Oltre 45.000 partecipanti alla 9a edizione della manifestazione dedicata al formaggio tenutasi lo scorso weekend a Bergamo

La nona edizione di FORME, la manifestazione made in Bergamo dedicata al formaggio in ogni sua sfumatura si è conclusa con oltre 45.000 partecipanti che hanno preso parte al ricco palinsesto di eventi in programma. Titolo di quest’anno “FORME IN ITALY”, per celebrare la qualità e l’unicità dei prodotti caseari italiani, sottolineando il valore che apportano al nostro patrimonio culturale, economico e gastronomico. L’obiettivo dell’edizione 2024 è stato quello di raccontare il legame profondo tra il formaggio e il territorio, creando una vera e propria identità culturale che unisca il formaggio italiano.

Nei 29 Cheese Labs, organizzati in location storiche di Bergamo come il Circolino di Città Alta, Da Mimmo, Lalimentari, Il Sole e novità 2024 anche presso il Bù Bistrot in Carrara, nei giardini dell’omonimo museo d’arte in Piazza Giacomo Carrara, hanno preso parte oltre 1.000 persone. Apprezzato anche quest’anno dai partecipanti il fatto che le masterclass siano state guidate dai più autorevoli e pluripremiati professionisti del settore: produttori, stagionatori, affinatori e formaggiai, oltre a tanti produttori di vino, grappa, birra e distillati. Le degustazioni di formaggi europei, dal Regno Unito con lo Stilton fino ai grandi formaggi svizzeri con le gruyère AOP, uno dei più antichi formaggi d’Europa, passando per produttori francesi e spagnoli, hanno reso questa nona edizione di FORME ancora più internazionale.

Grande successo anche per il “Circolo della Gastronomia Creativa Italiana” che ha visto la presenza di tantissimi visitatori e appassionati che hanno acquistato, ma anche gustato presso lo street food allestito nei giardini del Circolino i prodotti enogastronomici tipici delle Città Creative Italiane Unesco per la Gastronomia Alba, Bergamo e Parma. Quest’anno il “Circolo delle Gastronomia Creativa Italiana” raddoppia e sarà aperto anche nel weekend del 25, 26 e 27 ottobre.

La tradizionale Piazza Mercato del Formaggio in Piazza Vecchia ha ospitato gli stand di alcuni tra i più rappresentativi produttori delle Cheese Valleys Orobiche, tra cui il Consorzio di tutela dello Strachítunt, lo straordinario e unico formaggio erborinato naturale tra le DOP italiane, l’azienda gioiello Ferdy Wild, le Valli del Bitto con il prezioso Storico Ribelle, formaggio simbolo della produzione casearia di montagna, la Cooperativa di Valtorta con i suoi spettacolari Agrì, Taleggi e stracchini, la Latteria sociale casearia di Branzi, con eccezionali verticali di Branzi e Formai de Mut, che hanno permesso ai numerosissimi visitatori di scoprire e acquistare le eccellenze casearie orobiche, l’azienda agricola Bio Bezzi Andrea di Ponte di Legno, con il Silter DOP d’Alpeggio Bio, inclusa una forma di stravecchio con 15 anni di stagionatura, e il Case di Viso Bio. Grande partecipazione anche per i due laboratori di caseificazione con la Scuola casearia di Pandino rivolti ai più piccoli e le numerosissime degustazioni di formaggi DOP e vini a denominazione protetta di Regione Lombardia, guidate da Maestri Assaggiatori ONAF e sommelier AIS.

Durante la tre giorni, in Sala dei Giuristi in Piazza Vecchia sono stati ospitati cinque convegni e tavole rotonde per il palinsesto di “Incontri e racconti” con l’obiettivo di far conoscere e approfondire i temi più importanti del mondo dei formaggi e, più in generale, della filiera agroalimentare italiana.

Di valore strategico la presentazione del primo rapporto nazionale sul turismo caseario a cura della prof.ssa Roberta Garibaldi, ma non da meno i talks sul marketing territoriale, sulle neuroscienze applicate al marketing caseario, il progetto Creo Lab dell’Università di Bergamo e il talk show “C’è anima nel formaggio”, con Monsignor Dellavite.

Sold out per il “Red Party”, l’evento di Charity organizzato da ARMR a favore della ricerca del Mario Negri, con oltre 350 ospiti nell’affascinante cornice di Gres Art, l’hub dedicato all’arte e alla Cultura della Fondazione Pesenti.

Sempre molto apprezzati i momenti didattici, con il corso di disegno Natura In Segni e la proiezione di disegni dedicata agli animali principi delle Orobie, entrambi curati dal disegnatore e naturalista Stefano Torriani. Momenti dedicati anche alla Cheese Art con Andrea Gaspari che ha scolpito in due mezze forme di Grana Padano una vacca autoctona, la Bruna Alpina Originale, e lo skyline di Bergamo. Molto ammirate le magnifiche composizioni dedicate al Grana Padano e ai formaggi delle Cheese Valleys Orobiche.

