest’anno si lega anche con lo Young Board di Palazzo Martinengo. Si rinnova la charity partnership con “Rari come Franci”, associazione che si occupa di raccogliere fondi per la ricerca contro le malattie rare.

Si amplia ulteriormente la rete di enti e associazioni che supportano e collaborano al festival: Il CAI Vestone – diventato quest’anno sezione – l’Avis Odolo Preseglie, l’Associazione Culturale Audalvico, le Pro Loco di idro e Bagolino, Habitar in Sta Terra e l’Associazione Artisti dell’Eridio. Ma anche la Rete Bibliotecaria Bresciana e il Sistema Nord-Est, e “Oggigita” progetto social che accompagna alla scoperta del territorio organizzando passeggiate e camminate per tutti. Importante il sostegno di Fondazione della Comunità Bresciana – attraverso il bando territoriale per la Valle Sabbia – , quello della Fondazione Ferriera Valsabbia ETS e di Cassa Rurale.

“In tre edizioni, ovvero in meno di due anni, abbiamo quasi triplicato gli appuntamenti del CULT-Cura Festival– spiega Fabio Gafforini, presidente di Biùcultura e direttore artistico della rassegna -: non fosse solo per il coinvolgimento di quattordici Comuni e della Comunità Montana di Valle Sabbia, ma soprattutto per il supporto attivo delle tante realtà che hanno aderito alla rete che gravita attorno a CULT-Cura, possiamo con orgoglio dire che questo è a tutti gli effetti il festival culturale della Valle Sabbia. E soprattutto delle persone e delle comunità.  Sottolineo l’attenzione ai temi, sempre più diversificati, ma anche di grande attualità, e le novità – dalla collaborazione con Oggigita alla sezione Radici – che ogni anno con impegno e grazie alla costanza di tutte le anime di Biùcultura riusciamo a mettere in campo. Condivisione con il territorio, fare rete: questi gli obiettivi raggiunti, insieme a provare a raccogliere l’eredità di Bergamo e Brescia Capitale della Cultura. Insieme ai nostri partner, stiamo dimostrando che questo è possibile, in un territorio vocato alla cultura del fare, sempre più a tuttotondo”.

“Quello di Biùcultura è stato uno dei progetti più apprezzati dalla Commissione che ha valutato le domande per il Bando Valle Sabbia di Fondazione Comunità Bresciana – ha detto Michele Lancellotti, consigliere dell’ente benefico –. Un festival che ha raccolto anche uno dei sostegni economicamente più grandi: questo perché mette insieme diversi aspetti, partendo certo da quello culturale, passando dalla connessione con il territorio e dalla valorizzazione delle relazioni”.

“È un festival che fa bene alla Val Sabbia – ha spiegato il sindaco di Agnosine Paolo Siliqua, intervenuto in rappresentanza dei primi cittadini coinvolti -. Nella nostra comunità abbiamo inaugurato con Ester Viola l’edizione di quest’anno: so che altre amministrazioni guardano a questa rassegna con interesse, e siamo sicuri che in futuro crescerà ancora”.

“Cresciamo insieme, aldilà della collaborazione con il Festival CULT-Cura e con Biùcultura – – dichiara Eliana Valenti di Fondazione Provincia di Brescia Eventi, e dello Young Board di Palazzo Martinengo -. Stiamo coltivando una collaborazione tra giovani che è cresciuta davvero in poco tempo, e questo non può che farci piacere”.

 

 

14 gli incontri della rassegna, più uno spin off in città e la nascita di una nuova sezione intitolata “Radici”.

 

Questi gli appuntamenti del festival, dopo l’anteprima del 21 giugno con Ester Viola ad Agnosine: il 10 luglio a Idro Franco Arminio, il 27 luglio a Mura Mauro Garofalo, il 4 agosto a Barghe Cecilia Sala, il 24 agosto a Bagolino Marco Albino Ferrari, il 1° settembre a Odolo Roberto Battiston,il 7 settembre a Preseglie Enrico Galliano, il 14 settembre in Rocca d’Anfo Mauro Toninelli, il 21 settembre a Pertica Bassa Paolo Malaguti, il 19 ottobre a Provaglio Val Sabbia Filippo Ronca, il 26 ottobre a Sabbio Chiese Nathalie Tocci, il 9 novembre a Vestone Matteo Della Bordella, il 28 novembre a Bione chiude Francesco Costa. Ad agosto, una tavola rotonda con amministratori locali sarà organizzata all’interno della manifestazione “Livemmo Borgo Cre-attivo” sul tema “Aree Interne, aree resilienti”. Quale il contributo del PNRR?”.

