Prosegue il tour bresciano di Multiart, il 21 marzo a Desenzano del Garda
Multiart, il suono dei colori: a un anno dal lancio sul mercato, con migliaia di download in Italia e nel mondo e in vista delle future implementazioni della versione 2.0, prosegue il tour informativo e divulgativo in terra bresciana della prima app che dà voce e suono alle immagini. Save the date: venerdì 21 marzo dalle 19 in poi (e rigorosamente a oltranza) il collettivo The DouglaS MortimerS, con artisti e musicisti, sarà al Circolino di via Gramsci a Desenzano del Garda, celebre sede del Milan Club Desenzano. Occasione da non perdere per conoscere nei dettagli le funzionalità della app, raccontati dagli stessi ideatori: Fabio Rebuschi, presidente di The DouglaS MortimerS, Mauro Maisel Zuliani (vicepresidente), Igor Costanzo (direttore artistico). In collegamento da Napoli anche Mariano Galizia di Hostinnova, azienda specializzata in AI (intelligenza artificiale) e che sta lavorando allo sviluppo della app.
Non solo hi-tech ma anche tanta, tantissima arte. Al Circolino sono attesi numerosi ospiti in campo artistico e musicale: sul palco si esibiranno il maestro Edmondo Mosé Savio, direttore d’orchestra e già preparatore e direttore di coro per la band Il Volo; Stefano Zeni, violinista, compositore e arrangiatore già docente ai conservatori di Cosenza e Pesaro e al Cpm di Milano; Marco Remondini, considerato uno dei massimi violoncellisti italiani attivo anche in progetti teatrali di prosa, danza e poesia; special guest d’eccezione il menestrello bresciano del folk Titti Castrini, con la sua inseparabile fisarmonica, gran finale a tutto blues&soul con Fanny Costanzo e Stefano Castellini. Alla musica dal vivo saranno affiancati i reading poetici di Igor Costanzo, Davide Obertini e Francesco Sainato: tutto intorno le opere della Anxiety Art di Mauro Maisel; i quadri di Fabrizio De Munari, pittore vedutista del lago di Garda, e di Tiziana Zini, pittrice figurativa e “geniale ritrattista”, oltre ad alcune litografie d’autore (Bob Dylan, Franco Battiato, Banksy, Renato Guttuso) provenienti dalla collezione privata dell’architetto Domenico Gatta. Musica, dipinti, voci e tecnologia permetteranno di dare vita in “live” al concept di Multiart.
Ideata dal collettivo di artisti bresciani The DouglaS MortimerS, società compartecipata da Innova Italia, e sviluppata grazie a vari sostenitori locali tra cui i soci finanziatori Mario e Igor Rebuschi, Matteo Galbassini e Luca Vezzola, tutti di Moniga del Garda, con la preziosa consulenza e collaborazione di Giorgio Petrelli e Samuele Tanghetti, grafica e design a cura di Chiara Lussignoli, la app Multiart è disponibile per iOS e Android in 170 paesi e 5 lingue, in versione gratuita e aperta a tutti. La funzionalità principale della app consente di catturare con la fotocamera dello smartphone una qualsiasi immagine (un paesaggio, una foto, un ritratto, un oggetto, un’opera d’arte) e trasformarla in musica tramite un’associazione innovativa di colori e suoni.
Con l’implementazione dell’algoritmo proprietario, ideato da Fabio Rebuschi con il supporto di Edmondo Savio, con musiche originali dello stesso Rebuschi e di Massimo Mitola, grazie all’intelligenza artificiale ciascuna immagine avrà la sua melodia, unica e irripetibile: i quadri di Matisse, Basquiat, Van Gogh, la Gioconda di Leonardo e tutte le opere d’arte dei più grandi di sempre avranno voce propria e potranno essere “ascoltate”. Il format di Multiart, con il suo valore ludico e didattico, è dedicato a non vedenti e ipovedenti e alle istituzioni educative che cercano d’integrare l’arte nei loro programmi didattici, ma si rivolge anche a chiunque voglia esprimere la propria visione artistica o esplorare il mondo dell’arte multimediale (artisti emergenti, collezionisti digitali, appassionati di hi-tech e arte, professionisti creativi come designer, musicisti e content creator). Multiart funziona come un social: profili, bacheche e post, presto anche instant messagging, like e commenti.
Basta inquadrare l’immagine per attivare l’algoritmo che, in pochi secondi, elaborerà ogni singolo pixel per ricostruire e raggruppare tra loro gli esacromatici (l’insieme dei colori ciano, magenta, giallo, nero, arancione e verde), a loro volta abbinati alle 88 note del pianoforte, a ulteriori 12 matrici (create da Maisel) e ai foni di varie lingue del mondo, fino a comporre una melodia originale, con un potenziale di combinazioni pari a 12 alla ventesima, nell’ordine dei triliardi. Alla realizzazione della app hanno partecipato più di 50 artisti: 12 di questi sono in pianta stabile nello sviluppo continuo di Multiart. Lo staff è al lavoro per la versione 2.0 con funzionalità avanzate e un importante refresh d’interfaccia: tra le (belle) novità la collaborazione con l’agenzia Underdocs di Tallinn, Estonia, per le nuove grafiche e l’ingresso nei mercati dell’Est Europa.