DL Sostegni: nuove risorse per filiere in crisi, servono tempi rapidi

Il DL Sostegni recentemente presentato dal premier Draghi prevede l’integrazione di 150 milioni di euro del Fondo del Ministero delle Politiche Agricole finalizzato al sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura. “Si tratta di misure necessarie per fronteggiare gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione – interviene il Direttore di Coldiretti Brescia Massimo Albano – che ricadono a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura, ma anche di salumi e formaggi di alta qualità, che trovano nel consumo fuori casa un importante sbocco di mercato”.

A fianco di questa “attenzione” che riserva il Governo alle filiere agricole coinvolte – prosegue Coldiretti Brescia – è fondamentale accorciare i tempi di erogazione dei fondi, che devono arrivare quanto prima alle imprese pesantemente coinvolte dagli effetti della crisi pandemica.

Emblematico è quanto sta accadendo per le misure urgenti dedicate alle filiere zootecniche in crisi – rilancia Coldiretti Brescia – che per la nostra provincia interessano soprattutto il comparto suinicolo (scrofe e suini), la filiera del bovino da carne (carne bianca e carne rossa) e gli ovicaprini. Un provvedimento annunciato la primavera scorsa, concretizzato con il decreto legge 34 del 19 maggio 2000 e oggetto di domanda da parte degli allevatori interessati a ottobre 2020, con tempi già decisamente lunghi. Oggi, a marzo 2021, si registrano pochissimi pagamenti, nell’ordine del 10-15% degli aventi diritto.

Ancor di più quando si parla di provvedimenti urgenti e per soggetti in crisi – conclude Coldiretti Brescia – anche gli uffici pubblici (in questo caso AGEA) sono chiamati a un deciso cambio di passo! Altrimenti si rischia di vanificare le buone intenzioni dei provvedimenti ottenuti, lasciando le aziende con le loro difficoltà.