Sull’Eden in salotto una finestra dedicata al Pride 2020

In tutto il mondo il 27 giugno 2020 ricorre il Pride – la giornata dell’orgoglio omosessuale e transessuale – che a causa dell’emergenza sanitaria ha deciso di spostare tutte le proprie iniziative on line.

E’ per celebrare questa manifestazione che il Nuovo Eden ripropone la visione di due importanti film sulla piattaforma Vimeo del Nuovo Eden, Eden in salotto, al prezzo scontato di 3 euro:  The Parade – la sfilata di Srdjian Dragojevic e  Carmen y Lola, film d’esordio di Arantxa Echevarría.

Due lungometraggi pluripremiati ai festival internazionali, che affrontano il tema dei diritti negati a omosessuali e transessuali, denunciando gli attacchi omofobi a cui ancora oggi la comunità gay è soggetta.

Coprodotto da Serbia, Croazia, Macedonia, Montenegro e Slovenia The Parade – la sfilata di Srdjian Dragojevic, è un film molto importante, mosso da un forte sentimento civile, una commedia sull’omofobia, vincitore del premio del Pubblico di Panorama del Festival di Berlino 2012; Carmen y Lola è invece una potente favola gitana, applauditissima al Festival di Cannes 2018, vincitrice dei Premi Goya come Miglior opera prima e come Miglior attrice non protagonista a Carolina Yuste, ed è la storia di Carmen, una ragazza che appartiene a una comunità di gitani nei sobborghi di Madrid.

THE PARADE – LA SFILATA

di Srdjian Dragojevic. Con Nikola Kojo, Milos Samolov, Hristina Popovic. Commedia. Serbia, Germania, Ungheria, Slovenia, Croazia, 2011,115′.

Limun è stato un eroe di guerra e ora è un potente delinquente di strada, omofobo. Per una rocambolesca serie di coincidenze è costretto ad accettare di scortare il Gay Pride di Belgrado organizzato dagli attivisti Mirko e Radmilo, dopo il rifiuto della polizia. Tuttavia nessuno dei suoi amici serbi lo aiuta per paura di essere associato all’universo omosessuale. Limun decide così di rivolgersi a dei vecchi nemici nella Guerra dei Balcani degli anni ’90: il bosniaco Halil, il croato Roko ed il kosovaro albanese Azem. Ne scaturiscono una serie di avventure tragicomiche fino al giorno del Pride a Belgrado.

NOTE DI REGIA

«Alla fine degli anni ’70, un piccolo parco appena sotto l’Hotel Moscow nel centro di Belgrado era il luogo di raduno di una ventina di noi, fans del punk rock. Lo stesso parco era il luogo di raduno anche per omosessuali. (…) Oltre a condividere lo stesso luogo, avevamo anche un’altra cosa in comune – entrambi i gruppi erano spesso obiettivi da picchiare da parte di giovani dal “sano“ aspetto, e dal “sano” pensiero. Non potevano sopportare la nostra vista, con le nostre spille di sicurezza, i capelli tinti e i vestiti logori, così come l’altro gruppo, ma solo per il loro diverso orientamento sessuale. Nei decenni successivi, Belgrado ha visto molti look più bizzarri di quelli della nostra puerile immagine che era solo una mera rivoluzione contro la vita socialista. Nessuno veniva picchiato più per i vestiti che indossava o per la musica che ascoltava. Ma ancora oggi, nella Serbia del 2011, questi giovani dall’aspetto “sano” picchiano uomini e donne di un diverso orientamento sessuale (…).

Nel 2001, vi fu anche un tentativo di realizzare la prima sfilata Pride della storia della Serbia. Il tentativo finì in uno spargimento di sangue (…). Per me il lungo iter di tre anni per finire questo film è stato molto di più di un normale “film-making”. (…) Ho sempre avuto in testa che realizzare The Parade fosse un mio DOVERE di cittadino. Ho girato la fine di The parade durante il Pride di Belgrado dello scorso anno (2010, ndr.), il primo Pride “di successo” nella storia della Serbia. Il solo successo è stato che i partecipanti siano rimasti vivi. (…) Credo fermamente che The Parade aiuterà a far sì che potremo vivere un Pride felice e gioioso a Belgrado nei prossimi anni. Qualche volta l’Arte può lavorare in questo senso…».

CARMEN Y LOLA

di Arantxa Echevarria. Con Zaira Morales, Rosie Rodriguez, Carolina Yuste, Moreno Borja, Rafaela León. Drammatico. Spagna, 2018, 103’.

Lola, una gitana che vive nella periferia di Madrid, ha un sogno: diventare un’insegnante e fuggire via da quella che considera una vera e propria prigione. Lola è diversa, non vuole sposarsi, non vuole essere la donna che bada alla casa e ai figli, le piace conoscere, studiare e spera di emanciparsi da quella vita.

Carmen invece sta per fidanzarsi, gitana anche lei, non ha molte aspettative dal suo futuro finché l’incontro con Lola non le cambierà per sempre la vita. Il loro amore diventerà una bomba ad orologeria.

NOTE DI REGIA

«L’idea di Carmen y Lola nasce nel 2009. Allora, la mia attenzione è stata catturata da una notizia che veniva da Granada. Parlava del primo matrimonio in Spagna tra due zingare. Il matrimonio tra persone dello stesso sesso era già stato legalizzato nel 2005 ma ci sono voluti ben 4 anni prima che le due decidessero di fare quel passo. Rosario e Sara, così i giornali le hanno chiamate con nomi di fantasia, non hanno mai mostrato i loro volti ma sono state comunque oggetto di discussione, a causa dei mille pregiudizi e tabù della loro gente. Sono state respinte dalle famiglie, dagli amici, dai vicini e da tutta la comunità zingara. Nonostante ciò, hanno deciso di sposarsi e di presentare la loro storia ai mass media come per dar voce a tutti coloro che, indifesi, vivono situazioni vicine alla loro. Essere donna è difficile. Essere zingara vuol dire portare sulle spalle secoli di cultura patriarcale e sessista. Essere donna, zingara e lesbica significa non esistere, sottolineavano le due. Le donne che manifestano apertamente la propria sessualità e desiderano vivere come lesbiche sono costrette ad allontanarsi dal mondo zingaro perché vengono viste come una minaccia alla tradizione e alla famiglia, alle madri che le hanno cresciute per essere a loro volta madri e mogli perfette. Avendo lasciato la scuola in tenera età, non saranno mai in grado di trovare un lavoro fuori dal loro ambiente: di norma, la gente non assume le zingare. Non converrebbe loro forse nascondere il proprio orientamento sessuale? Da donna, ho una visione diversa del mondo, di osservare la realtà e persino di raccontare storie. Sono una regista e sono una donna: per questo motivo, ho quasi sentito l’obbligo morale di dare voce a chi una voce non ce l’ha».

 

INFORMAZIONI

I film potranno essere visti dal canale Vimeo on Demand del cinema Nuovo Eden a cui sarà possibile accedere dalla pagina dedicata L’eden in salotto sul sito del cinema Nuovo Eden www.nuovoeden.it.

Il costo del biglietto è di 3€.

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