Stagione Gennaio-Luglio 2022 al Teatro Grande

Artisti tra i più acclamati al mondo e giovani promesse sapranno affascinare il pubblico più trasversale, con l’obiettivo di ricostruire insieme, passo dopo passo, il desiderio di condividere la passione per il teatro e la
fiducia nello “stare insieme” attraverso la cultura.
Una proposta multidisciplinare che tocca in maniera trasversale l’ampio panorama dello spettacolo dal vivo con appuntamenti d’opera, danza, concerti di musica da camera, contemporanea, jazz, indie, oltre agli incontri, agli eventi speciali e ai progetti educational che si distribuiranno nei diversi spazi del Teatro e
fuori dalle mura del Grande.
Ogni evento verrà realizzato in sicurezza e nel rispetto delle normative legate al contenimento della diffusione del contagio da Covid-19. A tale proposito segnaliamo che, qualora dovessero intervenire nuove disposizioni normative legate al contenimento della pandemia, le modalità di accesso e di realizzazione degli spettacoli potranno subire variazioni.

MUSICA
La proposta musicale del primo semestre accoglie artisti di fama internazionale e affianca, come da tradizione, appuntamenti con la musica da camera, sinfonica, contemporanea, indie, nonché alcune proposte d’opera. Gli appuntamenti si terranno nel Ridotto e nella Sala Grande del Massimo cittadino con una escursione, nei mesi di giugno e luglio, nel suggestivo spazio del Teatro Romano.
Si comincia giovedì 27 gennaio alle 20.00 nel Ridotto del Teatro Grande con la voce del soprano Giulia Peri e il pianoforte di Gregorio Nardi che saranno protagonisti del concerto dal titolo Il canto di Lilít. Compositrici ebree tra Otto e Novecento. L’appuntamento – proposto in occasione del “Giorno della Memoria” – sarà un viaggio tra le musiche di Fanny Mendelsshon, Helene Liebmann, Harriet Abrams, Marion Bauer, Rosy Wertheim, Ruth Schonthal, Vally Weigl, Ilse Weber, compositrici ebree che in diversi modi furono colpite dalla Shoah. Un excursus che attraverso la musica racconterà di vite ed esperienze artistiche di grande interesse che molto possono dirci in termini di cultura delle donne, di storia delle famiglie, di ricezione
dell’arte femminile.
Lunedì 31 gennaio alle 20.00 si esibirà per la prima volta al Teatro Grande di Brescia David Greilsammer, direttore d’orchestra e pianista riconosciuto come uno degli artisti più audaci del mondo classico. Oltre a presentare spettacoli innovativi, che spaziano dalla musica barocca alla musica contemporanea, il Maestro Greilsammer ha ricevuto numerosi apprezzamenti anche per le sue interpretazioni di Mozart. Conosciuto per i suoi programmi eclettici e affascinanti, ha vinto importanti riconoscimenti internazionali come il French Music Awards e il suo ultimo lavoro discografico, Labyrinth, è stato segnalato tra i migliori album dell’anno da The New York Times, Haaretz, The Boston Globe, Npr. Al Teatro Grande si esibirà con il recital pianistico Labyrinth, che prende il nome proprio dal suo ultimo lavoro discografico, dal primo barocco alla musica dei nostri tempi, già definito dalla stampa internazionale come “geniale”, “affascinante” e “coraggioso”.
Ritroveremo il Maestro Greilsammer al Teatro Grande anche nel mese di marzo per un appuntamento di commistione tra musica e danza proposto insieme alla sua Geneva Camerata.
Venerdì 11 febbraio alle ore 20.00 la Sala Grande farà da cornice all’inaugurazione ufficiale della Stagione 2022. La serata sarà, come sempre, uno dei momenti più attesi dell’anno e per questa speciale occasione la Fondazione del Teatro Grande ha invitato il celebre Direttore Valery Gergiev e la Mariinsky Orchestra, una delle eccellenze musicali più antiche della Russia. Artista tra i più apprezzati del panorama mondiale, il Maestro Gergiev è da oltre trent’anni Direttore Musicale del Teatro Mariinsky e dal 1996 è stato nominato Direttore Artistico e Generale. Sotto la sua guida, l’Orchestra Mariinsky ha raggiunto nuove vette, incorporando non soltanto partiture di lirica e balletto, ma anche un vasto repertorio sinfonico con opere di Beethoven, Brahms, Čajkovskij, Mahler, Prokof’ev, Shostakovich e molti altri compositori. Il concerto di inaugurazione prevede un programma interamente dedicato al compositore russo Pëtr Il’ič Čajkovskij.
