Villa Lanfranchi: concluse le opere di riqualificazione all’ex casa del custode

Si sono ormai concluse le opere di riqualificazione della ex Casa del Custode di Villa Lanfranchi – e di restauro e messa a norma della Villa padronale – volute dall’Amministrazione del Sindaco Gianmarco Cossandi.

I lavori, autorizzati dalla Soprintendenza, sono stati finanziati grazie ai fondi rigenerazione PNRR per un valore di 845 mila euro, ai quali sono stati aggiunti fondi comunali per un investimento complessivo di circa 1 milione e duecento mila euro, destinati non solo al recupero dell’ex Casa del Custode per ricavarne uno spazio polifunzionale, ma anche alla messa a norma di Villa Lanfranchi per poter ospitare al suo interno attività creative e mostre temporanee.

LE OPERE
Con questi lavori si darà una nuova vita alla ex Casa del Custode, un edificio dalle grandi potenzialità, ma da qualche anno non utilizzato, che dopo il restauro conservativo che ha interessato l’intero edificio di inizio Novecento, presenta ora un ampliamento degli spazi, realizzato mediante una struttura vetrata.

Questa struttura è stata unita all’immobile originario in due punti: il portico unito con il nuovo ingresso e la nuova terrazza che, collegata a quella vecchia in pietra, offre una magnifica vista sul Parco delle Tre Ville.

Con il restauro del villino si è proceduto alla ricostruzione e consolidamento integrale della copertura ammalorata, al totale rifacimento di tutti gli impianti, al restauro e recupero delle pavimentazioni, della scala interna in pietra e dei serramenti originali. Gli spazi così riqualificati della ex Casa del Custode saranno adibiti a Info Point, a spazi lettura o per attività associative, e a spazi per coworking e smartworking; mentre l’ampliamento vetrato è stato ideato, in particolare, per fornire un servizio di ristorazione all’intero complesso di Villa Lanfranchi e, più in generale, all’intero parco delle Tre Ville, anche in combinazione e a sostegno delle attività culturali e attrattive di pubblico.

IL SERVIZIO RISTORO
In particolare, per ciò che riguarda la ristorazione, il Comune ha già affidato alla Cooperativa sociale Alborea di Brescia la gestione degli spazi a seguito di procedura di gara ad evidenza pubblica.

Si tratta di una realtà con una lunga esperienza nel fare rete tra diversi soggetti nel campo della ristorazione – Alborea fa parte della rete Brescia Buona e cura la gestione di Cascina Parco Gallo a Brescia – e nella gestione di modelli di ristorazione sostenibile.

Prossimamente il gestore si occuperà dell’arredamento degli spazi (in linea con lo stile del Parco e delle Ville), in previsione dell’avvio del servizio.

CASA DEL CUSTODE
Il progetto di gestione della ex Casa del Custode verrà suddiviso in tre aree: ristorazione, culturale e sociale.

Se da un lato il progetto di ristorazione cercherà di rispondere a un pubblico diversificato, con particolare attenzione alle famiglie, offrendo un’esperienza di qualità, inserita in un contesto culturale e sociale stimolante, dall’altro alla proposta gastronomica verrà integrato un programma culturale che potrà avere un ulteriore valore attrattivo per il progetto ex Casa del Custode. 

«Si tratta di un intervento importante al quale, come Amministrazione, teniamo nella più ampia prospettiva di rigenerazione di Villa Lanfranchi e del Parco delle Tre Ville – commenta con soddisfazione il Sindaco Gianmarco Cossandi –. È un progetto che ha molteplici valenze: riqualificare ossia dare nuova vita e valore ad immobili del patrimonio pubblico, favorire l’attrattività della città guardando alla sostenibilità, offrire nuovi spazi per la collettività. In particolare, l’assegnazione dei locali rinnovati dell’ex Casa del Custode ad Alborea è un passo fondamentale per promuovere ancor più l’attrattività della nostra città, favorendo una maggiore fruizione di questi spazi, con potenziali miglioramenti nella qualità della vita e con ricadute nella sfera sociale, economica e ambientale. L’auspicio è che questo diventi uno spazio nel quale cittadini e visitatori possano ritrovarsi e che le proposte che verranno attivate lo rendano non solo un luogo di bellezza, ma anche un ambiente accogliente, dove proposte e iniziative possano arricchire la vita della comunità».