Oggi la sessione inaugurale di”Open Doors. Il museo partecipativo oggi”

Oggi, mercoledì 25 maggio, ore 16.30, si terrà la sessione inaugurale del ciclo di talk Open Doors. Il museo partecipativo oggi.

Da maggio a novembre 2022, nove incontri con i più importanti esperti nella gestione e nella valorizzazione dei patrimoni culturali e delle culture contemporanee italiani e internazionali.

Gli incontri si tengono in presenza all’Auditorium Santa Giulia di Brescia, oppure in streaming in esclusiva sulla piattaforma fad.fondazionescuolapatrimonio.it

L’iniziativa, curata da Pierluigi Sacco, è promossa e organizzata dalla Fondazione Brescia Musei con Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali e NEMO – Network of European Museum Organisations.

Partecipativo è il termine che definisce il museo di domani. Accanto alla storica vocazione che lo rende da sempre custode e tempio della cultura, il museo scopre un’anima sociale e si trasforma in funzione di un ruolo più attivo ed accogliente verso i visitatori; diventa uno spazio di scambio e di costruzione di cittadinanza attraverso il dialogo tra il patrimonio culturale e i grandi temi del presente quali la sostenibilità, il benessere psichico, le differenze _etnico-culturali._ Ragionare sugli strumenti utili per realizzare questo nuovo modello e avviare una sorta di cantiere di progettazione sono gli obiettivi della Fondazione Brescia Musei che, insieme alla Scuola dei beni e delle attività culturali, a NEMO – Network of European Museum e a numerose istituzioni italiane ed europee, promuove Open Doors. Il museo partecipativo oggi. Il ciclo di 9 incontri [2]curato dal Professore Pierluigi Sacco si propone di analizzare le strategie di diversi musei a livello continentale con lo scopo di disegnare una mappa di esperienze aperte ed inclusive e di opportunità per le prospettive future del museo.

Il ciclo di incontri vuole creare un cantiere di progettazione aperto agli addetti ai lavori ma che sia interessante per tutta la comunità, individuando nuovi modelli museali che salvaguardino la fondamentale missione educativa dei musei e ne valorizzino gli aspetti di coinvolgimento e intrattenimento, riuscendo allo stesso tempo a diventare spazi effettivamente aperti ed inclusivi, al di là di ogni possibile barriera educativa o socio-economica.