Uno dei momenti clou dell’evento è stato il Concorso internazionale “Stupore ed Emozione”, organizzato in collaborazione con la Delegazione di Bergamo di ONAF giunto alla sua sesta edizione con l’obiettivo di valorizzare il ruolo fondamentale dei casari nella produzione di formaggio. Il Parmigiano Reggiano DOP del Caseificio Razionale Novese S.C.A. ha vinto per la categoria “Il Casaro d’Oro”, premio per formaggi affinati/stagionati e freschi di latte vaccino, caprino, ovino, bufalino e misto e yogurt bianco. Per la sezione “Oltre il formaggio”, premio dedicato ai migliori prodotti caseari elaborati e yogurt aromatizzati, si è aggiudicato il primo posto il Queso de oveja Artesano curado en miel y oregano dell’azienda Quesos Artesanos Villarejo S.L..
Premiato anche il miglior formaggio prodotto nei territori delle Città Creative Unesco: il Parmigiano Reggiano 36 mesi di Zanetti Spa.

L’organizzazione di FORME conferma la decima edizione della manifestazione dedicata alla valorizzazione e promozione nazionale e internazionale, sia dello straordinario territorio orobico, sia dell’intero comparto lattiero-caseario italiano per l’autunno 2025.

“Per noi, FORME è un evento culturale di grande rilievo, perché è proprio dalla consapevolezza della qualità che nasce la promozione e lo sviluppo di un’eccellenza come quella dei formaggi. Bergamo ha un ruolo centrale in questo contesto: la sua storia casearia è profondamente radicata, con i bergamini e le Orobie che hanno segnato l’intero settore lattiero-caseario italiano”, dichiara Francesco Maroni, Presidente Progetto FORME“Sentiamo quindi una grande responsabilità nel portare avanti questi valori, non solo legati al territorio di Bergamo, ma coinvolgendo tutti gli stakeholder nazionali e internazionali in una sinergia unica, resa possibile anche grazie al supporto delle nostre istituzioni. Quest’anno, abbiamo raggiunto un traguardo importante coinvolgendo le Camere di Commercio delle Cheese Valleys di Como – Lecco e di Brescia, un passo fondamentale per far comprendere il valore straordinario del patrimonio che condividiamo. Grazie ai formaggi, queste aree interne non solo possono rafforzare la loro identità, ma anche trovare nuove opportunità di sviluppo turistico ed economico. È un percorso che va oltre la montagna e che coinvolge anche la pianura, fondamentale per la produzione”. 

“Ogni edizione, il programma di Forme si arricchisce e siamo orgogliosi del supporto che riceviamo da istituzioni e associazioni di categoria per il nostro progetto. Desideriamo quindi esprimere un sentito ringraziamento a Regione Lombardia, Comune e Provincia di Bergamo, Camera di Commercio, Ascovilo e Consorzio Tutela Grana Padano, nonché ai consorzi e agli enti territoriali che da sempre sostengono l’iniziativa. – afferma Alberto Gottardi, Vicepresidente Progetto FORME – Quest’anno, merita una menzione particolare il primo Rapporto Nazionale sul Turismo Caseario, curato dalla Prof.ssa Roberta Garibaldi, presentato proprio in occasione del convegno di apertura di Forme 2024. Questo rapporto rappresenta uno strumento innovativo per analizzare un fenomeno in continua evoluzione, offrendo linee di sviluppo per l’offerta turistica legata al mondo del formaggio e contribuendo al benessere delle comunità locali e dei territori. L’analisi mette in evidenza l’attrattività del turismo caseario, rivelando un trend di crescita recente: il 32,7% dei turisti italiani afferma di aver partecipato ad almeno un’esperienza a tema formaggio negli ultimi tre anni, che comprende visite ai caseifici, eventi, festival, itinerari tematici ed esperienze nei ristoranti. Negli ultimi tre anni, i numeri hanno mostrato un incremento significativo, con un aumento del 7,3% rispetto al 2021. Siamo lieti di contribuire, attraverso l’organizzazione di eventi come Forme, alla promozione del turismo caseario come leva di sviluppo territoriale, collegando i produttori locali ai circuiti turistici e valorizzando esperienze autentiche legate alla produzione di formaggi. Il legame tra prodotto e territorio è da considerarsi una chiave per una crescita economica sostenibile, capace di attrarre un turismo esperienziale e di qualità”. 

 

***

 

FORME è un progetto di rete dedicato alla valorizzazione e promozione nazionale e internazionale dell’intero comparto lattiero-caseario italiano. Nato a Bergamo nel 2015, FORME ha l’obiettivo di aumentare non solo la conoscenza, ma anche la percezione del valore del formaggio – uno dei prodotti più caratterizzanti e legati al territorio d’appartenenza, risultato di tradizioni secolari e filiere di produzione uniche – adottando un approccio qualitativo, attraverso azioni che leghino prodotti e territorio. In particolare, Bergamo vanta il primato europeo per DOP casearie: ben 9 delle 54 DOP nazionali sono prodotte sul territorio della provincia.