Inflazione: Coldiretti, si specula su agricoltori e consumatori

Con l’aumento esponenziale dei costi delle materie prime, gli allevamenti zootecnici sono in enorme difficoltà. A questo si aggiunge anche l’effetto speculazione dai campi alla tavola che ne deriva,   costringendo gli agricoltori a lavorare in perdita ed i consumatori a tagliare il carrello della spesa a causa dell’aumento dei prezzi al dettaglio. E’ quanto denuncia il presidente di Coldiretti Brescia Valter Giacomelli nel commentare gli ultimi dati dell’inflazione che evidenziano un rincaro dei prodotti alimentari sugli scaffali di negozi e supermercati spinto dal record del petrolio.

Una situazione drammatica in cui per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti meno di 15 centesimi in Italia vanno a remunerare il prodotto agricolo” dichiara il presidente Giacomelli nel sottolineare che: “si sta pericolosamente allargando lo spread dei prezzi tra produttori e consumatori”.

Se i prezzi per le famiglie corrono, i compensi riconosciuti agli agricoltori ed agli allevatori – precisa il presidente Valter Giacomelli – non riescono neanche a coprire i costi di produzione con il balzo dei beni energetici che si trasferisce infatti a valanga sui bilanci delle imprese agricole strozzate da aumenti dei costi non compensati da prezzi di vendita adeguati. Molte imprese agricole – aggiunge Valter Giacomelli  –stanno vendendo sottocosto anche per effetto di pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali.

Serve un deciso intervento per contenere la bolletta energetica nelle campagne e garantire continuità della produzione agricola” conclude il presidente Giacomelli nel precisare che occorre anche” l’intervento urgente del Governo per trovare metodi comuni  oltre che responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare aziende agricole e stalle”.