Teatro Grande. Inclusione e solidarietà

Pur avendo una storia recente, la Fondazione del Teatro Grande ha creato in questi anni forti discontinuità con il passato sia nella proposta di spettacolo sia nel rapporto con la città. In particolare si è insistito sull’apertura degli spazi del Teatro anche fuori dal consueto orario di spettacolo e si è cercato di raggiungere attraverso progetti innovativi non solo il pubblico già fidelizzato, ma anche categorie di utenti nuove che mai prima si erano avvicinate al Grande, favorendo così una accessibilità diffusa.

Nella convinzione che il Teatro debba essere un luogo d’innovazione, di crescita e di confronto sociale, la Fondazione del Teatro Grande vuole portare il suo contributo per una città e un territorio più sostenibili, più aperti e inclusivi.
Per questo motivo – grazie alla collaborazione con diversi enti del territorio e nazionali che hanno condiviso obiettivi e finalità – la Fondazione del Teatro Grande ha messo in campo una serie di progetti volti a favorire l’integrazione sociale attraverso la cultura:

1) GRANDE COMUNITÀ.LA MUSICA COME INFRASTRUTTURA SOCIALE.
2)OPEN
3)ADOLESCENTI E TEATRO: LA GRANDE AVVENTURA.
– Al Grande con un grande
– Al Grande alla grande
4)UN SALTO IN PALCOSCENICO
5)CONCERTO PER AIRC
6)CONCERTO PER FONDAZIONE POLIAMBULANZA
7)FACCIAMO LA BANDA
8)BATTI IL CINQUE!
9)SMART SCHOOL
10)9 MAGGIO. CONCERTO DEDICATO ALLE VITTIME DELLE STRAGI E DEL TERRORISMO

 

Il sostegno iniziale di Fondazione Cariplo e Fondazione Comunità Brescianaha permesso alla Fondazione del Teatro Grande di dare avvio a due importanti progetti che in modo diverso hanno affrontato il tema dell’accessibilità: ci si riferisce al progetto Grande Comunità e al progetto OPEN. Grande Comunità. La Musica come infrastruttura sociale – nato nel corso del 2018 – distribuisce occasioni di festa, riflessione e partecipazione sia all’interno degli spazi del Teatro Grande sia nei luoghi cittadini della cura, della solidarietà e del disagio – rendendoli a volte anche luoghi di incontro con la cittadinanza.
Attraverso la musica si è riusciti ad avviare un importante processo di cambiamento, un processo che vede la cultura a fianco del sistema sociale alla ricerca di nuove strade utili a migliorare la qualità della vita del singolo individuo e dell’intera comunità. Il progetto si sostanzia nella realizzazione di concerti in ospedali, case di riposo, carceri, mense per i poveri, strutture di accoglienza e di sostegno alle persone fragili appartenenti alla rete di quindici realtà bresciane che partecipano alla rete Grande Comunità. Dalla sua nascita a oggi il progetto ha coinvolto più di 2.000 persone attraverso concerti che vengono realizzati senza differenziare la qualità e la profondità della proposta artistica, affermando anzi l’incontro, l’uguaglianza e la coesione di una comunità di fronte alla bellezza dell’arte. Contestualmente la Fondazione offre agli ospiti di queste strutture la possibilità di partecipare gratuitamente ad alcuni appuntamenti della Stagione ufficiale di spettacolo e percorsi di visita del Teatro. I soggetti che partecipano alla rete Grande Comunità sono: Conservatorio di Musica Luca Marenzio, Associazione Filarmonica Isidoro Capitanio, Banda Cittadina di Brescia, Associazione Amici della Banda Cittadina di Brescia, Associazione Donatori di Musica presso Spedali Civili di Brescia, Associazione Volontari per Brescia, Casa circondariale
“Nerio Fischione” Canton Monbello, Casa di reclusione di Verziano, Fondazione Opera Caritas San Martino, Fondazione Casa di Dio Onlus, Fondazione Teresa Camplani – Casa di Cura Domus Salutis, Croce Bianca di Brescia, Il Calabrone – società cooperativa sociale Onlus, Casa di Industria Fondazione Onlus, Associazione Amici del Fai. La rete Grande Comunità si arricchisce oggi anche dell’adesione di Fondazione Poliambulanza.

