Consorzio Valtenesi, sinergia in rosa per il 2019
Il Consorzio Valtènesi archivia un 2018 di grandi soddisfazioni annunciando strategie e progetti per il nuovo anno. Obbiettivo primario rimane la ricerca a tutto campo di sinergie come il Patto di promozione unitaria sottoscritto lo scorso anno con i consorzi di tutela di quattro grandi rosati Doc italiani da uve autoctone (Chiaretto di Bardolino, Cerasuolo d’Abruzzo, Castel Del Monte e Salice Salentino).
Collaborazione presentata in occasione di VInitaly, ampliata a fine anno al consorzio del Cirò in occasione del Merano Wine Festival, ora pronta a rilanciare con una nuova, importante iniziativa.
“Il 31 gennaio saremo a Roma tentare di dare vita all’Istituto del Vino Rosa Italiano – annuncia il presidente del Consorzio Valtènesi Alessandro Luzzago -. Siamo al lavoro per formalizzare un progetto che auspichiamo finalizzato non unicamente alla mera attività promozionale quanto ad un’autentica crescita culturale ed alla ricerca sulla tradizione dei grandi vini rosati italiani”.
Grazie anche a questa collaborazione interconsortile, il 2018 è stato del resto un anno di forte affermazione per i rosé della Valtènesi, coronato dalla conquista dei Tre Bicchieri per il Valtènesi Chiaretto Molmenti (millesimo 2015) dell’azienda Costaripa di Moniga, che ha anche ottenuto il premio per il Miglior Rosato d’Italia istituito per la prima volta proprio in questa occasione dalla redazione del Gambero Rosso.
“Ci riempie d’orgoglio il fatto che un Valtènesi sia stato il primo rosé in assoluto ad ottenere il più importante riconoscimento del mondo del vino italiano – spiega Luzzago -. Un traguardo che sta a testimoniare la grande crescita compiuta dal nostro territorio nel giro degli ultimi anni ed avrà sicuramente ripercussioni importanti nell’immediato futuro”.
Nuove importanti opportunità potrebbero derivare anche dal recente endorsement di Wine Enthusiast, che ha decretato il Garda come unica area italiana nella classifica delle dieci destinazioni vinicole top al mondo da visitare nel 2019.
“Stiamo lavorando anche su questo fronte con Lugana, Custoza e Bardolino per sfruttare congiuntamente la grande occasione di visibilità offerta su un piatto d’argento dalla prestigiosa testata americana – spiega il presidente -. Come già successo con il patto a sei per i rosati, anche in questa occasione puntiamo a metterci in relazione con altre realtà contigue per fare sinergia nel nome di una promozione più forte ed articolata”.
La programmazione 2019 sembra destinata a prendere forza anche grazie all’atteso sblocco dei bandi Psr e Psl. “Dopo anni di assenza di contributi pubblici – afferma Luzzago – possiamo finalmente aprire il 2019 con un budget di spesa di 500 mila euro”.
A rafforzare ulteriormente la strategia consortile i positivi risultati della vendemmia 2018, contraddistinta da una crescita produttiva del +10% nel segno di una qualità molto soddisfacente.