Dentro la vertigine di un nuovo linguaggio
Conclusione della quarta Edizione del Festival del Fumetto da Marciapiede
Si è conclusa con grande successo la quarta edizione del Festival del Fumetto da Marciapiede (FFM), che ha trovato dimora nel suggestivo Borgo del Maglio, un luogo dove il tessuto del tempo si intreccia con quello della vita quotidiana. Qui, tra i profili delle antiche strutture e il fluire delle giornate, la trama delle stoffe si fonde con il ritmo scandito dalla vita di tutti i giorni.
In questo contesto, emblemi di culture distanti come il kimono e il cappotto si sono incontrati in una cospirazione silenziosa, rivelata alla luce del sole attraverso i tratti delicati di un pennello. Durante i due giorni del festival, vecchie forme sono state abbandonate per fare spazio a un abito nuovo, dove il fumetto si trasforma in narrazione e la narrazione si fa vita.
Sabato 31 agosto e domenica 1 settembre 2024, presso il prestigioso Borgo del Maglio nel Comune di Ome – Franciacorta (BS), il festival ha accolto oltre 500 partecipanti. Artisti rinomati, bambini, famiglie e persone di tutte le età hanno disegnato e scarabocchiato su tela, dando vita a fumetti, illustrazioni e schizzi che sono poi stati cuciti dalla Sartoria Creativa Brebel su cappotti e kimoni.
Questa edizione ha rappresentato una sfida vinta, dove il riciclo di abiti gentilmente offerti da Cauto e Poco Conto è diventato l’occasione per trasformare vecchi capi in vere opere d’arte. In questo Insolito Festival, ci piacciono le cose insolite, e ogni anno ci impegniamo a esplorare nuove visioni, collaborazioni ed emozioni. Siamo consapevoli dei nostri limiti, ma piuttosto che restare fermi, elaboriamo idee che permettano al fumetto e all’illustrazione di diventare una nuova modalità per “leggere”, “vedere” e interpretare il mondo.
I capi realizzati durante il festival si sono trasformati in “pareti espositive” democratiche, creative e rivoluzionarie, che avvicinano il pubblico all’immagine. È come se il fumetto o l’illustrazione racchiudessero in sé il codice per svelare un segreto. In questo contesto, la figura che indossa questi capi esercita una forma di discrezione, ma al tempo stesso offre delle istruzioni: attraverso i disegni, i fumetti e le illustrazioni degli artisti, non vediamo solo ciò che è “appeso” sulla schiena, ma impariamo a guardare l’uomo nella sua interezza, riconoscendogli una vita interiore.
Un successo atteso
Questa edizione del festival è stata un successo atteso, frutto di una preparazione meticolosa. Un evento che ha saputo mantenere le promesse fatte, lasciando un segno profondo in chi ha partecipato. Tuttavia, ci siamo anche lasciati sorprendere dallo stupore, poiché in soli due giorni abbiamo raccolto oltre 90 disegni, a testimonianza dell’entusiasmo e della partecipazione attiva di tutti i presenti.
Mostra itinerante
Tanto è stato l’interesse suscitato, che stiamo già pensando di trasformare questa collezione in una mostra itinerante, per esplorare come l’aspetto ecologico degli abiti possa diventare un momento di aggregazione e un’occasione per rafforzare il senso di comunità, in un’ottica di responsabilità ambientale.
Un ringraziamento speciale va a tutti coloro che, muniti di pennello, hanno lasciato un segno di generosità; ai giovani che hanno contribuito nell’organizzazione,agli artisti del programma del festival, che sono stati fondamentali per la riuscita dell’evento; ai relatori, agli espositori e al Sindaco del Comune di Ome, vero Deus ex machina della cultura.