 

Il 4 luglio a Palazzo Martinengo Biùcultura e il CULT-Cura Festival collaboreranno con lo Young Board di HU-BS per il talk di “BE in HU-BS”.

 

Il 3 agosto a Bione l’esordio della nuova sezione “Radici” con “Il silenzio della Lavandaia” di Paola Carmignani: la presentazione del volume – dialogo dell’autrice con la lavandai di Giacomo Ceruti – presso il lavatoio coperto di San Zan, preceduta da una visita guidata alla chiesa parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita, scrigno d’arte sacra delle opere del Pitocchetto.

 

Gli eventi saranno tutti ad ingresso libero.

 

 

CULT-Cura Festival ha ricevuto il patrocinio da Provincia di Brescia e Comunità Montana di Valle Sabbia ed è in attesa di riceverlo da Regione Lombardia.

Associazione Culturale Biùcultura

 

L’Associazione Culturale Biùcultura nasce nel novembre 2014 dal volere di un gruppo di giovani, in un contesto dove mancava una realtà che si occupasse prettamente di cultura e promozione del territorio. La spinta proprio dei giovani ha permesso poi all’associazione negli anni di mutare, accrescere gli indirizzi programmatici e implementare progetti e strategie comunicative. Primo grande evento nel quale l’associazione ha provato a concretizzare idee e sforzi è stata l’organizzazione della mostra “Bione, Corna Nibbia. 5000 anni fa in Valle Sabbia”, della quale è stato pubblicato un catalogo, primo sforzo editoriale dell’associazione: la volontà è stata quella di riportare a Bione i risultati di una campagna di scavo archeologico, durata dal 2002 fino al 2012, che ha interessato l’area di Corna Nibbia, portando alla scoperta di un’area cimiteriale pluristratificata, con un particolare rito funebre che, oggi, è studiato presso alcune popolazione del Borneo dove il defunto veniva lasciato a decomporsi fino a che non rimanevano solo le ossa, le quali venivano bruciate e distrutte per far sì che l’anima potesse liberarsi definitivamente dalle spoglie mortali. Campagna di scavo condotta dal Museo di Gavardo e Valle Sabbia, sotto la supervisione della Soprintendenza ai Beni Culturali competente sul territorio, e con l’apporto di diversi volontari. La mostra è stata ospitata per più di sette mesi nella Sala Consiliare del Comune di Bione, riscuotendo un ottimo risultato in termini di visitatori, circa 3000. L’occasione della presenza di tale importante mostra è stata viatico per l’associazione per organizzare due eventi televisivi: il primo, una puntata della trasmissione “In piazza con noi” dell’emittente bresciana Teletutto, il secondo una puntata di “Borghi d’Italia” della rete nazionale TV2000. Sono così stati raccontati anche il territorio e la sua popolazione, attraverso gli usi e i costumi, le tradizioni e le bellezze artistiche. L’attenzione alle questioni archeologiche ha portato negli anni l’associazione a realizzare, in collaborazione con l’Università di Padova e il Prof. Gian Pietro Brogiolo, una summer school per studenti universitari, i quali hanno studiato soprattutto le evidenze medievali di Bione, concentrandosi sulla viabilità e sugli edifici storici. I risultati di tali studi sono stati pubblicati in quello che è il secondo impegno editoriale di Biùcultura, ovvero il volume “Bione e le sue meraviglie” – pubblicato anche grazie al sostegno di Fondazione della Comunità Bresciana -, curato dal compianto Carlo Sabatti, al quale hanno partecipato anche gli autori Marco Baioni, Gian Pietro Brogiolo, Fiorella Frisoni, Sandro Guerini, Romeo Seccamani, Eleonora Berto, Lucia Durjava e Augusta Amolini. Il volume di 400 pagine è una guida alle bellezze artistiche e paesaggistiche del territorio bionese, con particolare attenzione al patrimonio artistico di rilievo contenuto nelle due chiese parrocchiali e nei cinque santuari presenti sul territorio. Il libro, come supporto di diffusione della cultura, è fil rouge con un’altra iniziativa di grande rilievo che dal 2017 porta a Bione personalità di spicco della cultura e della politica nazionale: “Bione…incontra” da la possibilità di incontrare personaggi i quali, partendo dalla presentazione del proprio libro, poi spaziano sulla situazione dell’attualità italiana. Negli anni si sono susseguiti: il giornalista del Corriere della Sera Sergio Rizzo, poi Lorenzo Maternini, Vicepresidente di Talent Garden, il già ministro Elsa Maria Fornero, l’ex Premier e attuale Commissario europeo Paolo Gentiloni, il giornalista Magdi Cristiano Allam, il giornalista e senatore Gianluigi Paragone, l’assessore alla Cultura di Regione Lombardia Stefano Bruno Galli. La possibilità di mettere a confronto Bione e la Valle Sabbia con queste personalità dà il largo per ampliare il confronto su tematiche di ampio respiro rispetto alle realtà territorialmente più dimensionate nelle quali operiamo. L’associazione poi negli anni è diventata punto di riferimento per l’organizzazione di eventi da parte di Enti e altre associazioni: è stata di supporto nella compilazione di bandi da parte delle Parrocchie di Santa Maria Assunta di Bione Pieve e dei Santi Faustino e Giovita di San Faustino, ha collaborato con le locali sezioni delle associazioni d’arma ( Alpini, Fanti, Combattenti e Reduci), con gli oratori parrocchiali e con le realtà che si occupano di anziani, financo con le istituzioni scolastiche. Ha favorito, in collaborazione con la locale biblioteca, la nascita di un’apposita sezione dedicata alle tesi di laurea degli studenti bionesi. Da segnalare la collaborazione per l’organizzazione della trasmissione in diretta della santa messa su Rai Uno che ha riportato Bione sui palcoscenici, anzi meglio, teleschermi nazionali e internazionali, visto la visibilità dell’evento attraverso Rai International in tutto il mondo. Da tre anni è attiva la collaborazione nell’organizzazione della Scuola di Filosofia della Valle Sabbia, mentre nel 2020 è nata l’iniziativa “Chi trova un libro trova un tesoro” che, alla fine di settembre dello stesso anno e del seguente, è stato il primo evento in presenza organizzato dopo l’emergenza Covid-19 e che, attraverso la ricerca di libri in un’ideale caccia al tesoro culturale immersa nella natura, ha provato a riportare un po’ di normalità che per mesi era mancata.

