Carpione del Garda, Pollini: “Negli ultimi 10 anni centinaia di migliaia di euro spesi senza risultati. Depositata interrogazione per Assessore Beduschi”
“Approfondendo le vicende politiche che riguardano le sorti di questa specie di pesce, che vive solo nel lago di Garda, emergono verità che potrebbero finire persino in un fascicolo della Corte dei Conti” dichiara la Consigliera regionale del M5s Paola Pollini: “Abbiamo potuto verificare che è dal 2013 che Regione Lombardia non finanzia una ricerca sulla conservazione del Carpione del Garda, eppure è da oltre dieci anni che continua a pagare incubatoi, soprattutto privati, per mantenere in vita un progetto di ripopolamento del tutto inefficace.
Il documento che riporta i risultati della ricerca del 2013 è sparito dal sito di Regione Lombardia, trattasi del “Quaderni della Ricerca n. 149”, nonostante fosse stato finanziato da Regione stessa e avesse coinvolto una società nei confronti della quale, oggi, l’assessore disconosce l’esistenza di qualunque forma di rapporto. Il progetto di ricerca del 2013 mirava a dimostrare che l’unica soluzione per scongiurare l’estinzione del Carpione, fosse quella di foraggiare gli incubatoi per la riproduzione in cattività di questa specie, per altro molto difficile da allevare. Le stesse conclusioni della ricerca affermano che fosse impossibile pensare di ripopolare il Garda con queste tecniche, perché a fronte di migliaia di uova fecondate, gli esemplari che sopravvivono e arrivano allo stadio adulto sono nell’ordine di poche decine.
Nonostante ciò, si è continuato su questa strada, anche utilizzando la scusa che negli anni sarebbero stati monitorati i risultati. Di questo monitoraggio non esiste traccia e Regione Lombardia ha autorizzato spese con i soldi dei lombardi, senza avere un metro di misura dell’efficacia delle strategie adottate.
Abbiamo anche scoperto che, nel dicembre del 2016, veniva approvato un emendamento al bilancio di previsione che stanziava 150.000 euro per uno studio per la conservazione del Carpione coordinato dal Parco Alto Garda Bresciano. Ebbene, quei soldi non sono mai arrivati all’ente Parco ma sarebbero stati dirottati, ancora una volta, verso gli incubatoi e quindi a danno della specie e non a favore della sua conservazione.
Ciò che interessa la giunta e la maggioranza in Consiglio regionale è solo la reimmissione del coregone nel lago, specie alloctona, che fortunatamente è stata bloccata dal ministero dell’Ambiente perché manca uno studio che valuti gli effetti della possibile competizione tra coregone e altre specie, soprattutto il carpione.
Ancora una volta ciò che manca nelle decisioni adottate a Palazzo Lombardia sono le basi scientifiche a sostegno dell’agire.
Queste argomentazioni saranno, invece, l’oggetto dell’interrogazione sul carpione, che ho appena depositato e a cui spero l’Assessore Beduschi voglia dedicare la giusta e doverosa attenzione” conclude Pollini.