Anfiteatro del Vittoriale: si rinnova l’appuntamento con la poesia e la letteratura con PIU’ LUCE!

Si rinnova, come ogni anno, l’appuntamento con PIÙ LUCE!, l’omaggio alla poesia e alla letteratura con la curatela artistica di Paola Veneto, che giunge alla settima edizione. Dal 2021 ha perso i panni di premio per attori per indossare quelli di performance poetico-musicale, che quest’anno ha per titolo “MASCHI – Pure questo è amore”.  Dopo il tutto esaurito dello scorso anno, PIU’ LUCE! Torna sul palco dell’Anfiteatro del Vittoriale venerdì 12 luglio.

La poesia e la letteratura di tutti i tempi ci aiuteranno a raccontare “il maschile” e “i maschi”, per dare voce a loro e a tutte le loro umane contraddizioni. Perché siamo convinti che essere maschio oggi sia tutt’altro che semplice: si rischia sempre di cadere in categorie e cliché, di non essere “visti” ma solo guardati attraverso la lente dei social e dell’opinione pubblica, spesso condizionata dal fenomeno della polarizzazione delle idee.

Alle parole di autori come Louis Ferdinand Céline, Alda Merini, Elias Canetti, Sandro Penna, Franco Battiato, Guido Ceronetti, Mariangela Gualtieri, Pier Paolo Pasolini, Heinrich Böll, Fëdor Dostoevskij, Edgar Allan Poe e tanti altri presteranno anima e voce gli attori ANGELO DI GENIO e MARCO RIZZO, con il contrappunto musicale del violoncello del Maestro PAOLO BONONINI, interprete di un repertorio vastissimo, da Bach a Britten.

 

Nell’aria spasimante
involontaria rivolta
dell’uomo presente alla sua
fragilità.
(Giuseppe Ungaretti)

 

Questi versi di Ungaretti forse basterebbero a riassumere la missione di “Più Luce! 2024”. Perché quest’anno è proprio di uomini fragili, di uomini strozzati, in un certo drammatico senso, che vogliamo parlare.

E quando dico uomini, parlo proprio di quelli che magari se leggono poesie non vanno a dirlo troppo in giro.

O non le leggono proprio, ma non per questo non sono capaci di riconoscere la bellezza di un fiore, o l’importanza della gentilezza, o l’orrore della violenza sulle donne e su chiunque.

Vogliamo parlare del grido di aiuto che a volte non sanno lanciare, ma che è lì, struggente come una rosa invernale, di quelle più belle e paradossalmente anche meno viste, perché fa troppo freddo per scendere in giardino e allora restiamocene lì, seduti in salotto, a maledire le erbacce.

Noi non crediamo che a priori “il maschio” debba chiedere scusa perché su mille ce ne sono due davvero balordi, per non dire peggio.

Non pensiamo che Biancaneve facesse la colf ai sette nani, né che il principe che la salva sia un maschilista meschino e chi sotto sotto lo continua a sognare, una bamboccia schiava del patriarcato.

Crediamo che ogni sentire sia lecito, ogni individuo diverso, che in ognuno di noi, uomo o donna che sia, esista la libertà di essere a prescindere dalle etichette che ci attaccheranno.

Crediamo fermamente nell’autodeterminazione femminile e nel diritto all’uguaglianza e al rispetto, ma non per questo riteniamo i maschi il male assoluto in questo mondo pieno di prevaricazioni e violenze, così come non pensiamo che siano le fiabe Disney a spingere le ragazze a farsi patetico oggetto sessuale nei vari TIK TOK, o amenità del genere.

Anzi. Non mi pare di ricordare labbroni e tette al silicone sbattute in primo piano nei classici della letteratura o dei cartoni di un tempo.

Sarebbe il caso di chiederci quanto femminista sia questo fenomeno, piuttosto che accanirsi su fiabe di secoli fa che difficilmente influenzeranno le nostre bambine, a differenza dei mostri filtrati marshmallows che proliferano sugli schermi social.

I casi di depressione e suicidi giovanili, soprattutto di giovani uomini, sono in aumento esponenziale. È ormai ampiamente noto il fenomeno degli_ hikikomori _e degli_ Incel_, individui di sesso prevalentemente maschile.

E, paradossalmente, anche alcune deplorevoli manifestazioni di violenza sono spesso figlie di frustrazioni dovute a una sempre più marcata debolezza, altro che predominio.

