Inaugurazione del Centro d’ascolto ed Emporio della solidarietà a Rivoltella
Una grande festa, con la partecipazione di circa 350 persone, per l’inaugurazione del nuovo “Centro d’ascolto ed Emporio della solidarietà”, avvenuta la scorsa domenica 12 gennaio. Nasce un rinnovato spazio di incontro, oltre che di aiuto, dove “fare la spesa solidale” e scambiare due parole e un sorriso con i volontari. L’obiettivo è aiutare e, soprattutto, accompagnare le persone in difficoltà verso un percorso di autonomia economica.
Da molti anni a Rivoltella, presso la parrocchia di San Biagio e San Michele, la Caritas porta avanti un sostegno in beni alimentari a nuclei familiari di residenti in difficoltà economiche. Si tratta di 203 nuclei familiari per un totale di 477 persone che, a motivo di basso reddito certificato dall’Isee o su segnalazione dei servizi sociali, attualmente accedono ogni mese per ricevere un pacco alimentare, dopo un colloquio conoscitivo presso il Centro d’ascolto.
Per l’inaugurazione del nuovo Centro d’ascolto ed Emporio della solidarietà sono intervenuti il vescovo di Verona mons. Domenico Pompili, il direttore della Caritas diocesana don Matteo Malosto, il sindaco di Desenzano Guido Malinverno, il parroco di Rivoltella e vicario del Lago foraneo don Alberto Giusti, e poi Flavia Bianchi, in rappresentanza del Centro di ascolto, Ottavio Sessa per l’Emporio. Inoltre, è stata consegnata per mano del vescovo una targa al volontario Rolando Menghini, che per quindici anni ha coordinato il servizio della Caritas parrocchiale e del centro d’ascolto a Rivoltella.
Dopo la presentazione del progetto e il saluto delle autorità, i circa 350 cittadini presenti hanno visitato il centro, che sarà aperto anche il prossimo sabato 18 e domenica 19 gennaio, durante l’orario delle Messe, per chi volesse conoscere il servizio. In tali date, sarà promossa anche la raccolta di prodotti per l’igiene personale a favore delle carceri di Verona.
In occasione dell’inaugurazione, il Comune di Desenzano, rappresentato dal sindaco, e il parroco don Alberto hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa per la collaborazione alla Rete talenti e al servizio dell’Emporio della solidarietà, coordinamento promosso dalla Caritas diocesana veronese (associazione di Carità San Zeno) tra comune e parrocchie di Rivoltella e San Zeno di Desenzano.
Nel corso dell’ultimo anno, ha spiegato il parroco don Alberto Giusti, ci siamo impegnati in un percorso di rinnovamento del nostro servizio, cercando di allinearci all’impostazione della Caritas italiana e Caritas diocesana. Lo scorso luglio, con il coinvolgimento di molti nuovi volontari, siamo riusciti a far partire il “Centro d’ascolto”: un luogo fisico e umano dove le persone possono trovare dei volontari appositamente preparati, che li ascoltano, danno loro informazioni, cercano di intercettare i loro bisogni per indirizzarli verso servizi pubblici o associativi che li possono aiutare». Accanto al Centro d’ascolto, è quindi nato l’Emporio solidale, un modo nuovo di distribuire l’aiuto alimentare, non più con un pacco anonimo preconfezionato, bensì una sorta di “minimarket” gratuito, dove le persone, dotate di una tessera a punti in base alla composizione del nucleo familiare, possono “acquistare” liberamente i prodotti che preferiscono. Oggi l’Emporio non è uno sportello di distribuzione pacchi, bensì un luogo accogliente di relazioni, dove incontrarsi con altre persone e fare la spesa con dignità».
Guido Malinverno, sindaco di Desenzano del Garda, ha dichiarato: «L’inaugurazione dell’Emporio della solidarietà rappresenta un momento significativo per la nostra comunità. Questo spazio, nato grazie alla collaborazione tra la parrocchia di Rivoltella, il Comune e la Caritas, non è solo un luogo di supporto materiale, ma un punto d’incontro per costruire dignità e speranza. Il ruolo della parrocchia è stato fondamentale, non solo come promotrice dell’iniziativa ma anche come cuore pulsante di solidarietà e accoglienza. Ringrazio don Alberto Giusti e tutti i volontari per il loro impegno, che dimostra come la rete tra istituzioni, associazioni e cittadini possa fare davvero la differenza nella vita di tante famiglie in difficoltà».
«Questa “mutazione genetica” a cui stiamo assistendo – ha evidenziato il vescovo mons. Domenico Pompili –, dall’originario emporio dove si distribuivano beni di prima necessità al centro d’ascolto attuale dove si scambiano beni di valore relazionale, ci dice che il cibo non è semplicemente materia, ma è l’occasione per stabilire delle relazioni».
«Lo spazio fisico – ha continuato il vescovo – diventa allora lo spazio delle relazioni. Ed è possibile passare dai beni materiali a quelli immateriali, in una logica di condivisione… Questo segnale dà concretezza alla nostra sensibilità che è l’empatia, che significa sentire l’altro, ma se non diventa carità rischia di rimanere una sensibilità che non porta da nessuna parte. Qui, dall’empatia si si è passati a un fare concreto, gratuito e reciproco che merita di essere benedetto ed evidenziato. Per tutto questo mi sento di dire grazie a don Alberto e soprattutto ai volontari e alle volontarie che daranno a questo spazio fisico la forma di un incontro».
Le porte dell’Emporio sono aperte anche a nuovi volontari, disponibili a offrire del tempo, una mezza giornata al mese, il mercoledì mattina o il sabato pomeriggio, per seguire gli utenti. Questi saranno i due giorni di apertura al pubblico, nei locali della parrocchia di Rivoltella in via Benedetto Croce 31. Per comunicare la propria disponibilità è possibile contattare i referenti: caritasdesenzano@gmail.com o 335 6235105.
ALCUNI NUMERI
La Caritas di Rivoltella nasce nel 1981 per iniziativa dell’allora curato don Luigi Cottarelli.
Le famiglie assistite dalla Caritas di Rivoltella, che accoglie utenti da tutto il comprensorio desenzanese, sono attualmente 203, per un totale di 477 persone (inclusi i profughi ucraini). Di questi, il 35% sono persone sole, il 10% sono famiglie con più di 5 componenti. Il 45% degli utenti ha più di 55 anni, il 20% è over 65.
Circa la metà dei nuclei familiari è assistito dal 2021 e la metà delle famiglie è italiana.
Per erogare i propri servizi il Centro Caritas si avvale della preziosa opera di 115 volontari, di cui 70 di recente aggregazione dopo un appello lanciato in funzione dell’apertura dell’Emporio. La volontaria più giovane ha 21 anni, il più anziano ne ha 86.
Una quindicina di volontari è attiva nel Centro d’ascolto, il resto è focalizzato sull’Emporio per attività di gestione, supporto nei turni di apertura o in fase di formazione.