CONFINDUSTRIA BRESCIA: in visita il nuovo Direttore Generale di Confindustria Maurizio Tarquini

Il nuovo Direttore Generale di Confindustria, Maurizio Tarquini, Γ¨ stato impegnato ieri in una giornata tutta bresciana; in particolare, con una visita in via Cefalonia – nella sede di Confindustria Brescia –, dove Tarquini ha incontrato l’organizzazione e poi, nel pomeriggio, il Consiglio Generale insieme ad un’importante rappresentanza di ANIMA, Federazione confindustriale che rappresenta la meccanica varia, presieduta dal bresciano Pietro Almici.

β€œPotermi confrontare con il Sistema Brescia Γ¨ stato molto stimolante – ha commentato Tarquini – Ho avuto la possibilitΓ  di incontrare un team di colleghi altamente professionali e appassionati, con cui ho avuto modo di condividere la mia visione organizzativa su Confindustria. Troppo spesso dimentichiamo che la nostra organizzazione in Italia rappresenta oltre 50% del PIL privato: questa Γ¨ per noi una responsabilitΓ , che deve renderci orgogliosi e farci interpretare la nostra professione con sempre piΓΉ professionalitΓ  e passione. CosΓ¬ come dobbiamo ricordarci che il benessere del nostro Paese Γ¨ tale perchΓ© Γ¨ presente un’industria diffusa e competitiva e che, intorno ad essa, nasce e cresce il mondo dei servizi.Β  Per questo l’incontro odierno con gli imprenditori mi ha consentito di ascoltare le loro aspettative sul nuovo corso di Confindustria e, soprattutto, le loro necessitΓ .”

β€œAver ospitato il Direttore Generale di Confindustria per l’intera giornata, oltre a ritenerlo un riconoscimento per quello che la nostra Territoriale rappresenta nel Sistema, Γ¨ stato un momento indubbiamente arricchente per il confronto avuto sui temi di principale attualitΓ  per le nostre industrie – aggiunge Filippo Schittone, Direttore Generale di Confindustria Brescia –. In primis, la sempre maggior centralitΓ  per quanto riguarda la politica economica, industriale e del lavoro delle direttive di Bruxelles, che ormai incidono l’80% su quelle nazionali e che negli ultimi anni hanno dato preoccupanti segnali verso una deindustrializzazione, anzichΓ© mettere al centro l’industria come fattore competitivo e di benessere.Β Β  Le imprese oggi sono di fronte a problemi assai complessi, generati anche da scelte regolatorie miopi, che rischiano di disperdere pezzi importanti dell’economia e del benessere anche sociale del Paese.”