La trasferta in terra veneta dalla capolista, si chiude con una sconfitta.
Orotig Peschiera 3
Promoball Sanitars Gussago 0
(25-20, 25-17, 25-22)
Peschiera: Campi 5, Galati (L), Moschini 1, Scupola 1, Franchini 16, Turrini 9, Sandrini 13, Ianeselli 9. Ne: Bellè, Lorenzi, Faettini (L), Cordioli, Tolotto. All. Mori
Promoball: Malvicini 2, Susio 13, Salvetti 3, Basalari 8, Piantoni 2, Buiatti 5, Bertoletti (L), Miljojkovic 1, Sandrini 3. Ne: Zampedri, Ferrari, Conti, Bergamaschi.
All. Nibbio.
Arbitri: Libralesso, Grasselli.
Note: durata set: 26′, 26′, 33′.
Peschiera: 9 battute punto e 9 errori. 49% positività in ricezione, 30% prf e 3 errori. 33% in attacco e 10 errori, 7 muri punto.
Promoball: 3 battute punto e 8 errori, 42% positività in ricezione, 23% prf e 9 errori, 28% in attacco e 8 errori, 4 muri punto
Niente punti, qualche ingenuità, tanti spunti su cui lavorare. La trasferta in terra veneta, alla corte della capolista Peschiera, si chiude con una sconfitta piena per la Promoball Sanitars Gussago. In un’ora e mezza di gioco, l’Orotig fa sua l’intera posta issandosi al primo posto in classifica in solitaria, mentre la squadra biancorossa resta ferma a quota tre.
Primo set. A Ponti sul Mincio, coach Nibbio schiera Malvicini incrociata a Susio, Piantoni e Basalari al centro, in banda Buiatti e Salvetti e Bertoletti a presidiare la seconda linea e il duo arbitrale non fa neppure in tempo a dare il là al gioco che subito si comprende quello che sarà il seguito del parziale, ovvero un botta e risposta tale da impedire qualsiasi fuga in avanti di uno dei due sestetti. Fino a quota 17, di fatto, è un punto a punto quello al quale si assiste, e ad interromperlo è la formazione di casa che con un break di quattro punti perfeziona l’aggancio a quell’altezza, poi mette la freccia per il 20-17. La Sanitars Gussago prova a non cedere e tenta la reazione, tuttavia il colpo di coda di Peschiera è quello giusto e gli vale l’1-0 per 25-20.
Secondo set. Poi, funge anche da carburante per l’avvio della frazione successiva. Quando questa inizia, l’Orotig, facendo leva su una battuta molto insidiosa, mette in difficoltà la ricezione delle tigri – in campo con Miljojkovic al posto di Buiatti – e spacca subito il punteggio, scavando una distanza (10-5) che, malgrado i tentativi ( e pure i cambi: Buiatti per Salvetti e poi Sandrini per Miljojkovic), la Promoball non riesce più a sanare. Anzi, il divario si allarga, così coach Nibbio mescola ancora le carte riproponendo Salvetti per Buiatti, e poi, con la squadra sotto 15-7, ferma anche il gioco. Tutti inutile, però, perché sebbene qualche punto la Sanitars Gussago lo rosicchi, Peschiera si prende il doppio vantaggio, con il parziale di 25-17.
La resa. Anziché accusare il colpo e rassegnarsi alla resa, le tigri che tornano sottorete per il terzo set sono battagliere. E lo si nota dalle prime battute che le vedono portarsi sul 4-1. Le padrone di casa, tuttavia, non stanno a guardare e di lì a poco agganciano sul 5 pari. L’equilibrio regge ancora per qualche scambio, poi la Promoball, aiutata anche da una serie di muri di Susio, prima trova un break 11-8, poi incrementa il distacco 16-13. Potrebbe essere il momento buono per scappare, invece, l’Orotig reagisce, riprende le biancorosse a quota 16, e sta con le stesse spalla fino al 20-20, infine, con un servizio sempre più che fastidioso, indovina il guizzo finale, e chiude ogni discorso prendendosi il set per 25-22.
Il commento. «Mi aspettavo una prestazione diversa – non è soddisfatto coach Giorgio Nibbio – vuol dire che siamo ancora indietro, abbiam perso 3-0, e di questa gara salvo solo il terzo set. Brava Peschiera, certamente candidata alla promozione, ma noi non abbiamo giocato una buona partita».
Prossimo turno. Sabato 13, alle 19, Promoball Sanitars Gussago – C9 Arco Riva, palestra di Navezze, Via Seriola, Gussago.
La classifica: Peschiera punti 12,Volley Piadena 11, , Volley Belladelli Vr*, Zoobautique-Davis Mn* 7, Marzola Trento, Re/Max Intermedia 5, P0licura Lagaris Tn 4, Polriva, Promoball Gussago*, Arco Riva* 3, Vidata 0.
*una partita in meno