OPENè il progetto che rende il Teatro Grande e alcuni suoi spettacoli accessibili alle persone con disabilità sensoriali. Nato dalla collaborazione tra la Fondazione del Teatro Grande e Sennheiser, azienda del suono leader in campo internazionale, il progetto si sviluppa su due fronti: da un lato consente la fruizione degli spettacoli attraverso una particolare tecnologia, dall’altro prevede dei percorsi di approfondimento – visite in LIS, sovratitoli, percorsi tattili e laboratori per i più giovani – che sono di ausilio per la comprensione degli spettacoli e del Teatro stesso. Il Teatro Grande è stato il primo Teatro in Italia a sperimentare il sistema Mobile Connect di Sennheiser che, attraverso l’utilizzo di un’app gratuita scaricata sul proprio cellulare, consente a sordi e ipoudenti di migliorare la propria fruizione attraverso una personale modulazione delle frequenze del suono; parallelamente, il Sistema consente a ciechi e ipovedenti di poter ascoltare una audio-descrizione dello spettacolo appositamente creata nei mesi precedenti la rappresentazione insieme al regista dell’Opera. Il progetto ha avuto una fase di test nel 2017, mentre nel 2018 e nel 2019 è stato attivato per tutti i titoli della Stagione Opera e Balletto. Nel progetto sono state coinvolte anche importanti realtà che operano in questo settore: in primo luogo gli Enti istituzionali di riferimento – l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e l’Ente Nazionale Sordi – e poi Associazioni e realtà che con grande passione e professionalità operano in questo ambito come la Scuola Audiofonetica e l’Associazione Bambini in braille. In soli due anni OPEN ha già coinvolto più di 400 persone ed è stato presentato come case historydi successonel 2019 all’Università di Boston dalla Prof.ssa Elena Di Giovanni – collaboratrice del progetto. Le attività realizzate sono state inoltre oggetto di una relazione plenaria all’Université de Bourgogne a Dijon in Francia (29 novembre 2019) e verrà presentato come caso di studio di eccellenza in occasione del convegno Unlimited!presso l’Università di Anversa, in Belgio, nel mese di luglio 2020. Con il sostegno della Fondazione ASM e il supporto della Cooperativa Il Calabrone e dell’Associazione Volontari per Brescia, la Fondazione del Teatro Grande ha ideato il progetto Adolescenti e teatro: la
Grande avventura, un insieme di azioni che pone un’attenzione particolare nei confronti dei bisogni della città e fa sì che alcune tra le più significative istituzioni del territorio condividano energie e risorse per un obiettivo comune: la coesione e inclusione sociale degli adolescenti nella comunità. Il progetto – destinato ai ragazzi tra i 12 e i 18 anni – ha come obiettivo il coinvolgimento di adolescenti provenienti da situazioni svantaggiate in un percorso nel mondo del Teatro Grande che apra nuovi orizzonti per il loro futuro.
Adolescenti a teatro propone non solo la fruizione gratuita di spettacoli – fino a 1000 biglietti messi a disposizione ogni anno dal Teatro Grande– ma una visione educativa che sposti l’attenzione sulla cultura e sul valore che questa può generare nella formazione di una persona. Per questo sono parte integrante del progetto incontri periodici con gli operatori del settoreper analizzare e migliorare i processi messi in atto.

Oltre alla partecipazione agli spettacoli, il progetto prevede anche la possibilità per i ragazzi di partecipare a speciali percorsi guidati nel mondo del Teatro che hanno anche l’obiettivo di far conoscere le professioni dello spettacolo. Adolescenti e teatro: la Grande avventura è articolato in due azioni. Al Grande con un Grandeè la parte del progetto destinata alla prima adolescenza (12-14 anni). I destinatari scelti sono quindi gli adolescenti e in parte le loro famiglie, con una particolare attenzione a coloro che vengono da situazioni difficili e che per provenienza culturale e/o situazione sociale difficilmente si recano a teatro. Per questa azione la scelta di far condividere al ragazzo l’esperienza performativa con un adulto è duplice: da un lato perché per questa fascia d’età la fruizione teatrale è ancora concepita come un’attività da svolgersi con un “grande”, dall’altro per dare anche all’adulto la possibilità di avvicinarsi al Teatro Grande che per stereotipi,
pregiudizi, senso di inadeguatezza, può essere percepito come un luogo distante. Al Grande alla grande! è la parte del progetto destinata agli adolescenti tra i 14 e i 18 anni che hanno la possibilità di condividere la fruizione teatrale con un amico. Questa fascia di età spesso riconduce le proprie esperienze culturali a ciò che scolasticamente viene proposto, pertanto la possibilità di fruire di una produzione culturale ad accesso “libero” e spontaneo rappresenta già fattore di cambiamento. Inoltre, la proposta di condivisione della fruizione teatrale con un coetaneo asseconda il marcato desiderio di questa fascia di età di cercare una propria indipendenza dalla famiglia condividendo le esperienze con i propri pari e al di fuori della cerchia parentale.
Sempre destinato agli adolescenti è il progetto Un salto in palcoscenico, lo speciale percorso nel mondo del Teatro rivolto ai giovani che si avvicinano a una scelta per il loro futuro. In alcuni appuntamenti annuali il Teatro Grande apre gratuitamente le sue porte per accogliere studenti e insegnanti e rivelare il fascino senza tempo del palcoscenico teatrale, affrontando il tema del lavoro e raccontando un settore poco conosciuto agli adolescenti.Un salto in palcoscenico, infatti, permette ai ragazzi degli istituti superiori dai 16 ai 19 anni (ultimi tre anni della scuola secondaria) di incontrare le professioni del Teatro. Questo percorso consente ai ragazzi di conoscere da vicino la macchina teatrale e approfondire così un orientamento per il loro futuro. Assistere dal vivo alla costruzione di uno spettacolo, conoscere il lavoro di macchinisti, elettricisti, ma anche gli ambiti organizzativi, direzionali e di comunicazione sono gli aspetti che vengono illustrati durante questo speciale tour in cui il Teatro Grande si presenta come un luogo di inclusione, uno spazio storico che svela i suoi segreti.
La Fondazione del Teatro Grande, in collaborazione con il Comune di Brescia, sostiene e promuove inoltre l’annuale concerto di raccolta fondi per AIRC che ha permesso in questi anni di sensibilizzare migliaia di persone e raccogliere fondi destinati alla ricerca oncologica per centinaia di migliaia di euro.

