Le aziende italiane sono a favore del vaccino obbligatorio
Le aziende italiane dicono sì al green pass rafforzato come requisito per l’accesso al posto di lavoro.
Secondo quanto emerge dall’indagine ManpowerGroup Employment Outlook Survey (MEOS), il 69% delle aziende ritiene che il vaccino debba essere requisito essenziale per poter accedere al posto di lavoro. Di queste, il 53% ritiene che debba essere obbligatorio per tutti, a fronte del 16% per il quale l’obbligatorietà deve valere per alcuni ruoli, ma non per tutti. Il 14% dei datori di lavoro pensa che sia loro responsabilità promuovere la necessità di vaccinarsi ma non concordano con l’obbligo.
A seguito della pubblicazione del decreto legge 7 gennaio 2022 n. 1 “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore”, è stato di fatto introdotto l’obbligo vaccinale per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età, ai quali sarà necessario il Green Pass rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro.
Secondo la ricerca ManpowerGroup è il manifatturiero il settore con la maggior presenza di imprese favorevoli all’obbligo vaccinale, al pari di scuola e sanità con il 75%. Seguono banche, assicurazioni e real estate (71%), l’Information Technology, telecomunicazioni, media, comunicazione, commercio e retail (69%), ristorazione e hotel (59%) e costruzioni (62%). Chiude il settore non-profit con il 50%.
Secondo Stefano Scabbio, Southern Europe President, ManpowerGroup, “Le imprese chiedono che siano poste in essere le scelte necessarie affinché quest’ultima ondata non interrompa la ripresa in atto. Un altro fattore molto importante per continuare a garantire la continuità ricercata è il lavoro ibrido, il mix di smart working e lavoro in presenza che – dove è possibile – oggi permette a molte persone di continuare a lavorare con la massima sicurezza possibile. Anche su questo si è concentrata la nostra indagine, che ha evidenziato come la maggior parte delle aziende ha già attivato smart working o lavoro ibrido nelle aree che lo consentono: il 57% delle aziende, infatti, dichiara che potranno usufruire dello smart working i ruoli delle divisioni Finance e Contabilità, IT, Amministrazione e Risorse Umane”.