Il 16 marzo alle ore 20.00 la Sala Grande ospiterà il concerto del cantautore italiano Francesco Bianconi – leader dei Baustelle – che nel 2020 ha pubblicato il suo primo album da solista, già definito dalla critica di settore un disco dal respiro internazionale per il coinvolgimento nella sua realizzazione di musicisti quali il cantautore statunitense Rufus Wainwright, Eleanor Friedberger, la voce dei Blonde Redhead Kazu Makino e la cantante marocchina Hindi Zahra. I brani di questo disco, minimale e puro, sarà il cuore del Live 2022 che porterà Francesco Bianconi a Brescia.
Altra ospitalità d’eccellenza sarà quella del 23 marzo alle ore 20.00. Sul palcoscenico della Sala Grande si esibirà il duo composto dai musicisti Joshua Bell e Shai Wosner. Joshua Bell è uno dei più acclamati violinisti della sua epoca e uno delle star della musica; si è esibito con tutte le più importanti realtà musicali al mondo. Tra i vari riconoscimenti, è stato nominato per cinque Grammy Award e nel 2007 ha ricevuto l’Avery Fisher Prize. Il pianista Shai Wosner ha collaborato con i direttori d’orchestra più famosi e nel corso della sua carriera ha vinto il Martin E. Segal Award del Lincoln Center, l’Avery Fisher Career Grant e un Borletti-Buitoni Trust. Il programma che il duo proporrà al Teatro Grande prevede nella prima parte l’esecuzione della Sonata n. 4 in la maggiore per violino e pianoforte op. 162 D 574 di Franz Schubert e la Sonata per violino e pianoforte n. 7 in do minore op. 30 n. 2 di Ludwig van Beethoven. Dopo l’intervallo il duo eseguirà la Sonata n. 2 in sol maggiore per violino e pianoforte di Maurice Ravel.
Per gli appassionati d’Opera, il 31 marzo alle 20.00 la Sala Grande ospiterà l’Orchestra Bazzini Consort diretta dal Maestro Aldo Sisillo che proporranno al pubblico un concerto lirico sinfonico di grande pregio a cui parteciperanno alcune tra le voci più note del panorama lirico italiano: il soprano Giorgia Serracchiani, il mezzosoprano Annalisa Stroppa, il tenore Luciano Ganci e il baritono Giulio Boschetti. Il concerto è parte del programma “Cartellone sospeso” per il sostegno ai giovani musicisti promosso dal Bazzini Consort a cui ha aderito anche la Fondazione del Teatro Grande.
Mercoledì 4 maggio alle 20.00 il Ridotto del Teatro Grande accoglierà i musicisti dell’Aris Quartett, tra i più rilevanti quartetti delle nuove generazioni. L’ensemble si esibisce nelle più importanti sale da concerto e festival del mondo e ha già ricevuto tre dei maggiori riconoscimenti per giovani musicisti a livello internazionale: sono infatti stati nominati BBC New Generation Artists, ECHO Rising Stars dalla European Concert Hall Organization e BBT Awards 2020. Per la serata del 4 maggio è prevista l’esecuzione di una selezione da Cipressi di Antonín Dvořák, il Quartetto per archi in re minore op. 76 n. 2 di Franz Joseph Haydn e il Quartetto per archi n. 15 in sol maggiore op. 161 D 887 di Franz Schubert.
Lunedì 9 maggio alle 20.00 la Fondazione del Teatro Grande parteciperà alle iniziative per il “Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo” con un concerto realizzato in collaborazione con il Conservatorio Luca Marenzio di Brescia e con la Casa della Memoria. L’appuntamento sarà offerto gratuitamente alla Città e vedrà nuovamente protagonisti il Maestro Pier Carlo Orizio alla direzione e l’Orchestra STU.D.I.O. del Conservatorio Luca Marenzio di Brescia, compagine nata da un progetto didattico-musicale che vede affiancati giovani musicisti e insegnanti in un laboratorio/bottega di pratica professionale orchestrale in cui gli allievi hanno modo di apprendere sul campo il “mestiere” e di vivere direttamente e in maniera completa le fasi di realizzazione dell’esecuzione, dalla lettura delle parti che avviene in classe, sino all’esecuzione pubblica.
