Ghedi: approvato un PGT attento a futuro e ambiente
Il Consiglio Comunale di Ghedi ha approvato (con i voti favorevoli della Maggioranza e l’astensione della Minoranza) il nuovo PGT (Piano per il Governo del Territorio). Un documento tanto importante quanto preparato con attenzione, che, in estrema sintesi, si prefigge di indirizzare il futuro della cittadina: “Innanzitutto – è la premessa del vicesindaco Giovanni Cazzavacca – mi piace cogliere l’occasione per rivolgere un plauso all’area urbanistica e territorio del Comune di Ghedi. Si è trattato di un approfondito lavoro di squadra, che è durato oltre due anni e mezzo (inizialmente avviato con il geometra Pierangelo Benedetti e, in seguito, curato dall’architetto Fabio Gavazzi), affidato all’ing. Cesare Bertocchi (che è stato già l’estensore della variante), al pianificatore Alessio Loda, all’agronomo Eugenio Mortini e all’ing. Paolo Mondolo che ha curato in modo specifico gli aspetti viabilistici. Detto questo – prosegue lo stesso Cazzavacca – possiamo sintetizzare il tutto dicendo che il nuovo documento vuole preparare il futuro e riserva un occhio di riguardo al nostro territorio e a sostenere lo slancio verso il domani di tutta la nostra comunità”. Uno studio di indubbio rilievo che presenta alcuni punti salienti che meritano di essere sottolineati: “Non è facile riassumere il PGT in poche parole – entra nel dettaglio il vicesindaco Cazzavacca – ma possiamo evidenziare alcuni aspetti che rappresentano le caratteristiche principali. In questo senso possiamo parlare di una riduzione di consumo del suolo (si è passati dai circa 400.000 metri quadrati del piano precedente all’attuale diminuzione di 220.000 metri quadrati), di una razionalizzazione del territorio stesso e di un potenziamento delle infrastrutture. Sono comunque diversi i punti salienti, a cominciare dall’attenzione per la rigenerazione urbana al sostegno che si vuole dare a quella zona di Ghedi che sta crescendo (in primis possiamo ricordare il comparto che sta nascendo all’altezza della Valsir) sino a comprendere un concetto molto significativo come quello della compensazione, che prevede sempre la sostenibilità dal punto di vista ambientale degli interventi che verranno realizzati”. In questo disegno così articolato la questione viabilistica viene guardata con particolare attenzione: “L’idea è quella di razionalizzare la viabilità, specie quella verso nord. In particolare si vogliono affrontare “nodi” tradizionali per la nostra cittadina come la questione legata al passaggio della linea ferroviaria. Qui c’è un grande progetto, che prevede il raddoppio della linea stessa (già oggetto di un contratto di programma tra Regione Lombardia e RFI per un importo complessivo di 100 milioni, dei quali già 20 a disposizione), ma l’intenzione è quella di realizzare un obiettivo di assoluto rilievo come l’interramento della linea ferroviaria, che in alcuni punti crea non pochi problemi alla scorrevolezza del traffico cittadino, specie in prossimità della Stazione e della strada che conduce alla base militare”. La filosofia del nuovo PGT di Ghedi è molto precisa: “Possiamo sintetizzare il tutto – è la conclusione di Giovanni Cazzavacca – dicendo che il lavoro svolto mira ad accompagnare Ghedi verso il futuro, mettendo a disposizione dell’intero sistema strumenti efficaci e concreti, come evidenzia, ad esempio, l’importante razionalizzazione dei documenti che è stata realizzata. Certo, c’è la piena consapevolezza che raggiungere alcuni obiettivi più che ambiziosi non sarà facile, ma la strada è tracciata ed è una via che cerca di coinvolgere e sostenere l’intero territorio in una crescita armonica, sempre attenta all’ambiente e alle sue esigenze. Questa è la linea guida del piano, che è destinato a disegnare il futuro di Ghedi almeno per i prossimi venticinque anni”.