Con Fondazione Poliambulanza si è dato avvio a una collaborazione finalizzata alla raccolta fondi per progetti specifici legati alla ricerca e alla cura. Nel 2019 il concerto al Teatro Grande con l’Akademie Für Alte Musik Berlin e il Rias Kammerchor, diretti dal Maestro Justin Doyle, ha permesso di raccogliere fondi destinati alla realizzazione di un centro di simulazione robotica avanzata per il parto e la sicurezza della mamma e del bambino. A febbraio 2020 la prossima collaborazione con il concerto dell’Orchestra d’archi dell’Accademia di Santa Cecilia.
Con UBI Banca la Fondazione promuove l’educazione musicale attraverso il progetto Facciamo la Banda che, giunto alla quinta edizione e realizzato con l’Associazione Filarmonica “Isidoro Capitanio” Banda cittadina di Brescia, offre ogni anno la possibilità a 30 giovanissimi di imparare a suonare uno strumento e, al termine del percorso, formare una nuova banda di piccoli musicisti. Il progetto si rivolge ai bambini dai  9 ai 12 anni con un percorso, tra incontri di formazione e lezioni, che ha l’obiettivo disensibilizzare i più piccoli alla musica, stimolando la loro curiosità e capacità creativa. Un’esperienza didattica sicuramente preziosa che va oltre l’approccio esclusivamente teorico, per privilegiare quello più entusiasmante e concreto del “fare musica”. Gli iscritti al progetto hanno la possibilità di frequentare delle lezioni di strumento (flauto traverso, clarinetto, sassofono, tromba, corno, trombone, percussioni) e approfondire la tecnica, oltre alla pratica di musica d’insieme. Grazie al sostegno di UBI Banca, i ragazzi, oltre a beneficiare di una quota d’iscrizione ridotta, hanno la possibilità di esibirsi in un concerto finaleal Teatro Grande e, al
completamento del secondo anno di studi, viene loro donato lo strumento col quale si sono formati. Un progetto particolarmente interessante, stimolante e innovativo per la città di Brescia, che ha l’obiettivo di avvicinare tanti giovani alla musica. Ad oggi sono 113 i bambini coinvolti nel progetto e 111 gli strumenti donati.
Le azioni destinate ai giovani e messe in campo dal Teatro Grande sono davvero numerose e nei prossimi mesi la Fondazione sarà impegnata in prima linea anche nell’ambito di due progetti (Batti il cinque!e Smart School) realizzati in collaborazione con la Fondazione della Comunità Bresciana e la Cooperativa il Calabrone, oltre che con il sostegno dell’Impresa sociale “Con i bambini”. Batti il Cinque! Progettualità comunitarie tra nord e sud e Smart School sono finalizzati a sostenere minori in condizione di fragilità sociale e a sollecitare la creatività dei ragazzi sia in ambito scolastico sia in ambito culturale, facendo emergere e assecondando interessi e passioni. Il progetto Batti il cinque!avrà come punto di riferimento alcuni istituti comprensivi della città di Brescia, mentre il progetto Smart Schoollavorerà su larga parte della Provincia di Brescia per contrastare la povertà educativa. Tra i numerosi partner che partecipano a questi due progetti il Teatro Grande darà la possibilità a circa 3000 ragazzi – in età compresa tra i 5 e i 17 anni – di assistere a uno spettacoloappositamente scelto e realizzerà all’interno delle scuole laboratori legati al
tema musica e scienza.

Da quest’anno la Fondazione del Teatro Grande, in collaborazione con il Conservatorio Luca Marenzio e la Casa della Memoria, offrirà gratuitamente alla città un concerto in memoria delle vittime delle stragi e del terrorismo. Un progetto che avrà ricorrenza annuale ogni 9 maggio, per non dimenticare, per tenere vivo e sempre attuale il ricordo, specialmente tra i più giovani.
Il ruolo di una Istituzione culturale è quello di ascoltare, stimolare e supportare una comunità, soprattutto quella più fragile, al fine di accrescerne il patrimonio cognitivo e favorirne la coesione e l’integrazione sociale. La Fondazione del Teatro Grande dedica le proprie risorse umane ed economiche, grazie anche al sostegno integrativo di importanti realtà private, al raggiungimento di questo obiettivo, consapevole anche dell’impatto emulativo che le proprie azioni possono generare.
Il Teatro Grande è uno straordinario scrigno d’arte e bellezza ma è anche uno straordinario patrimonio di umanità e competenze a disposizione degli altri, di quelli dotati di talento artistico e di quelli bisognosi di attenzione e cura, per ricomporre i frammenti di una società più inclusiva e solidale.

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