Due spettacoli al Teatro “Le Muse” di Flero (BS)

Venerdì 21 marzo alle ore 21 non perdetevi Le Tarde con “Meglio tarde che mai” all’Auditorium Gaber di Castel Mella, uno spettacolo comico musicale con Franca Pampaloni e Nicanor Cancellieri. Una volta erano un trio. Adesso sono un duo. E per ricordare la scomparsa di Rose, le due anziane concertiste Ada e Elsa, tornano in scena dopo tanto tempo, riproponendo il loro storico repertorio. Sono un po’

arrugginite nei movimenti e anche un po’ dure d’orecchie. Le due vecchiette si scatenano e tra un sorsetto, una partita a carte, molti dispetti, qualche litigio e improbabili passi di danza, danno vita al più comico, sconclusionato e coinvolgente concerto di musica classica mai sentito. “Meglio tarde che mai” è un concerto comico, capace di incantare e divertire un pubblico di ogni età. Ingresso € 12 ridotto € 10.

 

Sabato 22 marzo Sergio Mascherpa porta “Il Paradiso inaspettato”

all’Auditorium Comunale di Pompiano. Nel 1940 viene aperto a Ferramonti di Tarsia (Cs), il più grande campo di concentramento in

Italia: 92 baracche, 4.000 ebrei e antifascisti. Dal campo passarono migliaia di persone. Eppure nessuno di loro, ebrei per la maggior parte, ma anche greci, albanesi, cinesi, giapponesi, neozelandesi e australiani, subì violenza, nessuno venne mandato in un campo di sterminio. Mentre nella Risiera di San Sabba a Trieste venivano uccise

5.000 persone, a Ferramonti morirono in 4, vittime di un incidente.  La sua è una storia dimenticata, eppure sorprendente: grazie al comando che dirigeva il campo con grande umanità, agli internati che seppero, nonostante tutto, utilizzare al meglio in termini di creatività e di crescita la loro prigionia, alla gente di Tarsia, che rischiò la vita per gli ebrei, Ferramonti fu davvero un “paradiso inaspettato” come scrisse il Jerusalem Post. Quella di Ferramonti è una storia che commuove, una storia dimenticata, che ci aiuta, anche in questo momento difficile della storia, a credere che le scelte di ognuno di noi possono fare la differenza. Ingresso libero.