Scuola, quando comincia l’anno scolastico? Ministero propone l’avvio lezioni il 14 settembre
Gli studenti hanno una nuova data da segnare sul diario: le lezioni a scuola ripartiranno probabilmente il 14 settembre. GiΓ da lunedΓ¬, invece, riprendono le attivitΓ di cinema, teatri e sale giochi mentre – a macchia di leopardo nelΒ PaeseΒ – alcune regioni decidono di anticipare l’apertura di discoteche e sagre. Continua il ‘sudoku’ sulle date per le ripartenze della fase 3 e, ancora una vota, le scelte dei governatori avranno un ruolo decisivo. Sul fronte del nuovo anno scolastico, il Ministero dell’Istruzione precisa che secondo ilΒ Decreto Scuola, recentemente convertito in legge, dal primo di settembre le scuole potranno riaprire per le attivitΓ legate al recupero degli apprendimenti.
Il ministero proporrΓ poi alle Regioni – tenute a decidere d’intesa con il ministro – di avviare le lezioni il 14 settembre, Β«con l’obiettivo di tornare alla piena normalitΓ scolastica il prima possibileΒ». Ma sulla scelta c’Γ¨ giΓ qualche mal di pancia. Β«Il governo propone di aprire le scuole il 14, poi di richiuderle tre giorni dopo per le elezioni il 20 Settembre. E poi, di riaprirle dopo due giorni di seggi, uno di spoglio delle schede e non so quanti di sanificazione, comunque almeno 5 giorni in totale. E andrΓ peggio nei Comuni che andranno al ballottaggio. Ma ci sono o ci fanno?Β», sbotta il presidente ligure Giovanni Toti. Ma quella della scuola non Γ¨ l’unica questione aperta. Il ministro dello SportΒ Vincenzo SpadaforaΒ frena sulla ripresa degli sport di contatto come il calcetto: Β«in realtΓ – spiega – non inizieranno neanche il 25 con certezza, perchΓ© il ministro della Salute Speranza ha ritenuto che non si potesse venire meno alle due regole che oggi valgono ancora per tutti i cittadini e cioΓ¨ il distanziamento sociale e la mascherinaΒ». Riapriranno invece da lunedΓ¬ sale giochi, sale scommesse e sale bingo a condizione – secondo quanto prevede il Dpcm – Β«che le Regioni e le Province Autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilitΓ dello svolgimento delle suddette attivitΓ con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghiΒ».