Camozzi Open rimandato al 2021. Ma Active va avanti: “Tanti hanno bisogno di noi”
Solo un’emergenza sanitaria così devastante, dovuta al Coronavirus, poteva rallentare la crescita del Camozzi Open – Memorial Cav. Attilio Camozzi. In appena sette anni di storia l’evento bresciano di tennis in carrozzina ha fatto progressi tali da attirare a Brescia la cifra record di 23 atleti classificati tra i top 100 mondiali nel 2019. Per l’ottava edizione, purtroppo, si dovrà attendere il 2021. La cancellazione del torneo, inizialmente in programma da giovedì 11 a domenica 14 giugno sui campi di via Signorini del Tennis Forza e Costanza Brescia, è arrivata in seguito alla decisione dell’International Tennis Federation di estendere fino ad almeno il 13 luglio la sospensione dell’intero calendario degli eventi internazionali. “Per noi è un enorme dispiacere – spiega Marco Colombo, presidente di Active Sport – perché si tratta dell’evento più importante della nostra stagione, nonché di una manifestazione che vanta uno dei maggiori indici di gradimento fra tutti gli appuntamenti italiani. Rappresenta una vetrina preziosissima per l’attività sportiva e sociale che svolgiamo, e in più la macchina organizzativa era già partita da tempo, sostenendo le prime spese in vista dell’evento. Tuttavia l’eccezionalità della situazione che stiamo attraversando ci fa credere che la scelta corretta sia quella di rinunciare al torneo e spostare tutta la nostra attenzione sulle priorità legate alla salute”.
Già, perché anche se il tennis si ferma (con l’intenzione di proporre comunque un evento di natura diversa negli ultimi mesi dell’anno, a patto che l’emergenza possa risolversi in tempi utili), l’impegno di Active Sport nei confronti dei propri atleti rimane invariato, a maggior ragione in un periodo nel quale non è permesso uscire di casa per praticare attività fisica. “Non va dimenticato – continua Colombo – che per i nostri ragazzi lo sport significa innanzitutto salute e rappresenta un veicolo fondamentale per aiutarli a condurre una vita attiva. Pertanto anche in questi tempi difficili i nostri tesserati portatori di disabilità fisica, e non solo, hanno bisogno del nostro sostegno, umano ma anche economico, per la fornitura di attrezzature che possano permettere loro di svolgere attività fra le mura domestiche”. Un obiettivo, quello di garantire a tutti la possibilità di praticare sport, che Active ha inseguito fin dalla sua fondazione, datata 2009. “Anche in questi tempi difficili – dice ancora Colombo – siamo chiamati a continuare nel nostro intento, che possiamo soddisfare solamente con tanti sforzi e con l’aiuto dei nostri sostenitori”. È grazie a loro, e alle famiglie Camozzi in primis, che negli ultimi dieci anni Active Sport è riuscita a raggiungere risultati sempre più importanti, allargando i propri orizzonti a numerosi sport e a varie attività sociali, e coinvolgendo anno dopo anno un numero sempre maggiore di persone. “L’associazione ha il dovere di andare avanti, continuando a impegnarsi per il bene e la salute dei propri atleti”.