La stagione concertistica darà spazio anche agli straordinari concerti dell’Ensemble del Teatro Grande che da sempre regala al pubblico affascinanti programmi che spaziano dalla musica da camera dell’Ottocento fino alle composizioni del Novecento e contemporanee. Tre gli appuntamenti in questo primo semestre di attività: il primo si terrà il 29 maggio alle 11.00 nel Ridotto del Teatro Grande in cui si esibiranno Marco Mandolini al violino, Sandro Laffranchini al violoncello e Andrea Rebaudengo al pianoforte con un programma dedicato a Dmitri Shostakovich.
Nei mesi di giugno e luglio la Stagione del Teatro Grande farà tappa nell’affascinante spazio del Teatro Romano grazie all’importante collaborazione con la Fondazione Brescia Musei. Due recital d’Opera che proporranno al pubblico le più celebri melodie della tradizione operistica e altri due appuntamenti con l’Ensemble del Teatro Grande (programmi in via di definizione).

DANZA
Da diversi anni la Fondazione del Teatro Grande si è posizionata a livello nazionale come uno dei principali enti di riferimento nel settore della danza, dando spazio in ogni Stagione ad artisti e compagnie di rilevo internazionale e a giovani astri nascenti. Si è creato così un pubblico nuovo e appassionato che segue i progetti proposti e poco per volta costruisce ed affina le proprie competenze.
Nel 2022 le proposte di danza si apriranno il 18 febbraio alle ore 20.00 con la Batsheva Dance Company, una delle compagnie più affermate a livello internazionale. Grazie a un quotidiano allenamento basato sulle tecniche del Gaga, i danzatori di Batsheva portano avanti una particolare ricerca sulle infinite possibilità del movimento e sullo sviluppo della propria sensibilità. Ohad Naharin, coreografo residente della Compagnia e ideatore di questo stile, firma lo spettacolo YAG che sarà in scena al Teatro Grande, una performance per sei danzatori strettamente connessi da un DNA coreografico. Lo spettacolo tocca il tema dei ricordi, della memoria collettiva, dei rapporti famigliari di vicinanza e distacco attraverso l’analisi dei movimenti del corpo: ritmi, vibrazioni, gesti, movimenti lenti e ordinati così come altri che esplodono e fendono l’aria con dolcezza, passione, dolore e risa. Una spirale di moti che generano emozioni intense e traducono la danza in un inno alla vita.
Come già anticipato, il 3 marzo alle ore 20.00 il Teatro Grande ospiterà nuovamente il Maestro David Greilsammer che in questa occasione sarà alla direzione della Geneva Camerata, l’orchestra svizzera di cui dal 2013 è Direttore Musicale e Direttore Artistico. La Geneva Camerata è una delle orchestre più originali a livello internazionale e ne è una dimostrazione il progetto che verrà presentato a Brescia, Dance of the sun, una sapiente fusione fra musica e danza che vedrà altresì la partecipazione del celebre danzatore Juan Kruz Díaz de Garaio Esnaola che dal 1996 collabora con la Sasha Waltz Company. Una serata in cui i trenta orchestrali suoneranno in piedi partecipando alla coreografia e dando vita a una performance emozionante in cui la musica e la danza si aprono reciprocamente l’una all’altra.
Annamaria Ajmone, straordinaria interprete e una delle più significative coreografe della scena italiana, porta il 9 marzo alle 20.00 in Sala Palcoscenico Borsoni lo spettacolo La notte è il mio giorno preferito, una creazione in forma di solo in cui l’artista tenta di proiettare se stessa in un’altra creatura, attraverso una meditazione sugli animali e gli ecosistemi. Lo spettacolo prende spunto dalla pratica del tracciamento filosofico, delineata da Baptiste Morizot nel saggio Sur la piste animale: l’esercizio di seguire le piste attraversate dagli animali selvatici nel tentativo di prenderne in prestito lo sguardo e intuirne le possibilità d’azione.
