Sicurezza stradale, Moraschini: “Brescia modello nazionale nel nome di Giorgio Botti. Lavorare seriamente è il modo migliore per ricordarlo”
Gli interventi strutturali e, in aggiunta, le campagne di sensibilizzazione, rivolte soprattutto ai ragazzi. Brescia fa scuola a livello nazionale. “Siamo orgogliosi del fatto che le nostre iniziative di sicurezza stradale in memoria di Giorgio Botti, dedicate alla figura del passeggero consapevole e guidatore responsabile, siano state prese a modello per un progetto di livello nazionale come il “Mobilità sicura” dell’Upi, l’Unione Province d’Italia. In questo modo il suo messaggio potrà essere d’aiuto a tante famiglie, non solo bresciane, rendendo omaggio alla memoria di Giorgio Botti, giovane che ha perso la vita in un incidente stradale, da passeggero”. Questo il commento del Presidente della Provincia, Emanuele Moraschini, che non nasconde la propria soddisfazione.
È stato, infatti, pubblicato in queste ore il bando per la manifestazione d’interesse alla partecipazione, per concorrere all’assegnazione di fondi nell’ambito del progetto “Mobilità sicura”, iniziativa finanziata dal Fondo contro l’incidentalità notturna, sulla base dell’Accordo stipulato tra il Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Anci ed UPI. Lo scopo è quello di promuovere iniziative di prevenzione e contrasto di ogni forma di incidentalità stradale correlata ad alcol e droga, con particolare attenzione ai giovani, in collaborazione con istituzioni ed enti del territorio. Tramite l’avviso saranno selezionate 20 Province cui assegnare il contributo.
“Questo risultato – ha aggiunto – è la dimostrazione di come le buone idee e i messaggi positivi possano fare breccia anche oltre i confini del proprio territorio, come esempi da cui prendere spunto. Abbiamo lanciato queste iniziative lo scorso anno con uno stanziamento di circa 10 mila euro, mentre ora potremmo avere a disposizione ben 100 mila euro, una cifra decisamente importante. Presenteremo, infatti, un programma dettagliato, incrementando le attività della Provincia, così da non lasciarci sfuggire l’opportunità. Lavorare seriamente è il modo migliore per ricordare Giorgio con serietà e rispetto, in ottemperanza alle volontà della famiglia. Va dato merito all’ex consigliere provinciale, Giacomo Zobbio che, spinto e motivato proprio dalla madre di Giorgio, ha costruito una serie di iniziative apprezzate anche a livello nazionale. L’ultima, in ordine di tempo, dopo corsi di guida sicura e l’installazione di un monumento sulla rotatoria all’ingresso di Sarezzo, è un concorso riservato alle scuole superiori della provincia. Un lavoro avviato con passione nel suo mandato da consigliere provinciale e portato avanti con altrettanta passione anche oggi, seppur non sieda più tra i banchi di Palazzo Broletto. La sua figura di ideatore e curatore sarà determinante nella nostra gestione del progetto, poiché se i 100 mila euro di fatto potranno arrivare alla nostra Provincia, sarà grazie al suo impegno. Da anni la Provincia di Brescia è attenta al tema della sicurezza stradale e porta avanti iniziative per sollecitare comportamenti corretti alla guida. Ne sono esempio anche le campagne con il Settore Strade e l’associazione Condividere la strada della vita, a cui è andato ad aggiungersi anche il Memorial Giorgio Botti. Sono felice che vi siano più iniziative in campo perché il tema è estremamente attuale, l’impegno per ridurre morti e feriti sulle strade non finisce mai. Più occasioni ci sono per farlo, meglio è”, ha concluso il presidente Moraschini.