Bagnolo: la mostra speciale di Marco Serpelloni
L’Oratorio di Bagnolo Mella sta ospitando una mostra davvero speciale (nel senso più bello della parola). In effetti, dallo scorso venerdì 5 luglio, approfittando della festa di chiusura del Grest (e del suo compleanno) l’instancabile Marco Serpelloni ha inaugurato la sua mostra dedicata alla figura di Robin Hood, la cui vicende sono state scelte quale tema del centro ricreativo estivo guidato da don Giovanni Consolandi.
Proprio lo stesso curato ha accolto con grande favore la proposta di dedicare una mostra ad un eroe senza tempo come Robin Hood, una rassegna che Marco Serpelloni ha curato personalmente con tanta passione e grandissimo impegno, facendo razzia in biblioteca di tutto quello che parlava dell’arciere della foresta di Sherwood. Un progetto, portato avanti durante le pause del suo lavoro a servizio degli ospiti della Casa di riposo di Bagnolo, che Marco, con il suo personalissimo entusiasmo, ha sfruttato per realizzare le scenografie della serata finale del Grest e per far conoscere (nei dettagli) a tutti i partecipanti ogni personaggio delle celeberrima avventura di Robin Hood, l’infallibile arciere che rubava ai ricchi per dare ai poveri.
Una preparazione tanto meticolosa quanto appassionata, che potrebbe comunque indurre qualcuno a chiedersi le ragioni che rendono speciale la mostra dell’Oratorio San Luigi a Bagnolo. La spiegazione c’è ed è semplice, come tutta la storia, del resto, ed è legata al fatto che Marco Serpelloni, che ha appena compiuto 35 anni, è affetto dalla sindrome di down, ma questa situazione non gli ha impedito di diventare un punto di riferimento dell’Oratorio bagnolese e di distinguersi in molteplici servizi all’interno e per la comunità. Nel corso degli anni Marco è riuscito a farsi conoscere ed apprezzare da tante persone di tutte le età e dal suo instancabile impegno come animatore in Oratorio al lavoro alla Rsa bagnolese sino all’apporto offerto come volontario degli Amici della Stella durante la sagra che ogni anno si svolge al Santuario mariano, sono davvero tanti quelli che hanno potuto scoprire la sua capacità di organizzare le iniziative e di fare gruppo con gli altri volontari.
Da Marco non manca mai un consiglio e un invito a dare il proprio apporto con un sorriso, proprio come lui ha voluto fare seguendo il Grest quest’estate e mettendo in scena un gran finale degno di un’opera teatrale. Da lì alla sua mostra dedicata a Robin Hood, che sarà visitabile sino a settembre, il passo è stato davvero breve. Il tutto, naturalmente, con l’ormai famoso “Marco c’è” che i bagnolese hanno imparato ad apprezzare e a considerare un alleato prezioso e irrinunciabile.