Il Governo non aumenti la pressione fiscale sul turismo
Presidente Fantini: “Con un aumento della tassa di soggiorno i nostri ospiti rischiano di essere i piรน penalizzati”
“Le imprese del turismo non condividono la proposta di aumentare ulteriormente lโimposta di soggiorno. Il settore, che รจ tra i primi a contribuire alla crescita del PIL e dellโoccupazione, ha da poco rinnovato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, sobbarcandosi un onere rilevante.
Lโobiettivo comune devโessere quello di sostenerne la crescita, non di frenarla”, ha detto il presidente di Federalberghi Brescia, Alessandro Fantini, commentando la proposta che sta circolando in ambienti governativi, che autorizzerebbe ad applicare lโimposta di soggiorno in tutti i 7.904 comuni italiani (oggi la possono applicare solo i capoluoghi di provincia, le unioni di comuni e i comuni turistici) e ad aumentarne lโimporto.
Ad esempio, per una camera in un hotel a tre stelle dal prezzo di 100 euro, sipagheranno sino a dieci euro per notte, come se da un giorno allโaltro il peso dellโIVA (che รจ pari al 10%) venisse raddoppiato. Federalberghi ricorda che sono trascorsi solo pochi mesi da quando, in vista del Giubileo, il tetto massimo dellโimposta di soggiorno รจ stato elevato del 40%, passando da 5 a 7 euro per notte e per persona ed รจ stata introdotta la possibilitร di utilizzarla per coprire i costi della raccolta rifiuti, snaturando le finalitร dellโistituto. Per i propri ospiti gli alberghi pagano una TARI molto onerosa e non รจ corretto che la tassa di soggiorno venga applicata anche per questa necessitร .
A chi ha la responsabilitร di definire la politica nazionale, Federalberghi chiede di imporre una corretta disciplina di bilancio agli enti locali, anzichรฉ fornirgli gli strumenti per peggiorare la situazione.
“Inoltre – ha aggiunto il presidente Fantini – chiediamo che venga istituito con legge nazionale un fondo destinato a sostenere in via permanente la riqualificazione delle imprese turistico ricettive, e che ne venga garantito il finanziamento automatico attingendo a una parte del gettito dellโimposta di soggiorno”.
Federalberghi ribadisce altresรฌ la proposta di finanziare le funzioni svolte dagli enti locali in campo turistico con modalitร diverse dallโimposta di soggiorno. Ad esempio, in luogo di una tassa pagata solo dagli ospiti delle strutture ricettive, si dovrebbe istituire una city tax o attivare una compartecipazione degli enti locali al gettito IVA di tutte le attivitร produttive che traggono beneficio dall’economia turistica.
“Non sono certo i nostri ospiti che causano lโovertourism. Ma con questo paventato aumento rischiano di essere i piรน penalizzati”, ha concluso il presidente di Federalberghi Brescia.