Festival dell’educazione, Brescia prepara l’edizione 2025
A un anno esatto dalla prima edizione del Festival internazionale dell’educazione, che ha avuto come tema le “Comunità educative”, gli organizzatori annunciano la seconda edizione che si terrà dal 2 al 5 ottobre 2025. Il tema scelto per il secondo appuntamento è “La città che apprende. Apprendere nella città”. Come spiega il direttore scientifico Domenico Simeone «il concetto di città educativa. enfatizza le finalità etiche dell’educazione, in opposizione a quelle di natura più utilitaristica e tecnica. La città educativa non prevede, pertanto, solo l’acquisizione di abilità o conoscenze, ma anche lo sviluppo della speranza, la formazione del carattere e della coscienza, elementi fondamentali per l’esercizio della responsabilità da parte di cittadini attivi in società democratiche».
Dopo il successo inatteso della prima edizione del Festival, che aveva mobilitato quasi 6mila persone in 47 eventi totali e in ascolto di 114 relatori, gli organizzatori presentano i contenuti in concomitanza con la Giornata mondiale degli insegnanti, voluta dall’Unesco, sul tema “Valorizzare la voce degli insegnanti per un nuovo contratto sociale nell’istruzione”. Sono «donne e uomini che hanno davvero a cuore il destino dell’educazione e della scuola del nostro Paese e non si accontentano di gestire la quotidianità ma vogliono innescare dei processi trasformativi di cambiamento», afferma ancora il professor Simeone, ricordando che dirigenti scolastici e insegnanti hanno rappresentato il 35% dei partecipanti agli eventi della prima edizione del Festival.
Questi eventi per gli insegnanti sono stati realizzati in ampia parte dal Gruppo editoriale La Scuola, uno dei fondatori dell’iniziativa. “Abbiamo celebrato quest’anno i 120 anni di attività del marchio Editrice La Scuola -sottolinea Giorgio Riva, Consigliere Delegato del Gruppo. Oggi come allora la nostra realtà opera per fornire un supporto alla figura del docente, soprattutto nell’ottica di sostenere e sviluppare la sua professionalità. E’ necessario porre nuovamente la figura dell’insegnante al centro dell’attenzione perché riteniamo che sia uno dei motori fondamentali per il progresso sociale. Il sostegno al Festival dell’Educazione, quindi, è un modo per concretizzare la nostra mission, con la certezza che la scuola sia ancora il cuore e il punto di partenza della grande comunità educativa che dovrebbe essere tutti i giorni la nostra società”.
E proprio per gli insegnanti, una forma speciale di riconoscenza è promossa da Fondazione Brescia Musei che “appoggia convintamente l’idea di riproporre il festival dell’educazione nel 2025 – dichiara il direttore Stefano Karadjov – rendendolo una proposta stabile della città di Brescia, “città educativa” per le decine di realtà istituzionali, associative pubbliche e private che fanno della formazione e dell’educazione il cuore della propria missione sociale. Tra queste naturalmente anche i nostri musei, luoghi di partecipazione e divulgazione del patrimonio. È dunque con soddisfazione che accogliamo nella giornata mondiale dell’insegnante tutti gli insegnanti a visitare i nostri musei per indirizzare poi i propri allievi e studenti a una quotidiana pratica di educazione alla cultura”.