BCC in provincia di Brescia a sostegno dell’economia reale: risultati in crescita nel primo semestre 2024

BCC in provincia di Brescia: 10,2 miliardi di raccolta diretta, 5,9 miliardi di euro di impieghi. In diminuzione le sofferenze del 14,6% rispetto all’anno precedente. Sono 40 i Comuni in cui il Credito Cooperativo rappresenta l’unica presenza bancaria.

Oggi e domani a Firenze il Convegno Studi della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo “Est modus in rebus: intelligenza artificiale e centralità della persona nelle banche di relazione”.

Alessandro Azzi: «Sì a una tecnologia che abiliti nuovi e ulteriori livelli di prossimità e relazione tra BCC e comunità in cui operano».

Le BCC presenti nella provincia di Brescia, con 218 sportelli in 136 comuni (in 40 dei quali come unica presenza bancaria)***, confermano un buon posizionamento di mercato: 10,2 miliardi di raccolta diretta e 5,9 miliardi di euro di impieghi.

Riguardo ai settori di destinazione del credito, a giugno 2024 gli impieghi erogati alle famiglie consumatrici superano i 2 miliardi di euro; oltre 3,6 miliardi di euro sono stati destinati al settore produttivo del territorio lombardo.

Significativa è la quota di mercato del 31,2% detenuta dal Credito Cooperativo in provincia di Brescia per i crediti alle piccole imprese con più di 5 e meno di 20 addetti e la quota di mercato del 27,3% per gli impieghi destinati alle microimprese.

In riferimento ai settori produttivi, in particolare, le BCC operanti in territorio bresciano detengono il 27,2% delle quote di mercato in agricoltura, il 26,7% degli impieghi nel settore turistico, il 17,6% in attività professionali, il 17,5% nelle costruzioni e il 17,2% nel commercio.

Nella prima parte del 2024, inoltre, è migliorata la qualità del credito, con la prosecuzione del processo di riduzione delle esposizioni deteriorate e di aumento dei tassi di copertura: in diminuzione le sofferenze (-14,6% rispetto all’anno precedente, contro il +9% registrato dall’industria bancaria), con un rapporto sofferenze impieghi dell’1% (rispetto al 2,4% dell’industria bancaria)**.

«Questi dati raccontano con plasticità quanto le Banche di Credito Cooperativo stiano rafforzando il proprio impegno a sostegno concreto dell‘economia reale del territorio e del tessuto sociale e comunitario della nostra provincia», dichiara il Presidente di Federazione Lombarda delle BCC, Alessandro Azzi. «Da sottolineare anche il ruolo del Credito Cooperativo a contrasto del fenomeno di desertificazione bancaria, con ben quaranta comuni bresciani in cui le BCC rappresentano l’unica presenza bancaria rimasta presidio del rapporto di prossimità territoriale con soci, clienti e comunità di riferimento».

Occasione per comunicare i principali risultati raggiunti dal credito cooperativo lombardo nel primo semestre di quest’anno è l’annuale Convegno di Studi della Federazione Lombarda delle BCC dal titolo Est modus in rebus: intelligenza artificiale e centralità della persona nelle banche di relazione, in corso a Firenze (18-19 ottobre, Teatro Niccolini), con la partecipazione di circa trecento ospiti ed esponenti del Credito Cooperativo lombardo e nazionale. La due giorni di lavori si pone l’obiettivo di riflettere e analizzare su sfide, opportunità e possibili traiettorie di sviluppo per l’industria bancaria e finanziaria e, in particolare, per il modello mutualistico di credito delle Banche di Comunità in relazione a intelligenza artificiale e innovazione digitale.

«Il futuro del Credito Cooperativo, nell’era dell’intelligenza artificiale, si giocherà tutto nella sfida di mantenere e rafforzare la propria vicinanza alle persone, ingrediente essenziale del modello mutualistico», spiega il Presidente di Federazione Lombarda delle BCC, Alessandro Azzi. «Sì, dunque, a una tecnologia che abiliti nuovi e ulteriori livelli di prossimità e relazione tra le BCC e le comunità in cui operano. I risultati positivi registrati nel primo semestre dell’anno dalle BCC lombarde testimoniano come il Credito Cooperativo continui a giocare un ruolo centrale a supporto dell’economia reale, del benessere e dello sviluppo integrale dei territori. Come emerso chiaramente dall’ultimo Rapporto sul ben-vivere e la generatività delle province italiane, l’approccio cooperativo consente infatti di ridurre le diseguaglianze territoriali e colmare i divari fra aree centrali e periferiche. Guardando in avanti, nel rispetto delle tradizionali finalità mutualistiche e del carattere localistico delle nostre banche, anche l’intelligenza artificiale dovrà rappresentare un ulteriore strumento di contrasto al crescente fenomeno di desertificazione bancaria: già oggi in molti Comuni lombardi le BCC rappresentano l’unica presenza creditizia a supporto di famiglie e imprese locali. La sfida dell’AI può essere, inoltre, un’occasione di scambio e di confronto costruttivo fra le diverse generazioni per arrivare, insieme, ad un’ottimizzazione ed un’evoluzione dei processi che sia realmente inclusiva per le persone».