Li scusiamo per questo? Certamente no. La condanna è dura e ferma, ma un atteggiamento critico è altrettanto doveroso.

(Paola Veneto)

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I protagonisti del 2024

ANGELO DI GENIO
Diplomato alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano nel 2005, si è perfezionato nella Compagnia dei giovani diretta da Massimo Castri con ERT sino al 2010. Parallelamente a tv e cinema, porta avanti un’intensa carriera teatrale diretto tra gli altri da Massimo Castri, Franco Branciaroli, Marco Plini, Elio De Capitani, Ferdinando Bruni, Tindaro Granata, Carmelo Rifici, Andrea Chiodi, Andrée Ruth Shamman.

Riceve il Premio Ubu come Miglior Attore under 35, e il Premio Nazionale della Critica ANCT 2016 – Miglior Attore con Geppetto e Geppetto di Tindaro Granata. Nel 2016 riceve il Premio Mariangela Melato per il suo percorso d’interprete.

Attualmente è coinvolto, sia come attore che come autore, in progetti con diversi teatri, tra cui Elfo Puccini, TSV, Teatro Franco Parenti, LAC; nel 2023 esce sul grande schermo con Il Ritorno di Casanova con la regia di Gabriele Salvatores.

 

MARCO RIZZO
Si diploma nel 20213 presso l’Accademia dei Filodrammatici. Lavora principalmente in campo teatrale, collaborando in maniera stabile con la compagnia servomutoTeatro, e prendendo parte a produzioni teatrali in tutta Italia con registi come Cesar Brie, Andrea Collavino, Liv Ferracchiati, Massimiliano Cividati, Gipo Gurrado, Marco Baliani e con compagnie come Eco di Fondo. Dal 2021 è una voce per Storytel.

Nell’estate del 2023 si perfeziona alla Royal Central school of speech and drama di Londra prendendo parte a un workshop condotto da Carol Harvey. Nel 2024 collabora al progetto Shared Landscape ideato dalla compagnia tedesca Rimini Protokoll.

 

PAOLO BONOMINI
Vincitore del primo premio al XX Concorso Internazionale J.S. Concorso Bach di Lipsia, è attualmente primo violoncello della Camerata Salisburgo, professore di violoncello alla Hochschule für Musik, Theater und Medien Hannover e violoncellista del Trio Boccherini.

Interprete versatile, si esibisce regolarmente come camerista e come violoncello solista in varie orchestre, in sedi prestigiose tra cui Konzerthaus Wien Enescu Festival, Konzerthaus Berlin, Elbphilharmonie, Philharmonie de Paris, Heidelberger Frühling.

Come primo violoncello ospite è invitato presso l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, la Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, la Mahler Chamber Orchestra, la Münchener Kammerorchester.

Collabora nello stesso ruolo presso la Camerata Bern e la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen. Ha suonato nell’orchestra della Bayerische Rundfunk, si esibisce con l’Orchestra del Festival di Lucerna e ha lavorato sotto la direzione di Claudio Abbado, Mariss Jansons, Riccardo Muti, Riccardo Chailly e Herbert Blomstedt. Come solista, è apparso con ensemble come Camerata Berna, Sinfonie Orchester Biel, Pauliner Kammerorchester, Odessa Chamber Orchestra.

 

PAOLA VENETO
Autrice e creativa, è nata a Bari in una torrida notte di luna piena.

Si è laureata in giurisprudenza con una tesi in Diritti umani, poi ha conseguito un master in Relazioni europee in Spagna e il diploma in Sceneggiatura e scrittura creativa.

Dopo un percorso professionale e personale nel settore della cooperazione internazionale (Rio de Janeiro, Parigi, Londra), decide di dedicarsi alla scrittura, al teatro e alla poesia.

Lavora come autrice e consulente per radio e tv, scrive di cinema

(www.ifioridelmale.it) e realizza opere teatrali, una delle quali è in scena da quattordici anni sulle orme di Vincent van Gogh.

È membro del comitato scientifico della Fondazione Collodi – Pinocchio, promotrice culturale e fotografa in Spagna (www.paolaveneto.com), dove lavora anche per progetti musicali e con le scuole.

Cuoca appassionata, mamma di Nicola e Pietro, ha scelto Lanzarote come casa del cuore.

 

Info utili: pioggia, parcheggi e sicurezza:
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