Dal grande successo delle regate del 69f alla cento foil per i 70 anni

Dopo il grande successo della barca volante del Persico69F, Gargnano e il Garda planano verso Gorla e Centomiglia.Gli appuntamenti sono il 30 agosto e il 5 settembre. Si sono visti spettacolo, velocità. Tra luglio ed agosto hanno saputo proporre quella che sarà la vela del futuro, ad iniziare dalla Coppa America per gli Under 25, equipaggi misti uomo-donna, e lo stesso Persico che guadagna spazi in quella che è stata la fase di avvicinamento. Più di un giornale ha parlato di questo gioiellino tecnologico, nato sull’asse Verona, Brescia Bergamo, grazie alla veleria One Sails (Dede De Luca), alla Avant Garde di Ponte San Marco (Fausto e Francesco Mondini), e alla Persico, colosso nella bergamasca (un po’ come le Ferrari nel modenese), che ha già firmato gli ultimi catamarani della serie di Luna Rossa, ora scelto anche per la fornitura delle appendici volanti per tutti gli sfidanti della America’ s Cup vera e propria.

Il Garda si sta così godendo il successo della sua Coppa, le gare di luglio e d’agosto, la Revolution Cup con equipaggi che saranno il prossimo anno in Nuova Zelanda. A questo punto non poteva mancare una Centomiglia “Sprint”, tutta riservata alle macchine volanti. Percorso accorciato con partenza alle 9.15 del mattino del 5 settembre, in contemporanea con il Giro del lago classico e la sua 70a edizione per tutte le altre flotte. I Foil andranno a Sud con il passaggio a Torri del Benaco, poi la risalita alle Isole dell’Ulivo e Trimelone e l’arrivo a Bogliaco. Nella flotta ci saranno le altre derive foil in singolo come il Moth e l’ Waszp, forse il foil Gonet svizzero, che sembra però orientato verso la soluzione giro del lago classico. Percorsi diversi, per barche diverse. Solo al Gorla si correrà tutti insieme nella parte alta del Benaco. La gara sprint ci fa venire in mente l’edizione del 1957. Vincitore di quella Cento (su percorso ridotto) fu il francese Jacques Le Brun, l’oro del 1932 alle Olimpiadi di Los Angeles. A contrastare il 505 di Le Brun fu per tutta la gara il Flying Dutchman condotto dal gargnanese Gino Filippini. Quanto all”edizione Legend stanno arrivando molte conferme. I monotipi di Asso 99, Dolphin, Ufo 22, Protagonist, J vari, tutte flotte interessanti saranno della partita. Non certo i numeri degli anni passati, ma questa fase della vela agonistica dovrà convivere con questa realtà. Tra le flotte Orc, la HT, riporrà il rinnovato Pata-Lb 10 della famiglia Bovolato. Si presenta con diverse parti senza però perdere le proprie peculiarità. Presenterà importanti modifiche, in particolare sull’albero, la chiglia, il bulbo e le terrazze. Il Coronavirus – dice l’armatore e timoniere Pietro Bovolato – ci ha impedito, per un lungo periodo, di navigare, a causa del blocco delle attività sportive e di quanto a esse correlato, ma ci ha dato il tempo per progettare e apportare numerose migliorie. Con i dovuti dispositivi di sicurezza e nel rispetto delle normative in vigore, abbiamo già effettuato, nelle ultime settimane, qualche seduta di allenamento, ma soltanto in gara potremo realmente testare la bontà dei nuovi accorgimenti tecnici e tecnologici». Nell’Orc avremo un confronto interessante con il Farr 11 Sonnenkoening, i Melges 32 dei Nassini e Montresor,, l’One Off Black Arrow di Walter Caldonazzi, altri ancora. Atteso anche il rientro di Clandesteam, maxi libera firmato da Umberto Felci. Barche tradizionali, senza ali, ma con tanta voglia di volare.  Storie e rotte che si incrociano da 70 anni con la magia della Centomiglia e del Garda.