Filodiffusione dal Teatro Grande: l’appuntamento a febbraio è ogni mercoledì e venerdì
Con il prolungarsi della chiusura dei Teatri la Fondazione del Teatro Grande non rinuncia a mantenere un legame continuativo con la Città. In attesa di poter accogliere nuovamente il pubblico nelle Sale, è infatti fondamentale per la Fondazione proporre iniziative di coinvolgimento non solo digitali al fine di restituire la presenza del Teatro Grande nella “quotidianità” della propria comunità, grazie alla straordinaria bellezza della musica.
Dopo il primo appuntamento del Giorno della Memoria, la Filodiffusione musicale continuerà nel mese di febbraio. Il mercoledì e il venerdì, dalle ore 11.00 e dalle ore 17.00, dalla terrazza del Teatro si diffonderà una speciale selezione musicale, ideata per abbracciare acusticamente Corso Zanardelli ed emblematicamente l’intera città.
Un programma articolato in cui ritroveremo soprattutto artisti legati al nostro territorio cui si intende dedicare un dovuto omaggio: da Daniela Dessì, con arie di Puccini e Verdi, ai concerti di Arturo Benedetti Michelangeli, alla musica di Giancarlo Facchinetti eseguita dal dèdalo ensemble, fino alla divina Callas.
A celebrazione di importanti anniversari, in Corso Zanardelli risuoneranno I Concerti Brandeburghesi di Johann Sebastian Bach, composti nel 1721, e le note di Camille Saint-Saëns in occasione del centenario della morte. Un omaggio anche alla Brescia “città veneziana” con musiche di Vivaldi, Liszt, Gabrieli e uno alla musica barocca. Mozart sarà protagonista del palinsesto con una ricca selezione di Sinfonie e alcune delle più note arie tratte da Le Nozze di Figaro, Don Giovanni e Così fan tutte in esecuzioni dirette dal celebre Maestro Teodor Currentzis a cui la Fondazione del Teatro Grande dedica uno speciale focus.
Fragments è infatti un altro progetto di Currentzis in cui alcuni estratti di La Traviata vengono restituiti nella loro essenza più pura, regalando un ascolto etereo e carico di fascino.Non mancherà infine anche l’incursione di composizioni minimaliste e contemporanee, storicamente presenti nei cartelloni del Teatro Grande, con i lavori di Steve Reich e Philip Glass. La Fondazione si riserva di valutare l’estensione del programma anche nei mesi successivi alla scadenza del DPCM qualora i Teatri dovessero restare chiusi.