Il giorno successivo sempre alle 20.00 la Stagione darà spazio a un’altra talentuosa artista della scena contemporanea italiana, Stefania Tansini, vincitrice della sesta edizione di DNAppunti Coreografici. Con il lavoro My body in solo la coreografa mette a nudo l’interiorità di un’esistenza attraverso il movimento, libera da sovrastrutture ideologiche o intellettuali. Un percorso più legato alla composizione umana che coreografica, che impegna il corpo a lasciarsi andare a se stesso, alle sue forme, ai suoi suoni, al proprio respiro, alle sue modalità di stare ed esprimersi. Un progetto solistico che sottolinea quanto l’espressione individuale sia il risultato di quello che ci spinge all’incontro con l’altro, con il mondo, con le cose.
Sabato 12 marzo alle ore 20.00 sarà protagonista in Sala Palcoscenico Borsoni Raffaella Giordano, emblema del teatro danza italiano. Storica interprete dello stile di Carolyn Carlson e di Pina Baush – delle quali è stata allieva – Raffella Giordano proporrà al pubblico del Teatro Grande il suo ultimo lavoro dal titolo Celeste appunti per natura, un assolo intenso e poetico che trae ispirazione dal libro L’estate della collina di J. A. Baker. Una performance che, attraverso il fluire del movimento, lievi armonie e suoni evocativi di paesaggi marini e silvestri, porta all’attenzione dello spettatore il dialogo tra il corpo e la natura.
Il 14 aprile alle ore 20.00 la Stagione porta sul palco del Teatro Grande una delle più iconiche ballerine della danza internazionale. Alessandra Ferri sarà protagonista, insieme a Massimiliano Murru, dello spettacolo L’Heure exquise, storica coreografia di Maurice Béjart ispirata dall’opera teatrale di Samuel Beckett Oh! les beaux jours (Giorni felici) e creata per Carla Fracci e Micha Van Hoecke nel 1998. La ballerina di fama mondiale, étoile del Teatro alla Scala ed ex direttrice del Royal Ballet, celebra con questo spettacolo i suoi 40 anni di carriera. Il ruolo della protagonista, immaginato da Béjart in questa performance, è quello di una ballerina “âgée” che nella sua malinconica solitudine vive nei gioiosi ricordi dei suoi giorni felici e la famosa collina di sabbia che la sommerge è una montagna di vecchie scarpette da punta. Un nuovo intenso personaggio femminile che si aggiunge alle celebri interpretazioni di Alessandra Ferri che l’hanno vista nei panni di grandi donne come Virginia Woolf, Eleonora Duse e la Léa di Chéri.
Il 21 aprile alle 19.00 e alle 20.45 in Salone delle Scenografie verrà riproposto in due repliche il progetto Save the last dance for me di Alessandro Sciarroni, Leone d’Oro alla carriera per la danza. Una performance creata sui passi di un ballo bolognese, la Polka Chinata, ormai eseguito da pochissimi interpreti. Si tratta di una danza di corteggiamento eseguita in origine da soli uomini e risalente ai primi del ‘900: fisicamente impegnativo, quasi acrobatico, lo spettacolo prevede che i danzatori abbracciati l’un l’altro, girino vorticosamente mentre si piegano sulle ginocchia quasi fino a terra. Un lavoro di grande fascino che conferma Alessandro Sciarroni come uno degli artisti di maggior talento nel panorama italiano e internazionale.

EVENTI SPECIALI
Nel primo semestre di Stagione la Fondazione del Teatro Grande proporrà un nuovo ciclo delle Lezioni di Storia realizzate in collaborazione con la Casa Editrice Laterza. Il ciclo 2022 sarà dedicato al tema La guerra dei sessi, cinque incontri in cui si racconterà il conflitto tra donne e uomini nel corso della storia dell’umanità, nelle sue tante forme: dalla famiglia alla politica, dall’economia alla letteratura, dall’arte allo spettacolo.
Storie straordinarie e controverse, dalle più note a quelle sconosciute, dimostreranno soprattutto la forza, il talento, l’astuzia e l’immaginazione di alcune grandi donne che hanno combattuto le disuguaglianze di genere nei vari campi, allontanandosi dagli stereotipi sociali delle diverse epoche. Gli appuntamenti, fissati nella giornata di sabato alle ore 11.00 nei mesi di febbraio/marzo/aprile, saranno ospitati nella Sala Grande e vedranno impegnati alcuni dei più rilevanti storici italiani affiancati dall’attrice Elena Vanni.
