Appalti pubblici: dopo i ricorsi Ance il Mit rettifica i prezzi del 2018 e del primo semestre 2021

A seguito di un lungo e complesso iter giurisdizionale promosso da Ance, con la pubblicazione di due decreti il Mit ha rettificato le variazioni percentuali dei prezzi dei materiali da costruzione, disallineati rispetto alle reali impennate degli ultimi anni, relative all’annualità 2018 e al primo semestre del 2021. “Si tratta di un traguardo di grande importanza per il nostro settore, che rende merito all’impegno profuso in questi anni dall’Associazione al fianco delle imprese. Queste adesso potranno attivarsi per richiedere l’integrazione delle compensazioni spettanti, ottenendo finalmente i giusti riconoscimenti degli aumenti intervenuti in questi anni” dichiara Massimo Angelo Deldossi, presidente di Ance Brescia e vicepresidente di Ance nazionale.

L’Associazione dei costruttori esprime così grande soddisfazione per i risultati ottenuti grazie al lavoro svolto con continuità e perseveranza anche per favorire l’adozione di un meccanismo “revisionale” in sostituzione al modello compensativo. Lavoro che si somma all’azione complessiva portata avanti da Ance in tema di caro materiali e che ha contribuito, nella manovra finanziaria 2025, a confermare anche per l’anno in corso la proroga del meccanismo straordinario di adeguamento dei prezzi nei lavori pubblici.

In risposta all’impugnazione dei precedenti decreti ministeriali da parte dell’Associazione, i giudici hanno accolto la richiesta di Ance di svolgere un supplemento istruttorio con l’obiettivo di rilevare correttamente le variazioni di prezzo intervenute negli ultimi anni. Via libera, dunque, alle rettifiche delle variazioni percentuali di prezzo registrate nel 2018 rispetto ai prezzi medi del 2017, nonché delle variazioni straordinarie registrate nel primo semestre del 2021 rispetto ai prezzi medi del 2020 e a quelli antecedenti fino al 2003. “Dopo l’istruttoria fortemente voluta dalla nostra Associazione, le rettifiche introdotte con i nuovi decreti hanno registrato, per quasi tutti i materiali, correzioni in aumento, anche consistenti, rispetto alle variazioni precedenti” precisa il leader dei costruttori bresciani. È così che la rettifica tocca direttamente materiali quali bitume, lamiere, tubazioni, legname e le imprese sono chiamate a presentare istanza alle committenti per ottenere la compensazione dovuta in relazione alle nuove variazioni dei prezzi – naturalmente, al netto di quanto eventualmente già percepito sulla base delle variazioni indicate nei decreti originari – entro i termini di decadenza previsti dalla normativa di riferimento.