Bando Cariplo, oltre 1 milione di euro per il Parco delle Tre Ville
Il grande progetto palazzolese per dare nuova vita al Parco delle Tre Ville, attraverso la rigenerazione di tutto l’ampio patrimonio verde dell’area e non solo, sarà realtà.
Infatti, l’Amministrazione del Sindaco Gianmarco Cossandi ha ottenuto la vittoria al Bando Emblematico Maggiore di Fondazione Cariplo, che finanzierà le opere ed i nuovi servizi che verranno attivati con un contributo a fondo perduto di ben 1 milione e 200 mila euro.
Si tratta di un successo straordinario, considerando che il bando Emblematico (come dice il nome stesso) ha lo scopo di sostenere pochi progetti piuttosto esemplari e significativi per i quali è previsto un finanziamento a partire da 1 milione di euro.
Per questa edizione, il bando (che opera ciclicamente sui diversi territori provinciali di Regione Lombardia) era rivolto anche alla Provincia di Brescia con uno stanziamento di Fondazione Cariplo di cinque milioni di euro, a cui Regione Lombardia ha concorso con un suo stanziamento di tre milioni, per un totale di otto milioni di euro suddivisi in sei progetti in tutta la Provincia di Brescia, tra cui quello di Palazzolo.
Progetti per l’appunto emblematici, che siano cioè in grado di valorizzare le risorse e le potenzialità locali e generare valore condiviso, al fine di creare e favorire lo sviluppo sostenibile di veri e propri ecosistemi territoriali virtuosi e capaci di generare un impatto sovralocale a lungo termine.
«Questa vittoria rappresenta un riconoscimento di straordinaria importanza per Palazzolo sull’Oglio e per l’impegno che abbiamo profuso nella valorizzazione del nostro territorio: il Bando Emblematico Maggiore di Fondazione Cariplo è uno strumento altamente selettivo, che premia solo progetti di eccellenza in grado di generare un impatto significativo e duraturo – ha commentato con soddisfazione il Sindaco Gianmarco Cossandi –. Il successo del progetto del Parco delle Tre Ville dimostra che l’Amministrazione ha saputo proporre una visione concreta e lungimirante, fondata sulla capacità di creare sinergie e di costruire reti strategiche con enti, associazioni e realtà locali. Questa non è una semplice riqualificazione, ma un vero e proprio investimento sul futuro della nostra città, un tassello fondamentale di una strategia più ampia che punta a rendere Palazzolo sempre più attrattiva e vivibile. Abbiamo dimostrato che quando si lavora con competenza, progettualità e capacità di visione, i risultati arrivano e vengono riconosciuti anche a livelli di prestigio come questo. Ringraziamo Fondazione Cariplo per aver riconosciuto il valore del nostro progetto; un ringraziamento sentito va anche a tutti i partner di progetto e a tutti coloro che vi hanno lavorato».
«Il primo ringraziamento da parte nostra va ai nostri Uffici comunali, agli esperti del settore, ai nostri partner, alle associazioni locali e agli stakeholder strategici che in questo anno e mezzo di co–progettazione sono stati essenziali per il traguardo oggi ottenuto – ha aggiunto con altrettanto entusiasmo l’assessore alla Progettazione Culturale, Attrattività e Valorizzazione Turistica Marina Bertoli –. Il finanziamento ottenuto è frutto di un lungo lavoro: tavoli di confronto che hanno messo a sistema competenze e visioni per delineare un progetto solido, innovativo e capace di intercettare le necessità del territorio. Grazie a questa vittoria, Palazzolo potrà recuperare e valorizzare uno dei suoi spazi più prestigiosi, rendendolo un punto di riferimento per la cultura, l’inclusione e l’impresa creativa. Questo risultato è una dimostrazione concreta di quanto la programmazione strategica e il lavoro di squadra possano fare la differenza. È un grande successo per la nostra città e per tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e si sono spesi con passione e competenza per renderlo possibile. Il Parco delle Tre Ville sarà non solo un luogo di bellezza e aggregazione, ma anche un motore di sviluppo per l’intero territorio».
IL PROGETTO PALAZZOLESE
La rigenerazione del Parco delle Tre Ville intende dare vita a un ampio parco modulare che si compone di tre unità – le Tre Ville con i loro giardini pertinenziali, fino al Castello – le quali prevedono tre linee di intervento sul territorio: lo sviluppo di impresa creativa e innovativa, l’inclusione sociale, la cultura.
Tre moduli con progettualità proprie che creano un ecosistema unico attraverso un’unità paesaggistica – il parco e le sue caratteristiche storiche (il giardino all’italiana, le vasche d’acqua e gli alberi secolari) – e una struttura di governance condivisa, promuovendo un forte dialogo con il terzo settore, con operatori culturali e l’associazionismo palazzolese.
Tre i partner di progetto che, insieme al Comune di Palazzolo (ente capofila), realizzeranno una cabina di regia per la gestione e programmazione dei servizi, ovvero la Cooperativa La Scotta – per la realizzazione di servizi socio educativi nel settore della serra e il parco della Villa Ugo Küpfer (Parco Intergenerazionale); la Cooperativa Sociale Palazzolese – per la gestione del verde e creazione di sinergie con i gruppi di volontariato e le altre realtà che vivono il parco (Ecosistema Parco) e la Cooperativa sociale BENOW s.c.p.a. – per il supporto e organizzazione di eventi culturali del parco della Villa Emilio Küpfer (Parco Culturale)
Oltre a loro, sono decine le associazioni e gli enti coinvolti a livello locale e sovralocale nelle due province di Brescia e Bergamo.
Insomma, un progetto articolato che si propone di valorizzare e rigenerare questo unicum cittadino (e non solo cittadino), formato da un parco di pregio confinante con un Castello medievale, tre Ville storiche di inizio Novecento al suo interno e un verde pubblico invidiabile.
LE OPERE
In particolare per quanto riguarda le opere, è prevista la valorizzazione dei percorsi pedonali, che saranno riqualificati e dotati di una “dorsale” accessibile che farà da filo conduttore attraversando le tre ville; il recupero del verde mediante nuove piantumazioni e il ripristino di alcune preziose porzioni dei giardini originari oggi andate perse.
È prevista la riqualificazione della pista da ballo, il ripristino delle piscine tombate delle ville, il restauro della vecchia serra per usi didattici e formativi e la realizzazione di un auditorium modulare a cielo aperto nell’area verde verso il Castello con la scenografia offerta dall’imponente monumento medioevale.
Inoltre, con questo progetto l’Amministrazione da un lato andrebbe ad integrare quanto progettato con il restauro di Villa Lanfranchi e della Casa del Custode (finanziato con un Bando PNRR ora concluso) per la creazione di un hub dedicato alle imprese culturali e creative; dall’altro andrebbe a valorizzare le progettualità di alcune associazioni cittadine che gestiscono alcuni degli spazi del Parco dando un respiro sovra–territoriale e coinvolgendo enti provenienti dalle due provincie, riqualificando il verde urbano, gli spazi e il contesto ambientale.
Una somma di azioni che è più del totale dei singoli interventi, perché nel dialogare insieme tutti questi elementi darebbero vita a un nuovo spazio sociale e culturale, anche come ambito di rigenerazione del quartiere e a vantaggio di tutta la città.