Domenica 3 aprile, sulla scia delle esperienze molto apprezzate degli anni passati, la Fondazione proporrà una performance nello spazio pubblico che creerà inaspettati momenti di trasformazione della città. In diversi spazi bresciani si esibirà il giovane duo giapponese Aguyoshi che dal 2016 lavora sulla ricerca coreografica concentrandosi sull’iscrizione della composizione nello spazio urbano. Formato dai danzatori contemporanei Aisa Shirai e KEKE, il duo esplora le strade del Giappone (principalmente nella più ampia area di Tokyo), lasciando che le forme e i ritmi dei luoghi influenzino la coreografia, quasi improvvisata in loco. Nelle stesse modalità Aisa Shirai e KEKE si muoveranno tra le vie e le piazze bresciane dando vita a momenti inaspettati e a curiose reinterpretazioni del rapporto tra il corpo e le architetture cittadine. Uno stile surreale, poetico e allo stesso tempo divertente.
Immancabili nella Stagione della Fondazione del Teatro Grande i due grandi eventi che da diversi anni caratterizzano la programmazione del Massimo cittadino: la Grande Notte del Jazz e la Festa dell’Opera.
Sabato 26 marzo si terrà la quinta edizione della seguitissima maratona dedicata alla musica jazz e alle sue innumerevoli connessioni musicali. Anche nel 2022 La Grande Notte del Jazz dovrà necessariamente tenere conto della evoluzione pandemica, ma non mancheranno i numerosi concerti – al Teatro Grande e in altri spazi della città – con artisti del panorama italiano e internazionale.
Dopo l’edizione speciale del 2020 in streaming e la tre giorni del 2021, Festa dell’Opera torna in cartellone nella sua classica formulazione: dall’alba alla mezzanotte del secondo sabato di giugno, la celebre kermesse dedicata all’Opera risuonerà tra le vie di Brescia con le più note arie della tradizione e con interessanti incursioni anche in altri generi musicali. Il ricco programma di sabato 11 giugno (anteprima il 10 giugno) conquisterà ancora una volta il pubblico più trasversale portando gli spettatori a riscoprire attraverso l’Opera alcuni tra i luoghi più suggestivi della città.
Dal mese di giugno fino a settembre si rinnova la collaborazione con la Provincia di Brescia e la Fondazione Provincia di Brescia Eventi per l’iniziativa Il Grande in Provincia, progetto dedicato alla diffusione della musica in alcuni dei più simbolici e suggestivi luoghi del nostro territorio. Un viaggio fuori dai confini cittadini che è anche un progetto di valorizzazione del patrimonio bresciano attraverso la musica.

PROGETTI EDUCATIONAL
La Stagione Gennaio-Luglio 2022 si arricchisce di tre significativi progetti educativi che fanno dello spazio del Teatro un luogo dell’apprendimento e della partecipazione.
Sabato 29 e domenica 30 gennaio è prevista la realizzazione di un workshop di danza contemporanea con la coreografa e danzatrice Annamaria Ajmone. Il laboratorio approfondirà la parte di preparazione e di riscaldamento del corpo, gli elementi tecnici di una sequenza coreografica e la fase di ricerca che porta a intraprendere percorsi creativi ancora sconosciuti. La due giorni con Annamaria Ajmone è aperta a tutti coloro che invieranno la propria candidatura entro il 14 gennaio 2022.
Nei giorni 1, 2, 3 e 4 febbraio la Fondazione del Teatro Grande organizza una masterclass di canto lirico con il soprano Anna Pirozzi. La masterclass è destinata a soprani e mezzosoprani nati dopo l’1 gennaio 1991 e a tenori, baritoni e bassi nati dopo l’1 gennaio 1988. È possibile partecipare in qualità di allievi o di uditori inviando la domanda d’iscrizione e la documentazione richiesta entro il 14 gennaio 2022.
Per i più giovani, si inserisce infine il consueto appuntamento di Opera Domani che intende avvicinare gli alunni delle scuole dell’obbligo all’Opera attraverso una particolare modalità “partecipata” allo spettacolo. L’edizione 2022 porterà in scena una delle fiabe più famose e amate dal pubblico, La Cenerentola di Gioachino Rossini. Nei giorni 5, 6, 7, 8 e 9 aprile sono previste nove repliche per le scuole e tre repliche aperte ai ragazzi e alle loro famiglie.