Nuovo ponte a Palazzolo Sull’Oglio: opera da 20 milioni di euro
Atteso da tempo, comincerà, a breve, a prendere forma il nuovo ponte di attraversamento del fiume Oglio a Palazzolo, lungo la SP 573. Il vecchio manufatto, su cui erano state riscontrate alcune criticità, continuerà a servire la viabilità nel corso dei lavori, seppur con qualche restrizione, necessaria per risolvere le interferenze per la realizzazione del nuovo ponte. In particolare, è prevista la parziale demolizione dal basso di una porzione laterale della travata di impalcato, con conseguente restringimento della carreggiata utile disponibile. Con l’avanzamento dei lavori, si procederà con ulteriori interventi di demolizione che, prestando attenzione ad arrecare il minor danno possibile all’alveo del fiume e garantendo le necessarie condizioni di sicurezza, saranno completati quando sarà possibile dirottare in via definitiva il traffico sulla nuova sede stradale.
Il nuovo manufatto, che avrà una lunghezza di 236 metri, lungo i quali saranno realizzati anche un marciapiede e una pista ciclabile, avrà un impalcato, inferiore a 2 metri, di calcestruzzo e acciaio. La campata centrale e le due adiacenti saranno sostenute da un sistema di 40 stralli – 4 gruppi da 5 stralli su ogni lato, ancorati all’impalcato, in basso, e agganciati alle antenne del ponte, costituite da due rami porta stralli che dalle fondazioni raggiungono una quota di 20 metri.
L’effetto scenico a ventaglio sarà valorizzato dall’applicazione di elementi luminosi a led sulle pile e sulla sommità delle antenne che avranno la duplice funzione estetica e di segnalazione del ponte nelle ore notturne, anche per evitare collisione con l’avifauna locale. Sarà installato apposito impianto di illuminazione pubblica anche lungo il manufatto. L’impianto esistente nell’area circostante sarà adeguato alle nuove esigenze.
L’opera architettonica, che non poggerà più nell’alveo dell’Oglio, sarà inserita in un contesto naturalistico che ripristinerà i paesaggi della pianura lombarda con siepi, filari alberati e fasce arborate, con l’inserimento di specie autoctone, su un’area di 21.800 mq. L’intento è anche quello di tutelare le biodiversità e favorire la creazione di un habitat ideale per flora e fauna.
I lavori, già appaltati con apposita gara, sono finanziati con fondi ministeriali, per un importo pari a 20.000.000 di euro, di cui 14.063.504,68 per lavori, inclusi 422.379,89 euro per oneri per la sicurezza e 5.936.495, 42 euro per somme a disposizione dell’Amministrazione provinciale.
Il cronoprogramma prevede 30 mesi di lavori, di cui 3 e mezzo necessari per le demolizioni.