Willie Peyote: l’album “Sulla riva del fiume” è l’ottavo miglior debutto globale della settimana su Spotify

È passata una settimana dall’uscita di “SULLA RIVA DEL FIUME”, il nuovo album di Willie Peyote (EMI/Universal Music Italia).

Il disco è l’ottavo miglior debutto globale della settimana su Spotify e contiene l’inedita “GRAZIE MA NO GRAZIE”, il brano che Willie Peyote ha portato in gara all’ultimo festival di Sanremo.

GRAZIE MA NO GRAZIE” è tra i brani sanremesi più programmati dalle radio ed è accompagnato da un video ufficiale, già disponibile online, dove sono presenti con cameo i Jalisse e Luca Ravenna, lo stand up comedian milanese che abbiamo visto a sorpresa anche a Sanremo accanto a Willie Peyote.

Prosegue nel frattempo l’instore tour. Gli ultimi due appuntamenti sono domani, sabato 22 febbraio, alla Feltrinelli Via Melo a BARI (ore 16:30) e domenica alla Feltrinelli Appia di Roma (ore 18:30).

“SULLA RIVA DEL FIUME” è composto da 12 tracce che raccolgono la prima parte del progetto “Sulla riva del fiume” (pubblicato solo in digitale lo scorso anno) e 4 inediti tra cui il brano in gara nella sezione Campioni.

 

Questa la scaletta di “SULLA RIVA DEL FIUME”:

 1. Grazie ma no grazie

 2. Cosa te ne fai

 3. Sulla riva del fiume

 4. Giorgia nel Paese che si meraviglia

 5. Buon Auspicio

 6. Piani

 7. Narciso

 8. Chissà (feat. Ditonellapiaga)

 9. Cowboy

10. L’ultima lacrima

11. Polvere

12. La legge di Murphy

 

“Sulla Riva del Fiume” chiude la trilogia Sabauda iniziata con “Educazione Sabauda” (2015) e proseguita con “Sindrome di Tôret” (2017). Peyote e la band hanno registrato in presa diretta e, sia come suoni che come attitudine, è stato un ritorno alle origini. 

“Sulla Riva del Fiume” non ha dietro un vero e proprio concept ma “Avevo voglia di fare musica che mi piacesse scrivere, suonare, registrare. È un disco più di pancia che di testa anche se ovviamente la testa non è possibile allontanarla del tutto dalla mia vita. È un disco sulla voglia di fare musica, sulla reazione uguale e contraria al disco precedente (“Pornostalgia”) che sente l’influsso del tour e della musica che ascolto continuamente, che mi stimola da sempre come Paolo Conte, Amy Winehouse e Arctic Monkeys”, racconta Willie Peyote.

Questo, secondo Willie Peyote, è un disco al plurale: scritto, suonato, prodotto a più mani insieme alla sua band, amici e musicisti con cui ogni volta si ritrova sul palco: “abbiamo provato i pezzi prima di andare in studio a registrarli esattamente come quando proviamo per andare in tour e il risultato è stato quello di brani che sono cambiati in studio grazie alla band. Sono molto soddisfatto del risultato, il piacere che ho provato nel fare questo disco va oltre al disco stesso, oltre il dovere”.