Sergio Marchesini, amanuense del XXI secolo: sabato 6 luglio l’inaugurazione della mostra

Da alcuni anni l’Unesco ha inserito nella lista del patrimonio universale dell’umanità la nuova categoria dei “beni immateriali”; In questo contesto culturale, l’AAB presenta la mostra di Sergio Marchesini,  artista per passione, ricercatore e professore ordinario di biochimica, Amanuense del XXI secolo che mette in mostra testi letterari e documenti storici scritti su piccoli tronchi di legno e dipinti ispirati all’arte aborigena australiana. I tronchi di legno di Marchesini riportano le trascrizioni che testimoniano, oltre alla bravura,  la vasta cultura dell’artista, la sua passione civile che diventa testimonianza etica e attestazione di un impegno di alto spessore morale.

Come ci ricorda Massimo Tedeschi, Presidente di AAB, nel testo introduttivo al catalogo, nell’aprile del 1947 Muhammad Ahmad al-Hamid, soprannominato Muhammad al-Dīb (Maometto il lupo), un pastore beduino appartenente alla tribù Ta’amire, inoltrandosi in una grotta nei pressi di Qumran sul Mar Morto scoprì rotoli di papiro: si sbriciolavano al solo sfiorarli. Gli studiosi compirono miracoli per salvare quei supporti friabili prima ancora che per decifrarli, finendo poi per riscrivere grazie ad essi la storia dell’ebraismo e della nascita del cristianesimo. Memore di quella lezione, Marchesini sceglie un supporto materiale più sostanzioso, che promette di durare nel tempo: il legno (di frassino, bambù e bosso, preferibilmente) su cui scrive testi fondanti nella storia della civiltà, scritti di grandi eretici ed eretiche dell’arte e della morale, poesie di eterna bellezza.

Marchesini […] dimostra un’incrollabile fede nella scrittura, nell’inchiostro, nella calligrafia tornita e nitida. Insomma nella Parola. E nel Testo.

La calligrafia – osservava Reb Debbora citato da Edmond Jabès nel “Libro delle interrogazioni” – “è un’arte di vivere, la più aristocratica”. Non a caso le grandi civiltà (l’Islam, il Giappone) hanno elevato la calligrafia a forma d’arte quasi astratta. Non a caso la calligrafia conduce per mano Marchesini a incontrare l’arte tribale, i simboli degli aborigeni così carichi di archetipi, così vicini al linguaggio astratto delle avanguardie. Quello che, continuamente, perturba e commuove. 

Per l’AAB, questa è una mostra un po’ fuori dagli schemi tradizionali, ma è la proposta di una espressione artistica di forte interesse sia per la forma sia per la tecnica, oltre che per l’alto valore etico e civile dei contenuti.

La mostra sarà visitabile da sabato 6 luglio a domenica 21 luglio 2024, in orario festivo e feriale dalle ore 16 alle ore 19,30.

Presso la Sede sarà disponibile il catalogo.