Barone Pizzini, il futuro è certificato e sostenibile. Nel 2025 in vendita le prime bottiglie vegane
Il 2024 di Barone Pizzini si chiude con una certezza; il futuro è certificato e sostenibile.
Potrebbe bastare questa frase a riassumere l’incontro con la stampa di Silvano Brescianini, CEO della storica azienda franciacortina, le cui radici risalgono al 1700 circa. Ma dietro quelle parole, oltre alla soddisfazione ed all’orgoglio per il lavoro svolto, c’è molto di più. C’è il rispetto per l’ambiente, e l’attenzione al mercato dei giovani che proprio in riferimento all’ambiente chiede prodotti che lo rispettino e che tutelino la salute di tutti.
C’è la nuova certificazione come prima azienda vitivinicola interamente vegana arrivato dopo un lungo percorso iniziato oltre 10 anni fa (con le prime bottiglie vegane in commercio già dal 2025), ma c’è anche il riconoscimento, che da un decennio a questa parte, certifica l’azienda bio e biodiversity friend.
Ci sono anche i risultati positivi di una stagione fortemente condizionata dal meteo, nonostante la produzione abbia fatto registrare un meno 30%, e l’attenzione al mercati esteri, sia quelli da consolidare, che quelli da conquistare.
E c’è anche un pensiero al nuovo codice della strada, che dopo aver creato la fobia del bere penalizzerà i mercati, quando invece di inasprire le pene sarebbe bastato far rispettare quelle già in vigore.
Ai nostri microfoni l’amministratore delegato di Barone Pizzini, Silvano Brescianini.