Vinitaly, il Marzemino moltiplicato per cinque di Cantina San Michele

A Vinitaly la Cantina San Michele di Capriano del Colle celebra l’identità del suo vitigno principe con cinque interpretazioni del Marzemino. Un viaggio tra sperimentazione, terroir e nuove prospettive di mercato.

A due passi da Brescia, sul piccolo altopiano del Monte Netto, Parco Agricolo Regionale e zona di produzione della DOC Capriano del Colle, continua con passione la ricerca enologica intrapresa dai cugini Danesi, Mario ed Elena.

La Cantina San Michele, che produce in regime biologico, ha lavorato sul vitigno storico, il Marzemino, riuscendo a sviscerarne l’innata ecletticità. Sono nate, quindi, nel tempo, unica Cantina con questa proposta, cinque etichette che rendono omaggio alla poliedricità di questo vitigno.

Per la 57° edizione del Vinitaly, il Marzemino sarà il portabandiera di un’azienda che ha sempre puntato sull’originalità del terroir, prendendosi la libertà di tentare strade innovative.

 

Cinque etichette che raccontano le diverse anime del Marzemino

Cinque diverse declinazioni del Marzemino, cinque aggettivi che lo qualificano emotivamente, cinque sfumature pastello che identificano lo stand.

Per ogni espressione del Marzemino è stato pensato un aggettivo: “Equilibrista”, sognante, come tutti i rosati, sempre in bilico fra bianco e rosso; “Carme”, autentico, la sublimazione dello spirito vinicolo di Capriano del Colle; “Marzemino”, luminoso, porta con sé, nel colore e nel gusto, una energia positiva; “Riserva 1884”, profondo, in tante annate ancora non abbiamo  scoperto fino a dove ci potrà portare; “M”, visionario, ci ha aperto una nuova concezione del vino dolce.

Degustandoli insieme, sarà come compiere un viaggio in cinque passi attraverso il Monte Netto e il suo genius loci, così ben rappresentato da un vitigno “oltre le attese”.

Le sorprese che riservano le cinque anime del Marzemino vanno d’accordo con una degustazione informale, coinvolgente, fatta con un atteggiamento aperto. Vini originali, riconoscibili, eleganti, con una inconfondibile leggerezza di beva.

Un vitigno che ha molte potenzialità ancora inesplorate; non è detto che in un prossimo futuro non si possa svelare la sesta anima.

La partecipazione al Vinitaly e le prospettive di mercato

“Vinitaly” – afferma Mario Danesi, produttore e titolare di Cantina San Michele – “è il nostro evento di riferimento: un momento chiave per incontrare clienti storici e nuovi, italiani e internazionali. Il calendario è perfetto, perchè coincide con l’uscita delle nuove annate. Quest’anno ci concentreremo sugli incontri con operatori di Belgio, Olanda e Germania, sempre più attratti dai distretti vitivinicoli emergenti come il Monte Netto.”

Sulla strategia e il mercato
“Pur sempre rimanendo centrale il ruolo dei rossi, negli ultimi anni i nostri bianchi hanno dato un considerevole slancio alla crescita, sino a sfiorare oggi il 40% della produzione. L’export, che per noi rappresenta il 20% del fatturato, mantiene le posizioni, ma la spinta più bella arriva dagli operatori locali, sempre più coinvolti. Anche l’enoturismo si sta rivelando decisivo per aprire nuove strade in un mercato che richiede visione e capacità di adattamento.”