 

 

CULT-Cura Festival

 

La prima edizione del “CULT-Cura Festival” si è svolta nella media Valle Sabbia da giugno a settembre 2022, con sei presentazioni di libri e interviste ai rispettivi autori, che hanno visto la partecipazione di più di 800 persone; Roberto Chiarini ed Elena Pala, con “L’Italia riparte. 1945-1963”, il giornalista Toni Capuozzo con “Balcania. L’ultima guerra europea”, Valerio Corradi con “Brescia e la sfida Glocale” in dialogo con l’allora vicesindaca di Brescia Laura Castelletti e l’allora assessore alla Cultura di Regione Lombardia Stefano Bruno Galli e il vicepresidente nazionale di Confartigianato Eugenio Massetti, il giornalista Paolo Bricco con il volume “Adriano Olivetti. Un italiano del Novecento”, Chiara Tagliaferri con “Strega comanda colore”, il giornalista Francesco Costa, autore del podcast “Morning” per “Il Post” del quale è vicedirettore.

La seconda edizione si è svolta tra luglio e novembre 2023, con nove appuntamenti ai quali hanno partecipato: il poeta e paesologo Franco Arminio con “Sacro Minore”, padre Enzo Bianchi con “Cosa c’è di Là”, il giornalista esperto di geopolitica Dario Fabbri, il sociologo Aldo Bonomi con “Dalla Smart City alla Smart Land”, l’alpinista Nives Meroi con “Himalaya e Kabru I, l’impresa impossibile”, l’economista e influencer Gabriella Aminata Fall alias Pecuniami con “il viaggio della signora Moneta” e “Signore, è ora di contare”, la giornalista Tonia Cartolano con “Leadhers: donne e storie di straordinaria normalità, il giornalista, poeta e musicista Egidio Bonomi con il “Vernacoliere” e la filosofa e tiktoker Benedetta Santini con “Platone c’ho l’ansia”. Quest’ultimo appuntamento è stato replicato, in collaborazione con lo Young Board di Palazzo Martinengo, a Brescia all’interno delle quattro iniziative organizzate a corollario della mostra “Di Sguardi di persone” che è stata capace di portare e rappresentare nel cuore della città tutti i territori della provincia.