Stanadyne, i lavoratori: “Abbandonati dalla multinazionale”
È FOCUS: oltre cento persone rischiano di perfere il lavoro, oltre cento famiglie rischiano di veder crollare il proprio mondo. A venti giorni dal Natale la notizia che forse aleggiava nell’aria, ma a cui si fatica per istinto di sopravvivenza o semplice speranza a credere fino in fondo vera: liquidazione per cessata attività. Questo è stato il mercoledì mattina dei dipendenti della Stanadyne di Castenedolo. L’annuncio peggiore si è concretizzato, e a farlo è stato il gruppo americato che controlla la storica azienda bresciana del settore automotive. Inevitabile la convocazione urgente di un’assemblea dei lavoratori che ora sono in sit-in all’esterno dello stabilimento.
Eppure, nonostante un periodo non certo facile per un settore che risente pesantemente della crisi tedesca, secondo i dipendenti l’azienda non è messa così male: “È un’azienda sana, come dichiarato anche da loro questa mattina, che è stata ben gestita in questi anni – ci spiega Barbara Basile della Fiom – Non ha debiti. Ha delle difficoltà dal punto di vista produttivo come tanti, ma ha tutti gli ammortizzatori sociali per poter gestire un periodo di crisi prolungato e quindi non capiamo assolutamente questa scelta”. “Oggi problemi economici non ce ne sono – conclude Basile, puntando il dito anche verso Roma – È una scelta fatta a tavolino e comunicata a fatti già svolti.
Il Governo sarà chiamato a esprimere la sua opinione perché nessuno può girarsi dall’altra parte. A meno che non voglia essere complice di una multinazionale che specula e abbandona i lavoratori”. Tutti i dettagli su https://www.elivebrescia.tv/