Quella di oggi è, almeno per i bresciani la data più attesa di tutto l’anno; questa giornata, per la quale si inizia ad osservare e studiare in anticipo quali possano essere le condizioni meteo, è infatti sinonimo di una sola cosa: la festa dei Santi Faustino e Giovita, patroni della città.
I due giovani nobili bresciani, vissuti nel II secolo d.C., intrapresero la carriera militare, diventando cavalieri, ma si seguito furono convertiti al cristianesimo dal vescovo Apollonio e subirono il martirio tra il 120 e il 134, per non aver voluto sacrificare agli dei.
Dopo il rifiuto alla venerazione del dio Sole, l’imperatore Adriano ordinò che fossero dati in pasto alle belve del circo e furono rinchiusi in una gabbia con delle tigri dove, però, le fiere rimasero mansuete e si accovacciarono ai loro piedi. Il miracolo ebbe come effetto la conversione di molti spettatori, tra cui anche la moglie del governatore Italico, Afra, che diverrà un giorno anche lei martire e sarà proclamata santa.
Venne ordinato quindi che i giovani fossero scorticati vivi e messi al rogo, ma si racconta che il fuoco non toccò nemmeno le vesti dei due condannati e le conversioni in città ebbero ancora più larga diffusione. Furono poi tenuti prigionieri nelle carceri di Milano, dove subirono molte torture, quindi furono trasferiti a Roma, dove furono di nuovo dati in pasto alle fiere nel Colosseo, ma anche stavolta ne uscirono indenni. Furono imbarcati e mandati a Napoli, e si narra che grazie ad una loro intercessione la tempesta incontrata durante il viaggio, si placò. Le torture continuarono, infine si decise di spingerli nel mare su una barchetta, che però tornò a riva (secondo la leggenda fu riportata in salvo dagli angeli).
Condannati a morte, furono riportati a Brescia, dove vennero decapitati il 15 febbraio, poco fuori porta Matolfa, I corpi furono seppellini nel cimitero di San Latino e nello stesso, successivamente, luogo il vescovo Faustino fece edificare la chiesa di San Faustino ad Sanguinem, oggi Sant’Angela Merici.
San Faustino, come nasce la festa dei single? Ci sono diverse teorie che accompagnano questa giornata e l’associazione con i single. La prima è quella di considerare la ricorrenza esattamente il giorno successivo a San Valentino. Poi l’assonanza Valentino/Faustino è vista come il riscatto dei single, fieri del proprio status sociale. Esistono, però, altre due teorie. La seconda prende spunto proprio dall’etimologia del nome latino “faustus”, che – in maniera letterale – indica l’essere propizio. Per chi sogna si accasarsi, la fortuna è spesso alla base nella ricerca e nell’incontro che potrebbe cambiare le sue sorti sentimentali trovando la dolce metà. La terza e ultima opzione fa riferimento proprio alle presunte abilità del Santo che, si dice, aiutasse le giovani donne a trovare un marito.
San Faustino, ultimo mercante di neve. In dialetto si dice: “San Faüstì l’è l’öltem mercant dè nef”, ma le temperature miti di quest’anno, salvo cambiamenti improvvisi, non dovrebbero vedere la città ricoperta da fiocchi bianchi. “Prendendo in esame i dati dal 1949 dell’istituto Pastori – fanno sapere gli esperti di meteopassione.com – troviamo un 15 febbraio nevoso nel 1969, 1970, 1984, 1986 e nel 1994. Dal punto di vista delle temperatura il San Faustino più freddo risale al 1956 quando la temperatura minima fu di -13,0°C”. Nel 1969, la città di Brescia fu ricoperta da 13 cm di neve, mentre nel 1986, la neve si fermò a 3 cm.