CNA Brescia: “Polizze rischi catastrofali, preoccupazione per i tempi stretti e le incertezze”

C’è grande preoccupazione per i tempi stretti che le imprese hanno per sottoscrivere le polizze contro i rischi catastrofali. Il decreto Milleproroghe ha fissato al 31 marzo 2025 l’obbligo per le aziende di assicurarsi contro le catastrofi naturali. Ora alle aziende resta meno di un mese per mettersi in regola, in un quadro che, però, è ancora molto nebuloso.

 

A quattordici mesi dall’approvazione della legge di bilancio del 2024 che introduce l’obbligo di stipulare polizze assicurative contro i rischi da catastrofi e calamità naturali è stato emanato il regolamento attuativo, che non risolve i tanti dubbi sollevati dal testo legislativo. Anche a livello nazionale, CNA ha espresso profonda delusione per l’atteggiamento del Governo che non ha accolto nel decreto Milleproroghe la richiesta di un rinvio dell’entrata in vigore del provvedimento, proposto da molte forze politiche.

Come chiarisce Luca Virgili, direttore CNA Brescia, il regolamento, nato senza un confronto nel merito con le rappresentanze delle imprese, non contiene elementi che facilitino, se non disciplinino, il rapporto tra imprese e assicurazioni. “Non è stata data attuazione ai principi di mutualità necessari nel momento in cui si varano provvedimenti che prevedono obblighi di così vasta portata. Inoltre, non è disponibile il portale dell’Ivass, introdotto dal legislatore nella legge annuale della concorrenza per confrontare le offerte e consentire di conseguenza alle imprese di sottoscrivere polizze efficaci consapevolmente”.

Non ultimo, rimane un mistero pensare in tutta ragionevolezza che in trenta giorni si possano stipulare quattro milioni di polizze, tante quante sono le imprese coinvolte nell’operazione in Italia. Nel Bresciano, le imprese coinvolte sono oltre 103mila. Sono escluse dall’obbligo solo le imprese agricole.

“Abbiamo molte perplessità – commenta Eleonora Rigotti, presidente CNA Brescia – sul regolamento attuativo delle polizze catastrofali. Non c’è stato un vero confronto sulla fattibilità della copertura assicurativa post-evento e restano alcune domande cruciali: è davvero realistico pensar che in soli 30 giorni si possano stipulare milioni di polizze? Cosa accadrebbe per le imprese se l’1 aprile ci fosse un evento catastrofico? Quelle che non sono state in grado di stipulare la polizza non si sa quali potrebbero essere le conseguenze, ma di sicuro i precedenti in tema di intervento pubblico non lasciano ben sperare”.

CNA Brescia sta seguendo la vicenda nella sua evoluzione e resta, comunque, a disposizione degli associati, in questa fase complessa, per fornire tutti gli strumenti necessari ad adeguarsi alle norme e, soprattutto, a tutelare la continuità della propria attività.