Cologne – Presentato il Piano Finanziario Rifiuti 2022/2024, aumenti previsti dal prossimo anno

Con il Governo che mira a rendere omogenea una materia, quella della gestione dei rifiuti, che ogni Comune gestiva con risorse e schemi propri, anche le normali procedura per la redazione del piano finanziario sono state stravolte dalle norme di Arera, l’agenzia per l’energia che regola, tra l’altro, anche i rifiuti. La principale novità di quest’anno è la costruzione di un Piano Finanziario pluriennale che abbia la validità di 4 anni, mentre le norme in vigore richiedono di simulare i costi dell’anno in corso basandosi sui riferimenti di 2 anni fa. Ma oltre a questo, c’è da aggiungere il cambiamento dello stile di vita di tutti negli ultimi 2 anni con guerra e pandemia. Se per il 2022 il Piano Finanziario, con l’aumento complessivo dell’1,55%, resta stabile e in linea con gli ultimi anni, il 2023 porterà sicuramente degli aumenti. Nonostante la scelta dell’amministrazione sia stata quella di cercare di evitare l’aumento di tasse in un anno incerto e difficile, l’aumento dei costi di smaltimento e dell’uso dell’energia, l’adeguamento ai nuovi schemi imposti da Arera obbligano di fatto l’amministrazione ad intervenire.

“Non occorre allarmarsi per gli aumenti. La conferma – si legge in una note dell’amministrazione – arriva dai numeri del Green Book che sarà presentato oggi da Utilitatis, la Fondazione di studi di Utilitalia: la famiglia-tipo paga 282 euro all’anno se vive nel Nord Italia (3 componenti per alloggio di 100 mq); a Cologne si paga la metà. Stimiamo un aumento del 5 % contro una media di altri Comuni (Gardone Vt e Desenzano vanno oltre il 10 %). Gli alti costi di smaltimento e i kg di materia non riciclabile sono il vero tallone d’Achille per ogni Ente. Per questo motivo, unitamente con Coccaglio, abbiamo deciso che dall’autunno varieremo la tariffa e coinvolgeremo nuovamente tutta la popolazione (con scuole, condomini, aziende) sul tema della raccolta differenziata. Abbiamo impiegato anni a recuperare il gap tra noi e i comuni limitrofi, ora abbiamo impattato all’84 % e scontavamo tra gli 8 e i 10 punti percentuali di differenza con Coccaglio e Chiari. La sfida ora è di ridurre il consumo di rifiuti, perché la percentuale di RD è pur sempre un rapporto matematico. Non è assiomatico che una maggior percentuali significhi minori costi o maggior tutela dell’ambiente. Ridurre i consumi è la via anche per ridurre le cifre importanti che dovremmo affrontare come pagamenti.”