Sentieri di carta: anche Toscolano Maderno tra i 6 percorsi Comieco alla scoperta dei luoghi simbolo della filiera cartaria
C’è un lungo nastro bianco che si srotola attraverso tutta la penisola e racconta una storia industriale, per molti del tutto sconosciuta. Un sentiero che si può percorrere a tratti a piedi, a tratti su ruote, e che attraversa le zone d’Italia che, sin dall’antichità, hanno fatto della produzione e della lavorazione della carta non solo un motore di sviluppo, ma anche un fattore identitario.
Sei itinerari inediti sulla via della carta nella guida di Comieco, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi Cellulosici, intitolata Sentieri di Carta, a cura di Vivilitalia e presentata in occasione della quinta edizione della Paper Week, la manifestazione nazionale che promuove ogni anno le buone pratiche in materia di raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone.
Un viaggio che coniuga cultura, tradizione, desiderio di rallentare, ma soprattutto voglia di scoprire tutto un settore industriale capace di fare scuola in Occidente, nella produzione del materiale forse più romantico di tutti. La carta è testimone della cultura italiana, il supporto materiale su cui si è costruita l’identità di un intero Paese. Le biblioteche, le stamperie, i manifesti durante la Resistenza: ogni foglio è un pezzo di storia, un mezzo per diffondere conoscenza e per creare un senso di comunità. Ancora oggi, le cartiere conservano questa eredità, riciclando la carta in un ciclo virtuoso che rispetta l’ambiente e crea valore.
“Sentieri di carta consente di scoprire non solo i territori in cui la carta prende vita, ma anche il sistema industriale che la sostiene e le persone che lo rendono possibile – commenta Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco. È un modo per raccontare la cultura del lavoro che si cela dietro questo comparto: un patrimonio fatto di competenze, dedizione e innovazione fondamentale per il tessuto economico e sociale del Paese”.
E se per la maggior parte degli italiani, quando si parla di industria della carta, la mente corre subito a località come Fabriano o a zone come la Lucchesia, ecco che in Sentieri di Carta trovano spazio mondi del tutto inaspettati. Da Toscolano Maderno a Pescia, da Fabriano al quartiere romano di Casalotti. E poi giù, verso la costiera amalfitana. Passando tra borghi antichi, musei, vallate e soprattutto industrie, i viaggiatori prendono progressivamente coscienza che le prime cartiere d’Occidente sono nate proprio in Italia e si sono sviluppate nel Medioevo grazie alla conformazione favorevole del territorio: la presenza di valli e corsi d’acqua, ma anche di tanta materia prima costituita da stracci e lino, ha permesso lo sviluppo di un’industria talmente innovativa da dar vita all’economia circolare.
Gli Itinerari raccolti nella guida coprono quasi 100 km in tutto (94,9 per la precisione) e si sviluppano lungo sei percorsi:
- Sentiero 1 Toscolano Maderno (BS)– “La carta della Serenissima”, focalizzato sul rapporto tra produzione cartaria e Repubblica di Venezia.
- Sentiero 2 Lucca– “Un mondo di carta”, centrato sul distretto cartario lucchese, tra i principali d’Europa.
- Sentiero 3 Fabriano (AN)– “La carta nel nome”, dedicato alla storia e tradizione della carta a Fabriano.
- Sentiero 4 Roma– “Un percorso nella storia”, che esplora siti storici della produzione cartaria romana.
- Sentiero 5 Roma– “Tra natura e archeologia industriale”, che combina elementi naturali e industriali.
- Sentiero 6 Amalfi (SA)– “La carta degli Arabi”, un percorso dedicato all’antica tradizione araba nella lavorazione della carta ad Amalfi.