Cantina San Michele investe nell’enoturismo del Monte Netto

Il progetto vitivinicolo e di ospitalità dei cugini Danesi

Capriano del Colle (BS), 2 settembre 2024 -La storia dell’accoglienza nel Monte Netto, l’altopiano a due passi da Brescia, classificato Parco agricolo regionale, s’intreccia con la storia della Cantina San Michele fondata dalla famiglia Danesi nel 1980.

Il Monte Netto emerge con i suoi 133 metri di altezza, un’altura isolata nella parte settentrionale della Bassa Bresciana, tra i comuni di Capriano del Colle, Flero e Poncarale. Chi lo visita ha, improvvisa, l’impressione di contemplare un frammento di campagna ottocentesca che si è sottratta sia all’antropizzazione sia all’industrializzazione, conservando la sua originaria vocazione agricola seguita a quella boschiva.

Se, oggi, esiste un’offerta enoturistica in crescita dipende dalla volontà e dalla lungimiranza di chi, come la famiglia Danesi, ha valorizzato le vigne esistenti, impiantandone di nuove come la più recente di Barbera che entrerà in produzione quest’anno, e portandole tutte a regime biologico.

Al rinnovamento in campo si è sviluppata, contemporaneamente, la ricerca in cantina. Oggi, la Cantina San Michele, produce nove etichette secondo il seguente principio come ricorda Mario Danesi che gestisce insieme alla cugina Elena l’azienda: “La nostra idea di qualità è da sempre legata alla ricerca di uno stile e di una riconoscibilità, vogliamo che il cliente ci conosca e percepisca la coerenza tra ciò che siamo e i nostri vini. Un vino non racconta solo un territorio, racconta chi lo produce, ne rispecchia le qualità e noi vogliamo essere all’altezza di questo concetto”.

Con la valorizzazione di una delle più storiche cascine del Monte Netto, la Cascina San Michele fondata nel 1884 e circondata dalle vigne di proprietà, che si trova in una posizione ideale e panoramica,  i cugini Danesi hanno messo al centro del progetto una struttura ricettiva, basata su una cucina di tipo informale, ma curata, oggetto di investimenti graduali dal 2022 al 2024.
La cascina si propone come una meta all’aria aperta, con un menù basato su prodotti locali e artigianali selezionati.

Il luogo, il servizio e la vista offrono le condizioni migliori per apprezzare l’abbinamento tra i piatti e le etichette della Cantina San Michele.

Nel 2022 i ricavi dell’enoturismo – sottolinea Mario Danesi – sommati alla vendita diretta, sono aumentati del 20 per cento rispetto al 2021, data di avvio dell’attività ricettiva, mentre l’anno successivo l’aumento ha raggiunto il 35 per cento.
Infine, l’ultimo dato disponibile riguarda i primi sei mesi del 2024, in cui i ricavi dell’enoturismo insieme alla vendita diretta crescono del 15 per cento rispetto ai primi sei mesi del 2023. Dati che confermano la bontà delle scelte fin qui fatte”.