Roberto Dalla Pellegrina, in viaggio senza barriere
Roberto è prima di tutto un padre che da sempre lotta per rendere la vita del figlio un’esperienza assolutamente normale, vi sembrerà banale ma per un ragazzo con disabilità, spesso ciò non è scontato. Riccardo ha da sempre potuto respirare “il vento in faccia”, vivere esperienze e creare legami importanti. Da qui nasce il progetto del viaggio, in tandem, la sfida per andare oltre sè stessi, sospinti dalle motivazioni, contro ai pregiudizi. Da qui nasce “pedalabile” e la straordinaria impresa compiuta nel 2020, arrivare a Roma, lungo la via Francigena con la sola forza della propria volontà, come chiunque altro.
Quell’avvenimento ha segnato la partenza di un viaggio più lungo, ancora tutto da scrivere!
Ciao Roberto, l’estate è stata contrassegnata da numerosi eventi.. come sono andati?
Direi che sono andati più che bene! Dopo le varie presentazioni ed incontri il 19 Agosto siamo partiti per la tappa del Progetto “Insuperabile” creato in sinergia con altre realtà come “Se Vuoi puoi”, “Rosa Running Team” e molte altre.. In questo progetto abbiamo voluto unire diverse disabilità, sia quelle congenite che quelle che sopraggiungono dopo una malattia, anche degenerative o un trauma. Il progetto è partito dal Gran San Bernardo con un gruppo di camminatori tra cui c’era un gruppo di ragazzi con sindrome di Down dell’Associazione Albergo Etico. La nostra tappa è durata 5 giorni; tutte le associazioni si sono poi trovate all’arrivo, in Piazza San Pietro il 12 settembre. L’obiettivo era dimostrare che la motivazione e la convinzione a potercela fare ti aiutano sempre a superare gli ostacoli. Il fine dei nostri viaggi è quello di coinvolgere sempre più persone per migliorare le aspettative di vita delle fasce più deboli.
Tu e Riccardo siete tra i pochi fortunati ad aver incontrato il Papa due volte.. Cosa si prova?
Incontrare Papa Francesco è sempre una grande emozione; nel suo sguardo e nelle sue parole c’è sempre un messaggio forte che ti sprona a superare tutti gli ostacoli, anche i più duri.
Cosa rappresenta per te il viaggio? A che punto del viaggio sei?
Per molti il viaggio rappresenta la realizzazione di un progetto, mettere in pratica le aspettative e le tappe che si scrivono sulla carta; ma più passa il tempo e più mi rendo conto che il viaggio intrapreso da “Pedalabile” quasi due anni fa non si è ancora fermato e probabilmente mai si fermerà, visti i continui incontri e le continue variabili che si susseguono. La stessa vita è un viaggio, di per sè, che va la pena vivere appieno.
Siamo solo all’inizio di un lungo, lunghissimo viaggio.
Nelle vostre imprese e nel quotidiano avete spesso a che fare con le barriere architettoniche, come è cambiata la percezione verso le persone con disabilità in questi anni?
Noto sicuramente molta più attenzione; noi cerchiamo di sensibilizzare ogni giorno chiunque incontriamo su questo tema; le barriere limitano la libertà di tutti di muoversi senza ostacoli.
Il progetto Pedalabile è una realtà sempre più solida, quali obiettivi avete per il 2022?
Tutto sarà legato all’evolversi della situazione sanitaria; l’obiettivo primario sarà quello di ripetere il progetto “Insuperabile”, questo viaggio di oltre un mese ha portato in viaggio oltre 70 persone con disabilità.
Vorremmo poi accompagnare con i nostri tandem, sempre sulla via francigena, per un viaggio che potrebbe durare circa 10 giorni, 5/6 ragazzi con disabilità.
Il progetto clou, da attuarsi nell’arco dei prossimi due anni, sarebbe quello di attraversare l’Europa, sempre a bordo del nostro tandem per giungere all’Europarlamento e dare ancora più evidenza al nostro progetto, che oltre alla mobilità sostenibile vorrebbe creare maggiori opportunità di inclusione a tutte le persone con disabilità, sia sul lavoro che riguardo al disgno di legge “Dopo di noi”.
Cosa vorresti trovare sotto l’albero di Natale?
Sicuramente vorrei trovare la forza di proseguire in tutte la attività legate al nostro progetto, oltre alla sospirata apertura della nostra sede sociale dove potremmo organizzare eventi informativi, viaggi e tutto ciò che può diffondere il nostro messaggio. Perchè no magari anche un buon panettone farcito visto che sono particolarmente goloso!