PMI, la digitalizzazione avanza a piccoli passi ma più di una su quattro è per il momento ai margini
Lo osserva un’indagine del Centro studi Apindustria Confapi Brescia.
Scarsa attenzione al tema cybersecurity. Cordua: «Fondamentale accompagnare la transizione con investimenti in formazione».
Il 28% delle imprese è già immerso nel processo di digitalizzazione, il 46% ha intenzione di investire o lo sta facendo in questo momento mentre il 27% non sembra per il momento interessata o crede che la digitalizzazione non sia applicabile nella propria realtà aziendale. A registrare lo stato dell’arte sulla digitalizzazione nelle PMI bresciane è uno studio di Apindustria Confapi Brescia realizzato interpellando un campione di 100 imprese associate. L’immagine che ne emerge osserva una dicotomia a livello di singole realtà aziendali, tra chi sta prestando attenzione alle trasformazioni in atto e chi invece appare ancora fermo o in attesa. Gli associati sono stati sollecitati a qualificare la propria conoscenza aziendale in termini di capacità di autoanalisi dei processi aziendali, al fine di individuare gli spazi di implementazione digitale applicabili. Dalle risposte registrate si evidenzia che il 22% ritiene di avere un quadro completo della situazione e un altro 45% di averne «abbastanza». Un 12% ha invece «altre priorità», il resto (21% complessivo) si divide tra chi non ha un quadro preciso, ha fatto ricerche in autonomia, si è rivolto a esperti o non ha trovato il sostegno adeguato. Tra chi ha già implementato misure 4.0 negli ultimi anni, «automazione robotica» (23%) e integrazione verticale/orizzontale (21%) sono le due prevalenti. Abbastanza rilevanti anche «cloud» (14%), «big data analytics» (13%), «Internet delle cose» (10%).
Preoccupa che solo l’8% di aziende abbiano adottato misure nel campo della cybersecurity. Nell’ultimo anno la digitalizzazione ha avuto infatti una accelerazione un po’in tutte le direzioni e, contestualmente, sono quindi aumentati i rischi connessi in termini di sicurezza e protezione dei dati. Sarebbe stato quindi lecito aspettarsi una maggiore attenzione a questa tematica. «Oggi l’approccio alla cybersecurity nella maggior parte dei casi è di tipo post esecuzione, cioè intervengo a fronte di un evento – afferma Giacomo Verzeletti, presidente di Unimatica Confapi Brescia -. Paragoniamo la security ad un sistema di rilevazione fumo e interveniamo quando l’incendio è già partito. Questo è però un approccio superato, che in alcuni casi crea danni d’immagine o peggio alle aziende, alcune hanno addirittura chiuso.
Oggi è possibile adottare un approccio preventivo, con soluzioni moderne di protezione, al quale affiancare soluzioni di monitoraggio continuo»
In generale, rispetto a un anno fa, si evidenzia comunque una crescita nell’utilizzo del digitale tra le PMI bresciane e lombarde, come peraltro emerso anche da altre ricerche. Tutte le imprese o quasi (86%) sono comunque a conoscenza delle misure (e dei relativi incentivi) messe in campo a livello governativo in tema Transizione 4.0. Iniziative nella stessa direzione sono in atto anche a livello regionale: è di pochi giorni fa infatti la notizia dei due bandi regionali (con il supporto delle Camere di Commercio lombarde) in tema di digitalizzazione.
«Gli incentivi fiscali da un lato e le competenze dall’altro sono due aspetti importanti – sottolinea il Presidente di Apindustria Confapi Brescia Pierluigi Cordua -. Sul piano associativo, oltre a un lavoro di consulenza specifico, stiamo anche facendo opera di sensibilizzazione tra gli associati, proponendo workshop ed eventi specifici. Tenendo presente che la trasformazione digitale non significa soltanto investimento in tecnologie innovative ma anche adeguata formazione del personale che all’interno dell’impresa dovrà affrontare il cambiamento ed essere preparato a utilizzare nuove tecnologie e modificare il proprio approccio al lavoro. La transizione digitale è solo agli inizi e il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede impegni e risorse dedicate importanti. È quindi fondamentale che anche tutte le PMI abbiano piena consapevolezza delle grandi opportunità offerte».